Anu dio del cielo sumero, divinità babilonese, storia
La religione Mesopotamica, Sumera e Assira è tra le più antiche che hanno una testimonianza scritta o meglio riportata dai disegni, altari e dagli idoli ritrovati in tanti siti archeologici. Presente, secondo molti studiosi, già nel periodo preistorico. Si è poi evoluta millenni dopo ingrandendo in altri territori. Il suo culto iniziò con il dio Anu , Amun o An: la divinità del cielo e i dio creatore dell’Universo, delle stelle e costellazioni.
Nato dal mare primordiale. Ebbe inizio la montagna cosmica. Anu emerse insieme a sua sorella, la terra che divenne la sua prima moglie dando origine al mondo. Padre degli Dei. Ha avuto molte mogli e figli, dii e anche demoni.
La terra si chiamava KI (chiamata anche Antu) che divenne madre di Enlil, signore del vento e dell’atmosfera. Anu, come signore del cielo, aveva il potere di dare l’immortalità. Padrone del Toro del cielo noto come stier e poi tir. Veniva scagliato sulla terra, dotto diverse forme, anche umane, per punire e venditare gli uomini che si ribellavano agli Dei e non li veneravano. Tant’è che Tir.Anu, da cui deriva il termine “tiranno”, indica semplicmente: toro anu, cioè il toro inviato dal dio anu per guidare e punire gli uomini.
ANU E LA TRIADE DIVINA
Anu insieme al dio Ea, signore della sapienza e della scrittura, ed Enlil, dio del vento e delle tempeste, facevano parte della triade divina. Venerati nella città di Uruk. Le 3 divinità insieme dominano il regno delle acque profonde sul quale poggia la terra.
I mesopotamici credevano che gli dei coesistevano con gli esseri umani. Mangiavano, bevevano, si divertivano o piangevano, si univano ad altre donne, come i comuni mortali. Però sotto questa forma avevano la loro mortalità, rinunciando, momentaneamente, all’immortalità. Questo voleva dire che per loro era un pericolo costante mischiarsi agli altri comuni mortali.
La discendenza di Anu
I sumeri o mesopotamici credevano che la terra fosse piatta. Un disco circondato dal mare su cui galleggiava. L’acqua quindi formava una base e su di essa vi era una calotta, cioè il cielo. Sotto di esso vi era un’altra calotta che rappresentava il mondo infero con le sue regioni.
Il dio Anu era raffigurato in sculture grossolane con scettro, copricapo a semicono, capelli e barba lunga ricciuta. Stringeva un bastone. In alcune immagini è circondato dalle stelle.
Tornando a parlare delle sue “incursioni” tra gli umani, Anu ha avuto molte amanti e altrettanti figli noti come: semidei. Tra questi c’è la popolazione degli Annunaki che significa figli di Anu. In altre traduzioni si legge: coloro che sono discesi dal cielo.
Ha avuto poi altra 3 moglie da cui sono nati: Enlil, atmosfera, signore del vento e delle tempeste. Ninhursag dea che creò gli uomini dall’argilla. Nanna dio della luna. Utu il Sole. Inanna dea della natura e dell’agricoltura.
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La nascita dell’uomo secondo Anu
All’inizio esisteva solo Anu. Era lui che regnava indisturbato la terra oscura e solitaria. Vi regnava solo il silenzio e il buio. Tanta solitudine fece nascere in Anu il desiderio di una compagna e da solo partorì Antu, nota anche come KI. Figlia e prima moglie di Anu. Dalla loro unione nacquero: la terra, le strelle o astri e la luce.
Inaspettatamente iniziò la vita nota come “natura” indipendente dal volere divino. La natura cominciò a sbocciare. Spuntarono alberi dalle verdi foglie, erba e fiori. Si formarono laghi, fiumi, animali e uomini.
In una delle versioni più antiche si dice che gli uomini vennero piantati nella terra e nacquero sotto forma di animale a 4 zampe. Essi mangiavano semi e cacciavano per sfarmarsi. Questa può essere una prima testimonianza che la presenza dell’uomo è ancora più antica di quella che in realtà è stata datata e che le popolazioni erano diverse, con diversi sviluppi culturali, sociali e religioni.
La religione sumera può indicare che essi sono stati istruiti da altre civiltà, in un certo senso più evolute, giunte da altre terre dopo i grandi oceani, che raccontavano la loro storia. Essi quindi l’hanno poi assorbita. In un’altra ipotesi gli uomini sono forgiati con l’argilla.
Gli uomini aumentavano la lor presenza le divinità li aiutavano. La venerazione degli Dei ha quindi permesso l’evoluzione dell’uomo. In questa religione si venera il paradiso, noto come: calotta o regno dei cieli. Unitamente si teme l’oltretomba, gli inferi, da cui non si fa mami ritorno.
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Il tempio bianco, storia
Anu aveva il più grande tempio nella città di Uruk, nella babilonia settentrionale a 20 chilometri dal fiume Eufrate (in Iraq). Famosoc come: il tempio bianco, detta la casa del cielo del dio Anu di cui sono state ritrovate le sue rovine. Il tempio è nato nel 3000 a.C., nonostante la religione sumera e babilonese, è ancora più antica. Esso è stato costruito con mattoni di fango. Nella città naturalmente vi erano anche altri templi dedicate alle varie divinità della mitologia.
I primi re che regnarono su Uruk furono calati dal cielo finché un diluvio non pose fine ai loro giorni. La città rinacque e divenne molto grande conoscendo benessere e potere. Era uno dei più grandi centri religiosi del regno.
In seguito la città di Uruk fu abbandonata a partire dal V secolo dopo Cristo. Venne spesso distrutta e ricostruita. Gli scavi archeologici, che continuano ancora oggi, misero in evidenza che la città era composta da numerosi strati. Tanti i ritrovamenti di statue, vasi, stele scolpite e bassorilievi che riportano scene religiose.
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Articolo scritto ed editato da: Il bosco delle streghe