Chi è Mogetius, mitologia celtica, divinità minore della guerra
Mogetius, o latinizzato Mogezio, è una divinità della mitologia celtica venerata in Britannia romana e in Gallia.
Associato a Marte, dio della guerra, e re del combattimento, Mogetius era principalmente un dio minore locale delle montagne. Successivamente, con l’influenza romana, divenne una divinità della guerra adorata prevalentemente dai legionari romani. Sebbene non esistano templi dedicati a Mogetius, sono stati ritrovati quattro iscrizioni su altari votivi: due in Britannia e due in Gallia, l’odierna Francia. Il nome Mogetius potrebbe significare “servo di Marte“.
Questo dio è conosciuto anche con altri nomi come: Mogons, Mogtus, Mogunti, Mogonito e Mogeti Marus, a seconda dei dialetti e delle lingue dei popoli celtici.
GENIO LOCI DELLA GUERRA
Marte Mogetius era considerato un Genio Loci O Genius loci. Per chiunque non sapesse cosa vuol dire, diamo una breve spiegazione.
Il genius loci o genio loci è un’entità soprannaturale che si evidenzia in un determinato luogo. Per esempio ci sono dei luoghi, come gli eremi, oppure delle zone nelle foreste, mari, fiumi e via dicendo, in cui si avverte un qualcosa di soprannaturale. Una zona in cui avvertiamo una presenza, una pace oppure una forte sensazione che è intensa. Queste zone, molto avvertite e venerate dai romani, avevano una tale energia che non si modificava nei giorni, mesi e anni. Per questo si costruivano poi degli altari per identificare appunto un’entità soprannaturale.
Alcuni genius loci davano sensazioni di amore e pace, quindi c’erano degli altari votivi dedicati a un’entità non chiara, non identificata che però regalavano queste sensazioni. Altre invece davano sensazioni di inquietudine e di guerra, quindi gli altari erano dedicati a tali entità soprannaturali.
In seguito, i genius loci o genio loci sono stati adottati e usati anche nella religione cattolica e cristiana, tant’è che gli altari votivi li ritroviamo in molti vicoli e via dicendo.
Ora, lo genius loci dal nome Mogetius, è uno spirito che presiedeva al destino degli uomini di una città o di un popolo. In questo contesto, proteggeva gli eserciti romani. Era visto come un nume personale, simile a un angelo custode, soprattutto per i soldati romani. Questi ultimi facevano preghiere e voti a Mogetius per sentirsi protetti durante le battaglie.
Nei miti celtici, Mogetius era associato anche a Teutates o Toutatis, una divinità sanguinaria della guerra, venerata dai Celti attraverso il sacrificio di prigionieri catturati durante le guerre.
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Testimonianze di mogetius
Un’importante testimonianza del culto di Mogetius si trova ad Habitancum, un forte romano situato a Risingham, in Inghilterra. Qui è stato ritrovato un altare votivo eretto da Marco Gavious Secundinus, con un’iscrizione in latino che tradotta significa: Che pose questo altare al dio per sé e per la sua famiglia.
Un altro epitaffio è stato rinvenuto a Bourges, l’antica Avaricum, in Francia, con la scritta: Al divino Augusto e a Marte Mogetius, Gracco, figlio di Ategnutis, ha sciolto volentieri un voto avendolo le divinità ben meritato.
Po c’è ancora un’ennesima iscrizione, che conferma l’importanza di questa divinità minore, che si trova a Orléans, sempre in Francia (antica Gallia), che recita: Al dio Augusto Mogetius.
Non sono state trovate statuine che rappresentano Mogetius, ma solo ex voto con dediche a lui grate e altari votivi.
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Città nate da mogetius
Il culto di Mogetius sembra essere nato in Italia e portato in Gallia, Germania e Britannia proprio dall’esercito romano durante i loro spostamenti. Dunque è databile come nascita del culto nel primo periodo dell’Impero romano.
Questa divinità era riconosciuta anche dai Celti. Durante i loro passaggi, i Romani e i Celti diedero nomi a molte città e associarono divinità ai luoghi. I Celti amavano vivere vicino a fiumi, sorgenti e monti, dove potevano difendersi e sfamarsi, dando così origine a città. Una delle tante città, forse la più piccola, nacque vicino a un guado del Ticino e si chiamava Vadum Tercantium (l’odierna Trecate), situata in uno specchio d’acqua che richiama l’alta valle del Liri, zona abitata dai Marsicani, una tribù umbra che adorava un dio della guerra chiamato “Mamerte” nella lingua osca dell’Italia settentrionale, equivalente al Marte latino. I Celti chiamarono questo dio “Mogetius” o “Teutatis”.
Un’altra città italiana il cui nome deriva dal dio Mogetius è Magasa, situata in provincia di Brescia, nella regione Lombardia. Magasa si trova tra il lago di Garda e il lago di Idro, in alto sui monti.
Una curiosità di grande interesse storico riguarda Magonza, città della Germania sulle rive del fiume Reno. Magonza fu un’importante base militare romana e si suppone che il suo nome derivi dal dio celtico Mogon (Mogetius). Sotto il principato di Augusto, nell’anno 16 a.C., venne organizzata la difesa sul fiume Reno. Allo sbocco del suo affluente destro, il Meno, fu fondato un fortino (castrum) per difendere i Romani dagli attacchi germanici.
Mogetius, quindi, rappresenta un interessante esempio di sincretismo religioso tra la cultura romana e quella celtica, simboleggiando la protezione e il potere militare in un contesto di divinità locali e di grande rilevanza per i soldati romani. La sua adorazione attraverso altari votivi e la sua presenza nelle iscrizioni ritrovate testimoniano l’importanza che questa divinità aveva per coloro che lo veneravano, rendendolo una figura significativa nella mitologia celtica e romana.
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Articolo scritto e pubblicato da e sul Il bosco delle streghe