Lavanda, fiore – tisana, descrizione della lavanda e uso
La lavanda è una pianta perenne dalla fioritura spettacolare e molto profumata, rinomata per le sue molteplici qualità terapeutiche. Originariamente selvatica, cresceva in tutto il bacino del Mediterraneo ed era conosciuta anche in Africa, Asia e India. Oggi, viene coltivata soprattutto per uso industriale, per estrarre i suoi oli essenziali utilizzati in profumeria, cosmetica, detersivi e per decorare balconi e giardini.
La pianata appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e presenta una crescita arbustiva e cespitosa. Le radici e il fusto sono legnosi con una colorazione grigio-rossiccia. Le foglioline, piccole e folte, sono alte un paio di centimetri, lanceolate, pennatosette e disposte su fusti ramificati dalla colorazione cinerea. A volte, le foglie possono essere glabre o coperte da una leggera peluria. L’altezza della pianta varia dai 40 cm a 1,5 metri. I fiori apicali, posti su piccoli rami, sono a forma di spiga di colore azzurro-violaceo e la fioritura dura da giugno a fine agosto.
La coltivazione della lavanda è molto semplice, poiché si adatta a ogni tipo di terreno, purché ben drenato e ben esposto al sole. La propagazione può avvenire sia per talea che per semina. La lavanda è molto resistente e sopporta bene le zone fredde e ventose.
LEGGENDA LAVANDA
La lavanda viene coltivata da tempi molto antichi, soprattutto in Provenza, una vasta regione della Francia nota per i suoi sconfinati campi di lavanda che attirano molti turisti ogni anno. Secondo una leggenda, la lavanda nacque dalle lacrime di una fata che, desiderando un luogo migliore, vide le valli desolate della Provenza e cominciò a piangere. Le sue lacrime colorarono la terra di viola, facendo nascere la magica lavanda.
Caratteristiche del fiore
Conosciuta già ai tempi dei Romani per le sue proprietà cicatrizzanti e disinfettanti, la lavanda veniva utilizzata per curare le ferite. Era considerata una pianta sacra e usata nei riti religiosi come l’incenso. Durante il Medioevo, veniva utilizzata per detergere il corpo e profumarlo. Il nome “lavanda” deriva dal verbo “lavare”. Era anche utilizzata per deodorare e disinfettare gli ambienti, come erba magica portafortuna e per mantenere lontano la peste, insieme ad aceto, salvia e rosmarino. I suoi fiori, posti in sacchetti, venivano utilizzati per profumare la biancheria negli armadi.
Significato della lavanda
Nel linguaggio dei fiori, regalare un mazzetto di lavanda significa inviare un messaggio d’amore o di profonda amicizia. La lavanda simboleggia purezza, serenità e spiritualità. Nei paesi asiatici come Cina e Giappone, indica ricchezza e fortuna. In India, i suoi oli essenziali vengono utilizzati per rendere l’ambiente armonioso e per accrescere la concentrazione e la meditazione.
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Uso della lavanda
La lavanda ha molteplici proprietà medicinali. La tisana di fiori e gli oli essenziali di lavanda sono calmanti, antidepressivi, leggermente sedativi e analgesici. Viene utilizzata per alleviare il mal di testa, i dolori addominali durante le mestruazioni dolorose, il mal di orecchi e gli stati di ansia. Ha proprietà antiemetiche, controllando e calmando il vomito e la nausea, anche in gravidanza. È un antisettico, antimicrobico e battericida, utile per detergere e disinfettare le ferite. È amica della pelle, decongestionando brufoli e acne, purificando la pelle dai punti neri e regolando le pelli grasse. Allevia il dolore da punture di insetti e il bruciore causato dalle meduse. Inoltre, la lavanda può essere utilizzata in cucina per preparare piatti dolci o salati e per aggiungere una nota particolare ai cocktail.
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Articolo scritto e editato, pubblicato, da: Il bosco delle streghe