Esbat di settembre: la luna del vino – rituale
Questa notte e la prossima, ci sarà la luna piena. Questa è la luna di settembre che, per i pagani, e i wicca o wiccan, perfino per il popolo celtico, è uno degli esbat (cioè delle feste lunari) che caratterizza l’andamento del ciclo magico dell’anno.
La luna di settembre è chiamata: luna del vino o luna della vendemmia.
Settembre è noto per la raccolta dell’uva che ha un forte simbolismo e legame esoterico con l’evocazione in tanti rituali. Non per dire, ma anche nella religione cristiana, bere il vino durante la messa, indica appunto il sangue del Dio ed è appunto un rituale molto antico collegato alla religione pagana.
Ad ogni modo, per tutti i cultori e appassionati della magia, questa sera vi aspetta un grande spettacolo. La luna della vendemmia sarà una luna molto vicina alla terra, quindi si presenterà grande e nitida.
Tuttavia ci sarò un evento eccezionale, questa sera sarà possibile vedere l’eclissi lunare, ma solo in parte. In Italia verrà oscurata solo metà luna. Il fenomeno inizierà alle 2.40 per terminare all’alba, vale a dire alle 6.30. Però, per chiunque tema che il sonno lo assalga, allora mettete la sveglia alle 4.40 (più o meno) poiché sarà l’apice massimo dell’eclissi lunari.
SIMBOLISMO E SIGNIFICATO DELLA: LUNA DELLA VENDEMMIA
Cosa ci ricorda questo esbat? Essa è collegata direttamente al vino e all’uva, al cambiamento e alla trasformazione.
Durante questo periodo lunare si dovrebbe fare meditazione, ma in realtà occorre pensare a sé stessi, a come si è cambiati o a quello che si vuole cambiare. Magari chiedetevi: io mi sento perfetta/o? Oppure devo cambiare qualcosa di me?
Tali domande si debbono fare non pensando a come migliorarsi per gli altri, come per un partner o per far felice una persona amata (amico, amante, famiglia), ma per sé stessi.
In poche parole la luna della vendemmia ci ricorda che: DOBBIAMO AMARCI!
L’amore verso noi stessi è troppo scontato ed è per questo che solo in pochi, quando si trovano in situazioni difficili o si sentono fragili, ammettono che non ci amiamo mai. Questo consente agli altri di manipolarci, di farci diventare o cambiare in un modo che non ci piacciano entrando in un circolo vizioso dove cerchiamo al di fuori un esempio e non nel nostro IO.
L’esempio tipico è proprio quello che ci viene suggerito da questa luna: la vendemmia.
L’uva cresce nei vigneti in modo veloce. Accoglie la scottatura del Sole, si nutre con la poca acqua che trae dal terreno, il frutto però cresce. Quando esso viene pigiato, il suo succo, che possiamo assimilarla alla nostra essenza, deve poi riposare nelle botti.
Sarà proprio nelle botti che il succo d’uva inizia la sua trasformazione!
Tale immagine ci consente di adattarla al nostro IO: la nostra essenza, alle volte, ha bisogno di rimanere immobile, di riposare e pensare o meditare nelle botti per potersi trasformare.
Alle volte il vino diventa acido, altro dolce, ma c’è sempre una trasformazione. La vita è infatti questo: trasformarsi, ma lo fa solo quando noi siamo pronti a fare tale passo.
Popolo della luna di settembre
In queste notti, nelle 3 notti di luna piena, la luna della vendemmia vede radunarsi le fate e le streghe. Era ed è il periodo in cui queste creature magiche decidono di radunarsi e quindi di confrontarsi con i propri pari.
Storicamente settembre era noto come il mese delle “congreghe delle streghe”, dunque era il periodo in cui non si usciva dopo il tramonto per timore di incontrarle. Mentre nel Nord Europa era il periodo in cui era possibile vedere le fate che si radunavano nei boschi sacri, ma che se disturbate potevano lanciare maledizioni.
Precisiamo che però queste “riunioni” non capitavano in tutti i boschi, ma solo dove c’era la presenza di alberi di: nocciolo, larice, alloro e noce. Si ballava attorno a questi alberi e si accendevano dei fuochi nelle loro vicinanze per svolgere i rituali lunari.
Rituale luna della vendemmia
Attrarre gli influssi benefici di questa luna e/o per aumentare i propri poteri magici, si può svolgere un piccolo rituale, molto semplice. Avete bisogno solo di un frutto maturo, a vostra scelta, meglio se è dell’uva. Un pezzo di terra o un vaso di terra. Uno spazio aperto dove arrivi la luce lunare.
Quando la luna spunta, senza essere visti da nessuno, in modo da non attrarre invidia e maldicenze, prendete un frutto maturo e seppellito nella terra dicendo:
“Dono a te, oh sacra Dea, madre terra, il frutto che mi hai donato. Lo divido con te perché tu non sia mai arida, ma benevola. Questo frutto tuo era e me lo hai donato, accetta che ora io lo doni a te perché a te ritorna.
Ti ringrazio e ti invoco in cambio di allegria nell’animo e nei pensieri sempre corretti. Sempre che ciò a te faccia piacere.”
Ora esponete il vaso alla luce della luna per tutte e 3 le notti di luna piena. In caso avete scelto un pezzo di terra, non dovrete fare altro.
Durante la notte è possibile che abbiate sogni premonitori, quindi meglio che vi annotiate quello che ricordate o le sensazioni che avete avuto.