Papavero significato, coltivazione del papavero, papavero proprietà
Il papavero, nome scientifico Papaver, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle papaveraceae. Diffuso in crescita spontanea in tutto il mondo. Ne esistono 80 varietà e innumerevoli ibridi. Piantina che può essere annuale e/o biennale in Italia. La specie più conosciuta e il papaver rhoeas. Ha bisogno di un clima sempre caldo umido. Cresce un po’ ovunque, nei campi coltivati, prati selvaggi, collina, pianura e montagna, perfino sui terreni rocciosi delle alpi. Nei climi più temperati la pianta di papavero, chiamata anche rosolaccio, si trova persino in inverno.
DESCRIZIONE PAPAVERO
Una volta spuntata dal terreno essa riempie la rosetta basale di foglie allungate e largamente dentate coperte da leggera peluria. Agli inizi di giugno, quando la pianta si prepara a fiorire dagli steli e dalle foglie, se essi sono spezzati, secernono un lattice biancastro di sapore molto amaro.
In questi primi giorni della fine di primavera, cominciano ad allungare i suoi esili steli fiorali, alti sino a 50 cm, ma abbastanza forti da sorreggere il fiore solitario munito di quattro petali rosso acceso. Essi sono molto delicati.
Il suo frutto è una piccola capsula centrale. Mentre il fiore del papavero dura un solo giorno in piena fioritura e quindi la piantina viene spronata a sbocciare nuovamente da altri rami, in continuazione.
Una volta caduti i petali, la capsula centrale, si ingrandisce e matura. Al suo interno custodisce una moltitudine di semini neri che si disseminano facilmente. Il papavero ha una particolarità: i semi di papavero possono resistere nel terreno anche alcuni anni prima di germinare se non trovano il terreno e clima adatto alla loro crescita. In alcuni campi è ritenuta una pianta infestante. Fiore commestibile sia nelle foglie basali, che sono un’ottima verdura da usare per zuppe e minestre, sia per i semi, usati per i dolci e tisane.
Il fiore più antico
Il papavero è un fiore che ha ispirato numerosi pittori, come: Monet, Van Gogh. Il suo uso e la sua coltivazione sono antichi. Le prime notizie del papavero da oppio si hanno su alcune tavolette cuneiformi Sumere, popolo esistito 5000 anni a.C. Questi fiori erano coltivati persino in Mesopotamia. Alcuni bassorilievi assiri mostrano uomini con mazzetti di capsule di papavero da oppio. Alcune capsule di fiori di papavero sono state ritrovate in una piccola borsa nella tomba Egizia di Thuthmosi III. Inoltre era un fiore sacro poiché era il “motivo” di alcuni gioielli, collane e orecchini, lavorate in oro ed altre pietre preziose già in Egitto, Grecia e nell’antica Roma.
LEGGI ANCHE: Giglio di sant’antonio pianta, Lilium candidum – il fiore dei santi, pittori e peccati
Papavero proprietà
Le proprietà del papavero sono sedative, calmanti. Favorisce la digestione e combatte ansia, stress, insonnia. Concilia il sonno. Ha un’azione antispasmodica e analgesica in caso di stadi dolorosi come le artriti.
Il papavero proprietà calmanti per la tosse e facilitano l’espulsione del muco. Ha azione diaforetica, nel senso che fa scendere la temperatura e abbassa la febbre.
La pianta fresca di papavero, consumata come verdura, è ricca di mucillagini e di fibra. Facilita il transito intestinale favorendo l’evacuazione. Ovviamente si consiglia di usarne le foglie e i petali, ma non la capsula, specialmente se fresca, perché è amara.
Dall’intero fiore, compresa la capsula, si ottiene un detergente, tonico rassodante. Basta far bollire il tutto in acqua per qualche minuto e lasciare raffreddare. Attenzione che si intende al massimo un minuto per non bruciare i suoi elementi benefici. Questo tonico “fai da te” spiana le rughe.
I semi essiccati sono ideali per farne delle tisane poiché essi contengono: alcaloidi, codeina, acido linoleico e oleico, acido gallico e malico, alcune vitamine A e C. Oltre ai sali minerali come: calcio, ferro, antociani, antiossidanti che proteggono l’organismo. Per creare una buona tisana ai semi di papavero è necessario far bollire l’acqua e versarla sui semi essiccati che sono commestibili. Basta far raffreddare e poi berla.
La pianta non comporta particolari controindicazioni.
LEGGI ANCHE: Celidonia fiore portafortuna, proprietà celidonia, fiore della fata delle erbe
Clima e coltivazione dei papaveri
Il papavero è una pianta rustica che resiste al freddo. Ha un fiore delicato e ama un clima caldo umido. Per la coltivazione non ha bisogno di grandi cure. Essa è semplice da far attecchire. Si disseminano i semi in terreni soffici in autunno e in primavera.
Questa pianta è apprezzata dagli insetti impollinatori e i suoi fiori favoriscono l’impollinazione perfino di ortaggi come: pomodori, fagiolini, zucche, melanzane, ecc. Può essere seminato anche nei vasi in modo da avere un ottimo ornamento sui balconi.
Occorre però scegliere la giusta posizione che deve essere soleggiata. Usare un vaso profondo e fare un sottile strato di argilla espansa. Sopra si versa del terriccio per fiori. Spargere i semi, non troppo in profondità, e ricoprire con altro terriccio. Innaffiare spesso per mantenere il terreno soffice. Una volta che sono nate le piantine usare del concime liquido ogni 15 giorni.
LEGGI ANCHE: Papavero rosso, fiore, storia e significato del papavero, papavero proprietà