Helleborus niger: la rosa di natale, fiore inverno
Helleborus niger è una pianta perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle ranuncolaceae di piccole dimensioni alta circa 30 ai 40 centimetri. Vive prevalentemente sulle montagne alpine italiane del Friuli Venezia Giulia, Piemonte e sui monti europei. La ritroviamo anche in altre Nazioni dell’Europa, come Austria, Spagna, Croazia o Slovenia e montagne asiatiche.
Vive nei boschi e sottoboschi. Nelle abetaie, querceti o addirittura nei castagneti. Una pianta che sopporta benissimo le temperature rigide montane e la neve, tanto da poter fiorire anche in inverno. Le sue radici sono fornite di un rizoma primario e delle radichette secondarie. Le foglie si dipartono dal rizoma e sono picciolate e palmate di colore verde scuro, allungate con margine dentellato dai 4 ai 9 segmenti allungati.
I fusti abbondanti si sviluppano alla fioritura e portano uno o al massimo due fiori grandi anche 6 centimetri di diametro. Il fiore è a 5 petali e numerosi che sovrastano il cespuglietto di foglie. Il frutto è formato da capsule raggruppate con punta acuminata che contengono molti semi.
L’helleborus niger è una pianta velenosa e pericolosa. Nonostante i bei fiori candidi essa trae in inganno, anche i frutti rischiano di essere velenosi. La pianta fiorisce nel periodo di dicembre ed ha una lunga fioritura che dura fino a marzo ed è per questo che viene chiamata: rosa di Natale.
FIORE MITOLOGIA GRECA
Helleborus niger deve il nome alla radice greca: ellein significa ferire e bora è uguale a mortale. Niger vuol dire nero ed è affibbiato alla radice della pianta che è di colore scuro a volte nera.
Anticamente si credeva che la pianta avesse proprietà di far guarire dalla pazzia e dalla depressione.
Melampo veggente greco ebbe in dono, dal Dio Apollo, la possibilità di comprendere gli animali. Un lontanissimo giorno avvenne che le tre figlie del re Preto, che regnava sull’argolide Antycira, furono, per decreto divino, punite dalla Dea Era per il loro comportamento sconveniente.
Era le fece diventare pazze. Melampo chiese consiglio agli animali del bosco per sapere se esisteva un modo per poter guarire dalla pazzia. Gli animali, che passavano il loro sapere di generazione in generazione, conoscevano i segreti del bosco. Alcuni di loro si confidarono anche con gli alberi e decisero di aiutare il veggente. Melampo, a questo punto, si offrì di guarirle per un terzo del suo regno, ma il re rifiutò. Solo che la pazzia delle figlie era contagiosa e altre donne impazzirono. A questo punto il re richiamò Melampo e gli offri 2 terzi del regno e una delle sue tre figlie se le avesse guarite. Melampo guarì tutte delle donne del regno con i vapori sviluppati dalla pianta di helleborus niger in ebollizione e sposò la figlia del re.
LEGGI ANCHE: Papavero rosso, fiore, storia e significato del papavero, papavero proprietà
Rosa di natale: che proprietà ha?
Indubbiamente la leggenda che accompagna la rosa di natale, dal nome botanico, helleborus niger, è affascinante, ma torniamo a dire che è una pianta velenosa in tutte le sue parti: foglie, fiore, rizoma. L’intera pianta contiene elleborina, alcaloidi, glicosidi. Il veleno può essere assorbito anche attraverso la pelle a causa della sua linfa e quindi causare seri danni.
L’elemento più pericoloso della rosa di natale è la Protoanemonina, tossina esistente nelle piante ranuncolaceae che è anche volatile ed è fortemente irritante. Diventa innocua con la cottura.
Tuttavia l’ingestione della tossina provoca vertigini, nausea, spasmi. In generale è vietato, anche dalla medicina, il suo utilizzo. In passato però si usava come pianta magica per avere delle visioni. Sicuramente è una pianta bellissima da avere in giardino, ma, come tanti altri fiori, meglio: guardare e non toccare.
LEGGI ANCHE: Pungitopo proprietà, ruscus aculeatus, cosa simboleggia il pungitopo?
Coltivare la rosa di natale
La Helleborus niger clima è una pianta rustica, forte e resistente. Non ha bisogno di grandi cure. La sua coltivazione è davvero molto semplice. Si potrà piantare direttamente nel giardino oppure in vaso. Non richiede tanta acqua ed ha bisogno di un terreno nutriente, ma non eccessivamente sabbioso. Evitate di annaffiarla spesso e non esponetela nelle zone di Sole. Preferisce l’ombra, quindi la si potrà posizionare sotto alberi o siepi o in zone in ombra.
In inverno diventa una pianta stupenda con una ricca fioritura che riesce a regalare una sensazione di primavera. Ovviamente fiorisce in inverno, a dicembre già sono presenti i suoi fiori. La si può trovare in tantissime colorazioni e non è una pianta infestante.
LEGGI ANCHE: Boschi magici in Italia, dove andare per vedere fate e folletti?
Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.