Dama bianca, presagio di eventi nefasti, ma qual è la sua storia?
Nella caccia ai fantasmi è possibile incontrarli, anzi di avere un contatto diretto, come con la dama bianca che è stata vista più volte e descritta negli eventi inspiegabili. Presente nella tradizione germanica, essa però potrebbe richiamare lo spirito antico delle donne vedove in cerca dei loro uomini che non sarebbero mai più tornati dalla guerra o battaglie.
In molti pensano che sia una banshee, spirito leggendario del popolo celtico che appare poco prima di morire. La dama bianca è uno spirito maligno che però è stato visto più volte nell’arco dei secoli.
DESCRIZIONE DAMA BIANCA
Coloro che hanno avuto la sventura di vedere o entrare in contatto con la dama bianca, l’hanno descritta come donne adulte, avvenenti, ma non in modo eccessivo. Vestono di bianco, hanno i capelli misto tra bianco e nero. Sono sciolti e ricadono sulle spalle. Indossano delle vesti bianche. Sono senza occhi e senza bocca. Irradiano nell’oscurità una tenue luce che è in grado di mostrarle per intero.
Portano in mano una candela per illuminare la via. La fiamma della candela è molto piccol, flebile, ma quando le guardate in volto, la fiamma avvampa è mostra il volto privato di occhi.
I dispetti della dama bianca
Lo spirito è una strega a tutti gli effetti. Essa fa dispetti quando vuole e questo vuol dire che si è stati visti dalla dama, meglio quindi fare attenzione al futuro.
Durante la notte esse si aggirano per le stalle, dove ci sono dei cavalli (simbolo della morte). Sciolgono la cera della loro candela sulla criniera e intrecciano o la scompigliano. La cera poi obbliga a tagliare le ciocche che esse hanno intrecciato.
Altre volte, la dama bianca, nasconde il suo volto e con voce rauca, da vecchia, chiede di poterle aggiustare gli abiti oppure di tessere della biancheria. Coloro che accettano rischiano, almeno che accettavano anticamente, si ritrovavano ad aver le braccia rotte poiché essa non era mai contenta del lavoro eseguito. Mentre coloro che si negavano nell’aiuto venivano poi prese di mira, dai dispetti della dama bianca, per almeno 3 giorni, nelle notti di luna nuova.
Leggi anche: jack oì lantern, leggend, la storia vera
Mito della dama
Il mito o la leggenda della dama bianca si è confusa con due creature, la prima vivente e l’altra mitologica.
Secondo molti, il nome di questo spirito, è la contessa Agnese di Orlamunde. Appartenente ad una delle più famose casate reali tedesche. Vissuta nel 1250. La donna era moglie di Ottone III. Invaghita di un altro uomo, tale Alberto di Norimberga. Per amor suo, pur di poterlo seguire ovunque, senza la preoccupazione della vita che il suo rango la obbligava a fare, decise di uccidere i suoi figli. La morte dei bambini sembrò naturale, poiché era esperta di veleni.
Il suo amante però l’abbandonò. Agnese scoprì che quella di parlare della sua condizione nobile e di madre, era una scusa, usato da Alberto di Norimberga, solo per liberarsi della sua noiosa amante. Semplicemente si era stancato della donna.
Agnese si pentì di quello che aveva commesso e nel cercare la pace oltre che il perdono divino, fondò un’abazia è in molti dichiarano che il marito, scoperto il tutto, la fece murare viva al suo interno. Da allora, non potendo espirare la sua colpa con le opere di carità, il suo fantasma continua a vagare nelle proprietà del suo feudo.
Nel corso dei secoli, molti dei suoi discendenti, meglio dire discendenti della sua famiglia, hanno visto la dama bianca, cioè Agnese, il giorno prima di morire. Alcuni sono morti in modo tragico ed altri di vecchiaia.
Non si sa chi, ma un santo, ha dichiarato che la dama non troverà mai la pace poiché rimarrà in vita finché il castello della famiglia resterà in piedi, fino all’ultimo mattone.
Leggi anche: i 4 cavalieri dell’apocalisse: chi erano, storia e leggenda