Triplice dea
Selene, Artemide ed Ecate: Dee singole o uniche?
Nella spiegazione e ricerca di chi fosse la triplice dea dobbiamo cercare di pensare alla luna. L’astro celeste della notte rappresenta la donna e come tale ha 3 significati vari, che sono:
- Vita
- Conoscenze
- Tre dee
Iniziamo con spiegare quali sono i 3 aspetti della vita di una donna, che sono: fanciulla, madre, anziana. Questi sono anche gli aspetti tipici che identificano la luna nel suo significato wiccano e del Nord Europa che poi è stato adottato o comunque seguito anche dalla religione pagana greca e poi romana.
Spieghiamo la “Vita della luna”
Chi è la fanciulla della luna o meglio cos’è? Si identifica nella luna crescente. La fanciulla identifica la famosa “verde età”, quella dell’infanzia e dell’adolescenza. Il periodo in cui si è maggiormente vigorosi, pieni di volontà ferrea, di speranze e di coraggio. Si osa, ci si sente sicuri e quasi immortali. Rappresenta anche la vergine, cioè la totale inesperienza nel sesso e la possibilità di non caderne vittima.
La luna madre è colei che è diventata matura, ma perché deve occuparsi di un’altra persona, cioè dei propri figli. In realtà la madre non è indice esclusivamente della “maternità”, ma della conoscenza matura della propria vita. Si inizia a trarre le somme delle sfide e sconfitte, delle speranze e delle delusioni, continua a sbagliare, ma ha un carattere ormai formato.
L’anziana, questa è la fase della luna calante, cioè colei che ormai ha una saggezza che deriva direttamente dagli aspetti della sua vita. La luna inizia ad avviarsi alla fase della chiusura della sua vita, cioè invecchia, ma in che modo? Essendo saggia, ma continuando ad avere una parte attiva nella vita di coloro che la cercano.
Ricordiamo che tutte le lune, che ci sono in un anno, hanno dei loro nomi e potenze esoteriche. Queste sono chiamate anche Esbat, feste “minori”, e poi ci sono i Sabbath, feste maggiori.
Triplice dea e triplice luna, cosa si intende per: “conoscenza”
Per le “conoscenze”, qui si deve estendere il discorso perché diventa poi difficile spiegare esattamente quali sono le connessioni, ma in realtà esse sono semplicissime da capire. Leggendole potremmo rispecchiarci in una delle 3 conoscenze della luna e della triplice dea.
Cerchiamo dunque di valutare le fasi lunari e la connessione con la dea poichè ogni una di esse possiede poi delle potenze esoteriche ed energie da richiamare.
Fanciulla della luna
La fanciulla, cioè la fase crescente, qui una donna inizia a capire quale sia la sua natura e la sua scarsa “conoscenza” della vita. Non ha esperienza della vita. Essa è fragile, ma soprattutto ci si ritrova in un mondo che è molto maschilista e che spinge ad avere paura della fragilità femminile. A livello naturale, animale, tutti i componenti femminili hanno una forza fisica inferiore a quella maschile. Lo vediamo nei lupi, nei cani, nelle tigri o leoni ed in ogni esse vivente animale.
Oltre a questo, nel sesso, la donna ha un ruolo passivo e questo è sempre stata quasi una “colpa” per la donna perché il pensiero primordiale è quello che la donna nasce per soddisfare gli istinti maschili. Ricollegandoci alla fanciulla della luna crescente, si identifica come la vergine: colei che forma il suo carattere, che è temeraria, coraggiosa e spinta anche dalla forza vitale della giovinezza.
Luna piena: la madre
La luna piena, la madre, è colei che va a diventare “piena” di un qualcosa che, nella vita umana, si identifica come la maternità. Qui occorre fare una doppia distinzione. Lo scopo di una donna, come dimostra proprio la triplicità della dea, non è la maternità, ma può essere uno dei suoi compiti che può accettare o meno.
Nella conoscenza della madre troviamo che essa rappresenta la piena conoscenza della vita, una maturità e una calma nel pieno rispetto della sua natura. Qui è presente una donna forte, che sa come gestire la vita per sé e per le persone vicine. Una donna che è all’apice della sua energia e che sa quel che vuole.
Luna calante: la vecchia
La fase della luna calante indica l’anziana, cioè la saggia. Le donne che hanno raggiunto una loro esperienza hanno tratto i giusti insegnamenti oppure meno giusti insegnamenti, ma da cui nasce poi una introspezione verso gli altri. Conosce, studia e applica. Dunque si parla di una conoscenza molto variegata, ma che sa osservare la vita e gestirla a proprio vantaggio.
I volti della Triplice Dea: Artemide, Selene e Ecate
Infine, nella spiegazione della luna e di quale sia l’importanza dell’astro celeste lunare, vediamo l’identificazione con le dee.
Ogni aspetto che abbiamo elencato e spiegato, a grandi linee, è legato ad una dea che però viene identificata in diverse religioni. Nella religione wicca proprio la triplice dea viene identificata come: fanciulla, madre e anziana.
Tuttavia la sua evoluzione cambia nelle divinità pagane che sono poi identificate con tre dee specifiche, cioè: Artemide, Selene e Ecate.
Chi è artemide?
Chi è Artemide, la dea fanciulla, rappresentata dalla fase della luna crescente? Artemide arriva dalla Grecia, anche se in realtà essa potrebbe nascere dalla dea Abnoba della mitologia Nordica, la divinità della foresta nera, della natura più selvaggia. Infatti nell’antica Grecia il nome di Artemide era quello di “Diana Abnoba” (notate la similitudine?)
Spiegando brevemente chi e cosa lei sia vediamo che si parla di un danno vigorosa, forte, esperta nella caccia con il tiro con l’arco. Protettrice delle vergini, come lei. Una dei 12 olimpi dove la sua origine è una delle più antiche del mondo. Dimora nei boschi ed ha un suo stuolo di ninfe che la seguono e la proteggono. Perfino nella religione etrusca troviamo la sua presenza con il nome di Artume.
Selene: la dea del fascino
Selene invece significa direttamente “Luna” la dea risplendente. Essa è rappresentata dalla luna piena. La madre per certi versi. In realtà Selene è una dea che ama il sesso, ha numerosi amanti, come tale è molto feconda. Diciamo che comunque rappresenta la donna all’apice della maturità sessuale. La sua bellezza è tale che nessuno ne rimane immune. Nell’antico Egitto, Selene aveva il nome di Iside, come lei aveva tanti amanti.
C’è da dire che la storia degli incontri amorosi di Selene erano tanti, da uomini bellissimi ad orridi e orgiastici satiri. Questo dimostra anche la dualità del sesso dove spesso i tabù nascono solo perché si ha intenzione di dare sfogo alla piena soddisfazione.
Il volto dell’oscura discesa
Nella fase della luna calante troviamo Ecate. Questa nasce come dea oscura, chiamata anche Hekate, Hekat o Zea, in Grecia, le sue origini sono realmente oscure e misteriose. Ecate è la signora dell’oscurità, regna su demoni oscuri, morti e fantasmi. Di solito la si invoca per praticare la magia nera e la necromanzia. Molti dichiarano che lei sia la dea Nòtt, cioè la personificazione della notte nella religione wiccana. Raffigurata sesso con una torcia in mano, come a trovare sempre un passaggio nella notte più scura.
Questa è la spiegazione della triplice dea. Solo che essa ha anche un altro aspetto, cioè l’unione della triplice dea in un unico “mostro” che “salda” o fonde le tre dee. Qui poi si estende il discorso nella leggenda della luna nera, articolo visibile in questo link.
Come viene raffigurata la Triplice dea nell’antica Grecia
La confusione della triplice dea è che c’è una prima spiegazione che identifica le tre dee che trasportano e sostengono la luna nella sua evoluzione durante i 28 giorni del ciclo lunare. Esiste poi una leggenda che parla direttamente della “fusione” delle dee in base ad una punizione divina.
Tuttavia vediamo che la triplice dea, nell’antica religione pagana, agli albori della sua comparsa, essa era rappresentata come un unico copro che conteneva 3 donne fuse insieme. Questa era poi l’immagine simbolo di Ecate. Infatti Ecate viene raffigurata con una donna giovane, una donna madre e un’anziana che si danno le spalle.
Una tiene in mano una torcia, l’altra ha in mano una chiave o trottola magica, usata poi anche nei riti per la sua evocazione, e l’ultima dea contiene in mano un serpente.
Ebbene c’è da sottolineare che colei che tiene in mano il serpente, simbolo fallico del pene, è la fanciulla. La sua verginità è molto ambita, ma è lei che ha il comando sugli uomini che decide o meno di “amare”.
Nella figura che tiene in mano la chiave o trottola magica, indica la madre. Questa è una donna che ha in mano le chiavi della sua vita. Mentre l’anziana è colei che tiene in mano la torcia.
Ecate rappresenta l’aspetto misterioso della luna, quindi della donna, ed è strettamente legata alle streghe, a cui ha insegnato le sue magie, e i riti magici che occorrono per invocarla. Protettrice dei cani, lupi, colomba ed altri animali a lei consacrati