Le Ardane, chi erano, cosa sono e quando si possono richiamare?
Le Ardane
Ardane é una regola fondamentale delle regole wicca, ma non indica espressamente un legame di sangue, come la famiglia, ma intesa come il rapporto che possiamo avere con le energie circostanti e la natura. Un affinitá che ci porta a collegarci con tutta la magia in tutte le sue forme.
Il termine “fratellanza” ha una radice greca phater, cioè appartenente alla stessa tribù, ad una stessa phratria. Nell’antica Grecia, la phratria, era un sodalizio all’interno di una stessa congrega, che andavano a celebrare gli dei e a festeggiarli insieme.
Ad Atene in Pyanepsion, ottobre novembre, si tenevano le feste dette Apaturie proprio all’’accesso alla pubertà legale, con un taglio di capelli del novizio, i quali venivano poi offerti ad Artemide.
Il concetto di fratellanza nasce proprio da qui. Esso è un legame affettivo tra fratelli e quindi per, estensione di quel sentimento di affetto e solidarietà, si va a legare a più persone considerate come fratelli e sorelle acquisiti. Indica quindi una comunanza di ideali e di intenti.
Nella Wicca essa è un valore fondamentale della coven e nelle Ardane si legge:
“Sia cosi decretato
Che niuno dica a chicchessia fuor de l’Arte chi E dei Wicca,
ne dia nessun nome
o dove lor s’aspettano,
o in ogni maniera riferir qualcosa
che possa tradir qualcheuno verso i nostri avversari.
Se qualcheduno rompe queste prescrizione,
anche sotto tortura,
possa l’anatema della Signora essere su di loro,
di modo che mai possano rinascere sulla terra
e possa rimanere a lor destinazione,
lo inferno dei cristiani!”
La fratellanza è un valore sacro, a cui i membri della coven non devono venir meno. L’etica delle Ardane ci dice che sulla fratellanza si giura e che nessuno deve rompere tale giuramento, quando si entra nel cerchio lo si fa:
“In perfetto Amore e perfetta Fiducia!”
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Questi sono i pilastri di questo “credo”. Per estensione il wiccano ha un sentimento molto forte di aiuto, solidarietà e comunanza con tutti gli esseri viventi. Si faccia attenzione che per essere vivente non implica solo essere umani, ma un rapporto fraterno con i viventi di qualsiasi natura, animali, pianti, natura, spiriti e la bellezza stessa della vita.
Cosi come insegnano altre spiritualità come quella nativa americana o la taoista. Ponete una particolare attenzione a valorizzare la fratellanza che non sta per vogliamoci tutti bene.
Nella wicca si rispettano molto i “gradi” di affetto e di vicinanza. Quest’ultimo è necessariamente più forte e più intimo che tra un membro della coven ed un estraneo o uno sconosciuto, questi gradi vanno rispettati senza ipocrisie. Nel senso che non si può amare chi non si conosce e chi si conosce non è detto che si ami.
Per un Wiccano, considerare allo stesso livello affettivo chi gli è vicino e chi è per lui un estraneo è semplicemente un’ipocrisia. Diverso concetto è l’umanità, la filantropia coloro nel suo significato originario e cioè amore, filia, verso il genere umano, benevolenza, dovuta non al fatto che siamo tutti creature di un Dio, ma dal fatto che siamo tutti collegati come diverse parti di un tutto.
“ Noi siamo uno!”
Questo concetto è molto antico ed è stato concettualizzato prima dai filosofi stoici e in seguito dal Circolo degli Scipioni. Questo per dire che la benevolenza verso il prossimo non è certo una novità cristiana, ma rimane una ideologia concettualizzata, in una sfumatura diversa, che nasce da uno dei bisogni primari degli esseri viventi.