Papavero rosso, fiore, storia e significato del papavero, papavero proprietà
Come in ogni pianta ci sono molte varietà di papavero, a partire dal papavero comune per arrivare al papavero da Oppio. Quest’ultimo è una particolare tipologia da cui si ricavano i componenti oppiacei. Questo vuol dire che non tutti i papaveri sono oppiacei, anzi.
Noi parliamo del papavero comune e diamo appunto una descrizione pianta papavero che si trova nei campi, che ha una crescita spontanea e che viene chiamato volgarmente: rosolaccio. Esso cresce nei campi aperti, negli orti e giardini. Rallegra i campi di grano col suo colore rosso acceso.
Il papavero non è un albero, ma una pianta erbacea che ha un grande fiore. Il fiore è composto da 4 o 5 petali larghi, molto leggeri e delicati. Cresce annualmente e può arrivare, con lo stelo fiorale, ad un’altezza di 50 centimetri.
Nella descrizione pianta papavero è formata a rosetta con foglie allungate, lobate e frastagliate, coperte da una leggera peluria. Lo stelo e le foglie sono di colore verde. Il papavero fiorisce in primavera, estate e autunno. La pianta ha numerosi boccioli solitari protetti da un involucro verde che si apre in due e da dove fuoriescono i petali leggeri e delicati che sono totalmente stropicciati. Ben presto diventano lisci di un bel colore rosso.
Essendo una pianta erbacea, vediamo che dal suo stelo e foglie, quando si spezzettano o feriscono, fuoriesce una sostanza lattiginosa, amarognola. Il suo frutto è una capsula centrale che ha un disegno come un asterisco nero. Al suo interno ritroviamo piccolissimi semini neri che si disseminano con il vento.
PAPAVERO IL FIORE DEL DIO DEI MORTI
Proserpina era la figlia di Cerere, dea della terra, e di Giove. Proserpina era quindi una dea della natura che venne notata, per la sua bellezza, dal dio dei morti, cioè Plutone. Il nome Proserpina significa: emergere ed indica la crescita del grano.
Notata da Plutone, un giorno venne rapita da questo Dio e portata negli inferi. Lui voleva farne la sua sposa e regina. Cerere, come tutti gli altri dii, che erano immortali, non potevano discendere nel regno dei morti e Plutone, per poter avere Proserpina nel suo regno, la convinse a mangiare dei semi del frutto della morte, cioè il melograno.
La giovane era a conoscenza che se un dio mangiava un cibo del regno dei morti, sarebbe stata costretta a vivere negli inferi. Plutone però la convinse del contrario. Diede a Proserpina dei semi di melograno. La dea mangiò solo 6 chicchi di melograno, tanto per non dispiacere al dio, ma non terminò il frutto.
Intanto Cerere, siccome non poteva ricongiungersi alla figlia, profondamente sconsolata e triste, iniziò a non occuparsi mai più della terra. Le piante si essiccarono, il freddo giunse e gli alberi si spogliarono. L’inverno più freddo e devastante piombò sulla terra degli uomini. Giove, temendo il peggio, fece un patto con Plutone di lasciare ritornare Proserpina in superfice. Plutone però lo avvisò che la giovane Proserpina aveva mangiato un frutto degli inferi e questo voleva dire che per 6 mesi all’anno lei era costretta a tornare da lui. I due si sposarono e questo ne faceva la regina del regno dei morti.
Giove trovò la soluzione. Per 6 mesi Proserpina sarebbe tornata dalla madre, Cerere, per la gioia, quando c’è sua figlia, diede luogo alla primavera e all’estate. Gli altri 6 mesi, la fanciulla è costretta a tornare dal marito negli inferi. A questo punto Cerere dava luogo all’autunno e all’inverno. Cosa che ancora oggi capita.
In estate, Cerere, per la grande gioia, riveste i prati con la presenza di tanti fiori, ma in modo particolare si concentra sui campi di grano, che diventano gialli e che richiamano la figlia Proserpina, appunto legata al grano. In questi campi però spesso ci sono i papaveri che sono il dono di Plutone per la sua sposa, in modo da ricordargli il suo amore e che lui la sta aspettando.
Infatti i papaveri sono sempre presenti nelle zone dove ci sono campi di grano, di orzo e similari. Dunque il papavero è un fiore di Plutone, il dio dei morti.
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Papavero proprietà, benefici
Il papavero comune (Papaver Somniferun) contiene alcaloidi, papaverina, resine e mucillaggini. Il papavero proprietà antispasmodiche e antidolorifiche, calmanti, decongestionanti. Pensate che in passato, in molti rimedi della medicina tradizionale, regionale e rupestre, il papavero proprietà per combattere la tosse insistente.
Il papavero proprietà blandamente sedative e calmanti per eliminare l’insonnia e il nervosismo. Si usava sottoforma di decotto o tisana. Oggi non è più molto usata. Rimanendo in tema con gli effetti che sono dati da questo fiore, vediamo che esso era usato per calmare e abbassare la febbre.
Passando all’azione cosmetica, perché il papavero proprietà utili per la cura della bellezza, vediamo che è utile emolliente. I decotti fatti con i petali rendono la pelle rosea e levigata. Ci si può lavare il viso in modo da riattivare la circolazione e aumentare la colorazione rosata sulle guance. Provate però questa “soluzione” acquosa su una parte del corpo che non è visibile, magari su una gamba, in modo da capire se si è allergici a qualche componente del petalo.
Infine si fanno anche sciroppi, oltre alle tisane, in modo da usarlo per curare le ulcere, il fegato, problemi intestinali e per danni ai polmoni. Si usano solo i petali del fiore e null’altro. Ricordiamoci che la parte dello stelo produce un elemento lattiginoso che è urticante oltre che tossico.
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Il fiore dell’estate, clima
Il papavero è una pianta di facile coltivazione. Seminato in un angolo assolato del giardino, perché è un fiore che ama il Sole pieno d’estate, fornisce una nota colorata e divertente. Ci sono tante varietà in cui i colori del papavero possono essere anche azzurro, giallo, arancio, bordeaux, rosa, bianco e viola.
La sua coltivazione è semplice. Basta prendere i semi e seminarlo in terreno soffice. In poco tempo si avranno delle piantine e in seguito i fiori. Non ci sono particolari cure, basta ripulirli dalle erbacce che possono soffocare e piante.
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