Artemisia: erba spontanea dalle tante proprietà benefiche
L’artemisia (Artemisia vulgaris) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Asia e del Nord America, ma diffusa anche in tutta Europa, soprattutto in Italia. È una pianta perenne con gemme svernanti al suolo; la parte aerea può seccare nei periodi di freddo intenso, ma rispunta dalla base con la crescita cespugliosa. Le piantine crescono raggruppate e possono raggiungere un’altezza di uno o un metro e mezzo.
Il fusto è eretto e nerastro, con foglie e rametti alterni. Le foglie sono pennatosette, molto dentellate e ricoperte nella parte inferiore da una leggera peluria. Spesso sono coperte da un tomento biancastro, simile a cenere. Le radici sono rizomatose e la fioritura apicale è formata da piccoli fiori raccolti a racemi a forma di spiga.
FIORE CAMPESTRE
L’artemisia comune è una pianta campestre che cresce spontaneamente in prati incolti, campi e orti, sia in pianura che in zone collinari e montane. Ha un odore aromatico canforato e un sapore amaro e piccante. È una pianta commestibile: sia le foglie che le radici possono essere usate, sia fresche che essiccate, per preparare impacchi o tisane. Si raccoglie in piena estate, da giugno a settembre, ed è utilizzata largamente per preparare liquori come il vermouth o amari digestivi.
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Artemisia: usi e curiosità
L’artemisia è una delle erbe raccolte nella notte di San Giovanni, il 24 giugno, quando si crede che sprigioni poteri magici utili per liberarsi dalle malattie e dagli spiriti maligni. Si narra che San Giovanni stesso usasse cinture di rami di artemisia per tenere lontano il diavolo.
Queste erbe acquisiscono proprietà magiche se raccolte al mattino presto e benedette dalla rugiada di San Giovanni, usate per scongiurare malocchio e sfortuna. In passato, mazzetti di artemisia venivano messi dietro le porte delle case e delle stalle per proteggere animali e persone. La pianta essiccata veniva bruciata per disinfettare gli ambienti. È anche una pianta protettiva durante i viaggi: alcune foglie venivano messe nelle scarpe per alleviare la fatica del viaggio, e i rami proteggevano dal fuoco e dai fulmini.
L’infuso di artemisia veniva somministrato alle partorienti per stimolare il parto e l’espulsione della placenta, ma non veniva dato alle donne che allattavano poiché il suo sapore amaro e aromatico avrebbe influenzato il gusto del latte.
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Proprietà dell’artemisia
L’artemisia è una pianta ricca di proprietà benefiche e viene considerata amica delle donne. Contiene oli essenziali, resine, tannini, cumarine, lattoni sesquiterpenici e flavonoidi. È amaro-tonica, favorisce la digestione stimolando la secrezione gastrica ed è antispasmodica.
Un tonico sedativo, utile per combattere i dolori mestruali e i problemi associati, regolando il ciclo se è troppo abbondante o assente (non deve essere somministrata in gravidanza poiché può provocare aborto).
Utile come erba febbrifuga, sudorifera, abbassa la temperatura corporea e cura le influenze. Calma il vomito, è espettorante, antisettica e allevia la tosse insistente. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia della pianta nel trattamento di stati depressivi, stress, stanchezza mentale e stati epilettici. L’artemisia cinese è usata per trattare gli effetti della malaria. Naturalmente, le tisane a base di piante o erbe devono essere utilizzate con moderazione per evitare controindicazioni nocive.
Artemisia dove cresce
L’artemisia è una pianta spontanea che può essere facilmente coltivata in orti e giardini. È nota per tenere lontani insetti come mosche e zanzare. Si coltiva seminando in un angolo ben esposto al sole, in terreno neutro e sciolto, e dopo un anno si trapianta per divisione di cespi. Si possono fare anche talee. Non necessita di particolari cure e non teme la siccità, va innaffiata raramente e resiste al freddo e alla neve. Anche se la parte aerea può seccare durante l’inverno, rispunterà più vigorosa in primavera. Esistono molte varietà di artemisia, tra cui l’artemisia absinthium, conosciuta come assenzio.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe