Solanum nigrum proprietà, ciliegie della strega, solano nero tossicità
Solanum nigrum o solano nero o ancora solanim nigro, è una pianta erbacea della famiglia delle Solonaceae. Cresce spontaneo in tutta Italia. Tipica erba della macchia mediterranea.
Solanum nigrum viene chiamata Morella comune o pomidorella. Nel medioevo era nota come: le ciliegie della strega oppure le more di satana. Tra le più antiche piante del pianeta, sono state riscoperte alcuni elementi fossili nella zona “euroasiatica”.
Come accennato essa cresce spontanea in tutta Italia, in Europa, Asia e Americhe. Insomma un po’ ovunque anche in citta dalle discariche di rifiuti o ai bordi delle stradine di campagna. La si trova negli orti e prati, dal mare alle montagne. Pianta infestante, annuale. Per aiutarvi a capire la sua struttura vediamo la descrizione pianta Solanum nigrum. Alta fino a 70 centimetri con radici fittonante e fibrose. Fusto colore nero-verdastro e ramificato. Poco legnoso e dai rami erbacei0 Le foglie sono coperte da leggera peluria, disposte lungo il fusto. La loro forma lanceolata ovale, di consistenza fragile.
Fioritura prosegue da marzo a settembre. I fiori piccoli sono disposti a mazzetti da 3 a 5, di colore bianco o giallo. Mentre il frutto è una piccola bacca rotondeggiante, simile ad una ciliegia. Nasce di colorazione verde, ma in breve tempo diventerà nera con la maturazione. Contiene piccoli semi coperti da una sostanza gelatinosa.
Il Solanum nigrum è un’erba tossica che non viene consumata in cucina, ma si usa per la produzione di alcuni medicinali.
SOLANO NERO, USO CONTRO DIAVOLO
Anticamente, soprattutto nel medioevo, il Solanum nigrum veniva addirittura mangiata, poiché non si conosceva la sua tossicità. Proprio per i suoi effetti era chiamata: la ciliegia della strega oppure la mora di satana. Nome che gli deriva dal fatto che era allucinogena e dava effetti di disorientamento ed alterazioni visive e uditive.
Tuttavia nel medioevo era usata in ambito medico poiché sedativa. Le foglie erano consumate per calmare dolori di denti o ossei. Alleviava i dolori. Le bacche e le foglie del Solanum nigrum o solano nero si rendevano poltiglia per spalmarle sulle piaghe. Usata perfino sulle ferite degli animali per evitare che si infettassero e per allontanare gli insetti pericolosi, come le mosche o i tafani.
Le foglie e le bacche del solano nero venivano messe sotto il cuscino oppure appese alle culle dei bambini per favorirne il sonno e esorcizzare il demone. Quest’ultimo si sarebbe fermato a mangiare le bacche lasciando in pace i bambini.
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Proprietà e caratteristiche
Il solano nero è una pianta tossica con un alto contenuto di un glucoalcaloide, chiamata solanina, che si trova in grandi quantità nei suoi frutti. Quest’ultimi sono la parte più tossica di tutta la pianta.
Tra gli altri componenti che ci sono troviamo: glucosidi, tropeina, tannino, rutina, saponina. Elementi che uniti insieme tendono a creare un vero e proprio veleno.
La Solanum nigrum proprietà sedative, narcotiche, antispasmodiche, emollienti, antisettiche, diuretiche e purganti. Attualmente i suoi preparati vengono usati in fitoterapia per curare varie affezioni della pelle come eczemi, acne, foruncoli, dermatiti, pruriti, ragadi e emorroidi. Calma gli stati di nervosismo e agitazione.
Il Solanum nigrum proprietà utili contro l’ansia e il panico. Analgesico per combattere i dolori e gli spasmi muscolari. Abbassa la temperatura corporea quando si ha la febbre.
Ovviamente non la si consiglia di usarla raccolta fresca oppure raccogliere quella che vi trovate di fronte in campagna. Non sapendo se contiene elementi come pesticidi o altri nutrienti, soprattutto senza conosce le pericolosità del suo veleno, si rischia di finire all’ospedale. Meglio usare esclusivamente i composti di solano nero erba comprata in erboristeria e si deve usare sottoforma di tisane.
Effetti collaterali Solanum nigrum, quando la si ingerisce, sono: vomito, mal di testa, nausea, crampi allo stomaco e diarrea. Nei casi più gravi si hanno: emorragie, febbre, allucinazioni visive, vertigini, coma.
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Dove e come cresce solano nero
Facile coltivarlo, visto che è una specie infestante in natura. Si possono raccogliere le bacche nei campi e disseminarle direttamente nel terreno dove nascono subito. Preferite un terreno soffice e ben concimato. In primavera, in poco tempo, germineranno i semi e dopo due mesi cominceranno a fiorire e fruttificare.
La pianta non resiste al freddo invernale, quindi sparisce e si brucia durante l’inverno, però le radici rimangono nascoste nel terreno. Inoltre le bacche, cadendo nel terreno, si disseminano da Sole. Appena le temperature sono più dolci, ecco che rispuntano le piantine.
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