Pepe indiano pianta, pepe nero, verde e bianco
Pepe indiano pianta noto con il nome di “pippali” o pepe lungo indiano, è una spezia molto usata per la sua azione di conservazione, ma anche per scopi medicinali.
L’India è una Nazione che ha una grande cultura di erbe officinali che fanno parte della cucina tipica, ma che è studiata in modo da garantire un utilizzo “attivo” delle spezie. In Italia le spezie sono usate per insaporire le pietanze e poi si usano in modo curativo o medico in base al problema di salute che si ha.
In India invece è diverso, tant’è che uno dei popoli che ha meno morti da influenza proprio perché nella loro cucina c’è un uso continuativo delle spezie che diventano parte dei sapori, ma anche con esaltazione delle spezie stesse.
Una spezia che è presente in Italia dai tempi delle 4 repubbliche marinare, poiché era esportata direttamente a Venezia oppure a Genova, è il pepe indiano pianta. Non solo i semi, ma addirittura la pianta viene coltivata direttamente nei vasi o in giardino. Non possiamo dire che sia una spezia che piaccia a tutti, ma è usatissima quando si parla della macerazione o condimento delle carni e perfino del pesce.
Grazie alla “moda” del biologico, che fa bene all’organismo, questa spezia viene usata anche per fare delle tisane ed è ottimale per curare raffreddori, eliminare infezioni interne, per fortificare il cuore oltre che per rassodare le vene eliminando quei grassi che ostacola il deflusso del sangue.
INFORMAZIONI SUL PEPE INDIANO PIANTA
Il pepe indiano pbenefici è mirato all’interno dell’organismo. Conosciamo meglio il pepe indiano pianta.
Noto anche come Piper nigrum, tradotto in: pepe nero. Ci sono poi altre varianti di pepe bianco e verde. Una spezia che nasce originariamente in India e che oggi troviamo anche in Italia.
Ha bisogno di molto calore per crescere e fruttificare. Tuttavia, per non danneggiarla a livello di crescita della pianta, è preferibile un luogo ombroso in modo che essa si possa arrampicare. La pianta è di per sé molto bella, si presenza come un rampicante poiché ci sono piccole radici aeree che si attaccano alle pareti o ai tronchi.
La sua lunghezza è di circa 3 metri. Fornisce poi dei piccoli fiori bianchi che fioriscono su un rametto ascellare pendulo. I fiori diventeranno frutti abbondanti che si presentano in piccole bacche carnose dove all’interno c’è il seme del pepe. Alla fine questo è il pepe indiano, semi di una pianta. Al loro interno troviamo la piperina che conferisce la piccantezza. Il piccante è necessario per impedire agli animali selvatici erbivori di mangiarli e quindi si ha una difesa naturale per far sopravvivere la specie.
Punti di raccolta del pepe indiano
Il pepe indiano pianta una volta raccolto manualmente, è lavorato ed essiccato. Una curiosità interessante è che il pepe nero non nasce nero, solo in base alla maturazione che effettua. Spieghiamo che cosa vogliamo dire.
Inizialmente il pepe indiano pianta nasce con una bacca acerba, dove non c’è una grande piccantezza. Qui la bacca e acerba, immatura. Il bianco è il seme decorticato e seccato. Mentre il pepe nero è la totale maturazione che è avvenuta.
Si nota che quindi ci sono delle varietà che dipendono dai “momenti” di raccolta.
Pepe indiano storia
Curiosiamo la storia del pepe indiano pianta. Anticamente, alcuni secoli prima di cristo, gli assiri, greci, babilonesi commerciavano delle spezie dall’India. Il pepe quindi la possiamo considerare come una specie aliena, ma che è conosciuta da scoli.
Apprezzato dagli antichi romani come un bene di lusso, comprato a caro prezzo, ma molto consumato. In passato il pepe era usato come moneta di scambio. Il suo valore continuò nel medioevo. Il commercio del pepe vide protagonista Venezia.
Il pepe in India anticamente faceva parte della medicina ayurvedica. Usato come diuretico e per curare l’itterizia.
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Pepe indiano proprietà
Pepe indiano proprietà con alto contenuto di piperina che lo rende piccante. Ricco di Sali minerali, fosforo, potassio, calcio. Agevola la digestione aumentando la saliva e le secrezioni dei succhi gastrici dello stomaco. Fa reagire il metabolismo, specialmente quando è pigro oppure quando ci sono problemi di rallentamento periodica, tant’è che il pepe indiano proprietà per bruciare i grassi e favorisce il dimagrimento. Adatto a persone che devono affrontare diete per un eccesso di peso o obesità.
Controlla e limita il colesterolo cattivo favorendo e ossigenando una buona circolazione sanguigna. Il pepe nero può essere consumato da diabetici perché modera gli zuccheri nel sangue.
Sapete che il pepe indiano proprietà antiossidanti? In India viene creata una bevanda a base di pepe nero che si usa come una sorta di elisir che alla fine è una classica tisana, ma con questa spezia.
Proprietà antinfiammatorie ed espettoranti, antisettico, ricco di limonene, pinene, terpene, libera le vie aeree e seda la tosse. Una valida protezione conto virus e influenze.
Ha delle controindicazioni! Un consumo eccessivo di questa pianta causa dei problemi a persone che soffrono di gastrite o reflusso, emorroidi e ulcera.
Pepe indiano tisana, preparazione
Il Pepe indiano tisana è una bevanda da usare con moderazione, da bere solo una volta a settimana e che non può essere addolcita, si deve quindi assumere a piccole dosi. Potete iniziare con qualche grano di pepe.
Ad ogni modo per fare il pepe indiano tisana prendete qualche grano di pepe intero, pestatelo per aprirlo, ma non per polverizzarlo. Fate bollire l’acqua e versatela su questi grani. Occorre poi lasciarla in infusione fino a farla raffreddare.
Un consiglio utile per iniziare ad assumerla, potete berla calda oppure tiepida in modo che il calore colpisca e vada a sedare le papille in modo che il pepe non sia troppo aggressivo.
C’è chi addirittura usa fare il Pepe indiano tisana con la polvere, ma si consiglia di usare un prodotto fresco che andate a tritare voi stessi con il tritapepe perché una volta polverizzato e lasciato in questa condizione per mesi, si perderanno tanti nutrienti.Leggi anche: jack o’ lantern, leggend, la storia vera