Hel la dea della morte – Divinità celtica da dove nasce Halloween
La leggenda mitologica norvegese narra che Hel dea della morte e del mondo sotterraneo di Helhaim, fosse figlia di Loki, Dio del male, e della gigantessa Angrbrooa, dea della sventura.
Essa venne partorita dal padre e quando venne al mondo, la malattia colpì l’umanità. Hel dea della morte aveva altri due fratelli. Fenrir, un gigantesco lupo, e Miogarosormr, il grande serpente marino.
Odino seppe della loro esistenza e temette un’antica profezia che avvisava gli Dei che insieme a questi tre bambini sarebbero arrivate la tristezza e sventura, epidemie e distruzioni. Per questo, il padre degli dei, li prese e li gettò nelle parti più remote del mondo.
Il lupo nella brughiera. Il serpente negli oceani. Che fine fece Hel dea della morte? Lei venne gettata in una profonda e fredda fossa infernale del Nord. Luogo posto al centro della terra.
TRISTE STORIA DI HEL DEA DELLA MORTE
Nonostante Hel venne isolata dal mondo dei vivi, la dea ringraziò Odino perché lei faceva ribrezzo agli umani, per il suo aspetto, e la cosa era ricambiata.
Odino vide una grande saggezza in Hel dea della morte. Lei gli regalò 2 corvi che si chiamavano: Pensiero e Memoria. Essi divennero i suoi servitori-spia che osservavano gli umani e riferivano tutto quello che succedeva sulla terra, sussurrando alle orecchie di Odino.
A sua volta il Dio, per ringraziare Hel del suo gradito dono, gli acconsentì di accogliere le anime dei defunti senza onore, coloro che non potevano entrare nel Valhalla. I morti per malattia, incidenti, vecchiaia, traditori e criminali, ma anche guerrieri morti in guerra senza onori funebri.
Hel usciva raramente dalla sua terribile fossa, dove vi era perennemente gelo, pioggia e vento. Quando vagava per il mondo spargeva dolore e morte. Tutti i defunti dovevano inginocchiarsi davanti a lei dopo aver attraversato una lunga caverna sorvegliata da un feroce cane.
I morti dovevano superare il fiume fatto di lame di spade, attraversare un ponte d’oro per arrivare all’entrata della sua caverna.
Hel dea della morte sposò il gigante del fuoco Surtr. Dalla loro unione nacquero tutti i vizi e i difetti degli uomini. Tra cui l’arroganza e la stupidità. Aveva due fedeli servitori creati da lei stessa con dell’argilla, il maschio Ganglati, che significa pigro o ozioso, e la femmina Ganglot, sciatta.
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Com’era Hel nell’immaginario comune?
Hel era una donna dall’aspetto orrendo con capelli lunghi e neri. Metà corpo e faccia era bellissimo. Una vera dea di cui innamorarsi. Formosa con carnagione rosea e pelle liscia, che indica la vita e la luce. L’altra metà del corpo e volto erano terrificanti con carne putrefatta e nera. La metà del volto mostrava il teschio, che indica la morte.
Per questo Hel dea della morte era solita indossare un lungo e grosso mantello nero (il volto della morte).
A volte la dea era crudele e a volte magnanima. Munita di un rastrello passava nelle guerre a “rastrellare” le anime di coloro che erano morti di morte violenta.
Spesso usava una scopa di ginestra per togliere il sangue di coloro che aveva sbranato e che aveva spedito all’inferno. Hel dea della morte cavalcava una cavalla nera come il carbone.
I castighi di Hel?
Il suo regno, fa parte di uno dei 9 mondi. Lei vive in una caverna circondata da una fortezza con mura altissime vicino al fiume di lame, dove accoglie le anime dei morti. Ogni cosa, nella sua casa, nella sua home, ha un nome.
I coltelli si chiamano: fame. Mentre i piatti: carestia. Il suo letto si chiama: disgrazia.
Le anime dei defunti hanno ognuno il suo castigo. Alcuni erano puniti e costretti a bere urina di capra. Altri nuotavano nel fiume di lame. C’era chi era avvolto da serpenti. Agli assassini e i traditori gli strappavano le unghie delle mani e dei piedi, con cui costruiscono una nave Nagfal sulla spiaggia dei morti. Terminata la costruzione potranno combattere le potenze della luce emanata dagli Dei del Valhalla.
Ancora oggi, nei paesi scandinavi, c’è la tradizione di tagliare le unghie ai defunti per impedire la costruzione della nave.
Il suo nome deriva dal germanico helan che significa coprire nascondere, ma è anche la dea che viene festeggiata ad Halloween. In inglese antico Hel Wen, significava il: passaggio della dea della morte!
Nei secoli il nome è stato modificato fino a diventare Halloween. Nominando Hel Wen evocate la dea, mentre Halloween è una “storpiatura” dell’evocazione e quindi lei non viene chiamata. Nei giorni dal 30 ottobre al 1° novembre, si eseguono molti incantesimi di magia nera che richiamano questa dea.
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