Chi era Semele, divinità Ctonia – mitologia egizia
Semele era una principessa di Tebe, un’antica città egizia situata vicino alle rive del Nilo. Successivamente, divenne una divinità greca con il nome di Thyone o Tione. Era figlia di Cadmo, re e fondatore di Tebe, e di Armonia, dea dell’amore e della concordia. Semele aveva una sorella, Agave, che fu sposata con Echione, nato dai denti di un drago ucciso da Cadmo. Semele era una divinità ctonia, associata agli abissi e alle profondità della terra. Anche suo figlio, Dionisio, era legato al mondo degli inferi, essendo morto e risorto più volte.
Semele non possedeva poteri soprannaturali, essendo una semplice mortale amata da un dio. A causa della sua ingenuità, finì per essere folgorata. Non esistono rappresentazioni fisiche dettagliate di Semele, ma alcuni poeti la descrivono come una giovanissima e bella fanciulla dai lunghi capelli e dal carattere timido.
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ARSA VIVA!
Semele era una bellissima ragazza che attirò l’attenzione di Zeus durante un sacrificio. Zeus la desiderò ardentemente e, dopo aver consumato il loro rapporto, Semele rimase incinta. La dea Hera, venuta a conoscenza della scappatella del marito, istigò le sorelle di Semele contro di lei, deridendola. Non contenta, Hera si travestì da vecchia e insinuò che l’amante di Semele fosse un mostro, suggerendole di chiedergli di mostrare il suo vero volto.
Incuriosita, Semele chiese a Zeus di mostrarsi nella sua vera forma. Anche se riluttante, Zeus acconsentì e si mostrò in tutta la sua magnificenza. La vista del dio folgorò Semele, che cominciò a bruciare fino a diventare cenere. Si narra che dalla sua cenere nacque la pianta della vite. Nonostante ciò, Zeus riuscì a salvare il bambino che Semele portava in grembo, cucendolo nella sua coscia fino alla fine della gestazione. Dionisio, nato da questa unione, divenne immortale e fu affidato prima a Persefone, moglie di Ade, e poi alle ninfe di Nisa, una montagna ricca di boschi. Il nome Dionisio significa “dio di Nisa”.
La vita di Dionisio fu costellata di avventure e disavventure. Morì più volte e fu riportato in vita, finché ascese al cielo accanto al padre Zeus. Tuttavia, non era ancora soddisfatto e discese negli inferi, tuffandosi nelle acque del lago di Lerna, senza fondo. Quando giunse alla soglia dell’Ade, Cerbero lo riconobbe e gli andò incontro scodinzolando. Dionisio chiese l’anima della madre, e Persefone e Ade acconsentirono a lasciarla andare se lui rinunciava a ciò che più amava. Dionisio donò l’edera, la vite e il mirto, i suoi simboli sacri, e ascese con la madre all’Olimpo, cambiando il suo nome in Thyone. Così, Semele divenne una dea immortale.
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Semele e mitologia: da dove arriva?
Semele sembra non essere nata esclusivamente nella mitologia greca, ma essere stata una divinità importata dalla Tracia o dalla Frigia. Subì diversi cambiamenti e venne assimilata a culti cretesi o egiziani, introducendo un senso misterioso e oscuro nella mitologia greca. Inizialmente, era una divinità della terra che aveva un figlio divino, ma altri la indicano come divinità della luna. Il nome Zemelo, che significa “la terra”, era usato per invocare la protezione delle tombe e della luna. Le dee lunari erano spesso collegate agli inferi, al cielo notturno e all’agricoltura, con il nome ctonia che indicava il loro legame con il mondo sotterraneo.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe