Torrone dei morti: ricetta per “Ognissanti”
La ricorrenza dei morti e di Ognissanti, festeggiata il 1e il 2 novembre, in Italia e molto avvertita.
Nella città campana di Napoli e tra le più celebrate e rispettate del resto d’Italia. Ognuno sente il dovere di far visita al cimitero e portare dei fiori ai propri cari defunti. Il tutto per: Non dimenticare.
Si accende una candela ai propri cari, sia al cimitero che di fronte alle porte e finestre di casa in modo da poter indicare la via del ritorno a chi vuole tornare dal mondo dei morti.
Una delle tradizioni più interessanti e l’antico culto delle “anime pezzentelle” celebrato al centro di Napoli nella chiesa di Santa Maria delle anime del purgatorio ad Arco. Essa consiste nel lasciare delle messe pagate (o messe sospese, come il famoso “caffè sospeso) e preghiere a dei resti umani soprattutto crani che sono esposti in piccole nicchie all’interno della cripta.
Siccome non si chi siano questi morti, essendo appunto di persone anonime, si pagano delle messe in modo che le loro anime raggiungano il paradiso. Tale tradizione è chiamata anche: il culto de cape e muorte.
Ogni napoletano dona piccole offerte per espiare i propri peccati e procurare il paradiso a lui e alla persona che probabilmente, essendo povera non era stata sepolta. La festa non consiste solo alla visita dei defunti, ma viene festeggiata anche con bancarelle ricche di dolci caramelle e torroni.
Ed eccoci quindi arrivata al: Torrone dei muort’, cioè torrone dei morti.
Ricetta del torrone dei morti
La fantasia dei napoletani ha permesso di inventare il torrone dei morti fatto di cioccolato fondente esternamente con un cuore morbido e ricco di nocciole. Di forma rettangolare che ricorda una piccola cassa da morto.
Questo dolce è poi diventato una specialità per la festa di Halloween e di Tutti i santi. Esistono poi tante diversità o variazioni come: con chicchi di caffe, riso soffiato, mandorle, cocco, pistacchio, fragole.
Come si fa? Ecco gli ingredienti e i passaggi per arrivare a crearlo da zero. La ricetta è semplice, di facile preparazione.
- 200 gr. cioccolato fondente da sciogliere in scaglie a bagnomaria
- 400 gr. cioccolato bianco da sciogliere a bagnomaria
- 450 gr. cioccolato spalmabile a scelta
- 200 gr. nocciole tostate e ripulite dalla pellicina esterna
Vi occorre uno stampo in silicone. Mescolate tutti gli ingredienti in modo da creare una crema bella pastosa. Versate il composto nello stampo e si mette in frigo per 3 ore.
Origine del dolce
Il torrone dei morti o come dicono a Napoli o murticiell, il piccolo morto è nato nell’ultimo secolo da un anonimo come variazione del classico torrone bianco, quello che mangiamo a Natale. Quest’ultimo è composto di frutta secca e miele.
In occasione della festa dei morti era solito offrire un pezzetto di torrone del Natale precedente, sulla tomba dei loro cari visto che in questi particolari giorni ritornano o scendono sulla terra per allietare il loro cammino.
Siccome però il torrone bianco è una tradizione Natalizia e poi le offerte dovevano essere “fresche” e non avanzi, ecco che si è preferito creare un altro tipo di dolce. Di colorazione nera, nera come la morte.
Ancora oggi, in alcuni borghi di Napoli, vicino alla candela per richiamare i morti, si usa poggiare dei piccoli torroncini dei morti o i “murticiell”.
LEGGI ANCHE: Halloween: incantesimi della notte delle streghe
Articolo scritto e pubblicato da: IL BOSCO DELLE STREGHE