Strega del meriggio: Poludnica la signora del mezzogiorno
La signora del mezzogiorno, la strega del meriggio, Poludnica o Lady Midday!
Spirito malvagio, un vero e proprio demone con dei lati anche positivi. Il mito appartiene alla mitologia dell’Europa orientale come: Serbia, Russia, Ucraina, Polonia, Slovenia, dove viene chiamata anche con altri nomi a seconda della lingua.
Rappresentata come protettrice dei campi e delle messi, nel suo aspetto “benevolo”, ma è principalmente vista come uno spirito vendicativo. Capace di portare la morte. Poludnica è pericolosa. La sua visione ti avvisa di pericoli che ti potranno accadere a causa del caldo, per esempio per colpa di incendi, tizzoni ardenti, fiamme libere o altro.
In estate è lei che fa venire i famosi “colpi di calore” tra i campi o nei boschi. Ti maledice e ti fa star male per evitare che tu le possa parlare. Quando si evoca Poludnica per maledire qualcuno, la vittima soffrirà di svenimenti, dolori alla schiena, confusione mentale, avrà miraggi e sentirà delle voci.
ATTENTI ALLA BELLA STREGA
Di solito immaginiamo le streghe come vecchie e brutte, anzi orride, ma Poludnica è una giovane donna. Alta e bellissima con una veste bianca, lunga che gli copre i piedi. Capelli lunghi e sciolti, in ordine che le incorniciano il bel volto. Con sé ha sempre una falce affilata oppure una padella o un ombrello che protegge la sua pelle bianca e candida dai raggi del Sole.
Per evitare delle maledizioni oppure ricercare la sua benevolenza si deve avere un orto in cui ci sia una falce posto alla luce del Sole. Questo semplice rituale fa capire che siete persone devote e che la state pregando per evitare le sue maledizioni.
Tuttavia, la bella Poludnica, di notte si trasforma e cambia il suo aspetto. Dopo il tramonto diventa una vecchia brutta, con un sacco sulle spalle che rapisce i bambini. Il sacco, quando è vuoto, vuol dire che non ha trovato alcuna vittima. Mentre se è pieno allora ha un ricco bottino, vale a dire bambini che poi ucciderà per usare nei suoi incantesimi.
Di solito rapisce bambini che si sono persi, lasciati da soli o incustoditi. Agisce velocemente, solo un’ombra che passa e via, li porta via per poi chiuderli nel suo sacco. Se non vuole essere vista fugge via trasformandosi in un turbine di vento e polvere che ti acceca e dà fastidio.
Storia, leggenda della strega del meriggio
Poludnica è una strega, un mito leggendario, che nasce e vive nelle zone più campane, vale a dire nei luoghi dove si allevano gli animali o si coltiva il terreno. Si mostra nelle ore più calde della giornata, quando il sole e a picco sui campi in cui lavorano i contadini che falciano il grano o il fieno. Ecco perché è chiamata la: strega o signora del meriggio.
Anticamente le coltivazioni erano dei lavori duri, eseguiti interamente a mano e i raccolti avveniva specialmente in estate. Proprio in quelle giornate che sono tra le più torride, calde e afose. Per il raccolto e per controllare la crescita delle piante, era normale che i contadini fossero costretti a lavorare proprio nelle ore più calde, come il mezzogiorno.
Però, in questo tempo, c’era anche spazio per mangiare, staccare un attimo, idratarsi e magari riposarsi. In un momento di totale relax dal duro lavoro, ecco che poteva comparire Poludnica per maledirti.
Nella cultura dell’est Europa, era talmente forte il terrore suscitato da Poludnica, che proprio nelle ore del mezzogiorno, i contadini, si raccoglievano in gruppetti per controllarsi uno con l’altro. Se c’erano delle donne, esse richiamavano i propri figli. La cosa importante era di non restare da soli sul campo a mezzogiorno, quando lo spirito passava. Solo in questo modo non si disturbava la strega e non si incorreva nella sua vendetta.
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Incontrare Poludnica
Esistono alcuni racconti e leggende, in cui Poludnica, mentre attraversa i campi incontrava qualche persona e la intratteneva ponendogli delle domande o dei quesiti senza risposta. Chiunque non le rispondeva oppure cambiava argomento immediatamente veniva punito. In che modo? La strega le recideva di netto il capo con un colpo della sua falce. Altrimenti, se c’era qualcuno nei campi, ma molto lontano, Poludnica malediceva chi era stato scortese e quest’ultimo sarebbe morto di malattia. Occorreva ed occorre, in caso la incontriate, non offenderla, rispondere sempre, anche se si pensa di sbagliare, solo in questo modo lo spirito sparisce in un colpo di vento.
In altri racconti si parla di una fanciulla che danza nei campi con il vento. Quando la si vede è necessario invitarla a danzare in modo che lei non si offenda. Mentre se la vedete riposare dovete star fermi, senza fare alcun rumore, che si svegli. A questo punto, quando Poludnica apre gli occhi e si rende conto della vostra presenza, si spaventa e sparisce.
C’è da dire che se è lei che vi invita a ballare, allora siete fritti. Nel senso che dovrete ballare fino al sorgere della luna. Facendolo Poludnica, la strega del meriggio, potrebbe ricompensarvi con delle monete d’oro.
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Guardiana dei campi: strega del meriggio
Nonostante la strega del meriggio sia molto temuta, è considerata come uno spirito benefico, guardiana dei campi e delle messi.
Per questo viene venerata offrendogli dei doni. I contadini lasciavano nei campidelle offerte di cibo e bevande in piatti puliti che erano lasciati sotto gli alberi. Mentre per placarla o allontanare la sua ira e propiziare un raccolto abbondante, i popoli slavi, usavano evitare semplicemente di lavorare nelle ore più calde poiché erano e sono, ancora oggi, ritenute sacre e riservate solo a lei.
C’è poi un ennesimo modo per allontanare la strega del meriggio, vale a dire quello di indossare degli indumenti di colore: giallo o rosso. Infatti, nei costumi tradizionali dei contadini, essi indossano sempre qualcosa di rosso o di giallo come: cappello, un fazzoletto al collo o che fuoriesce dal panciotto. Una stringa di tessuto ai pantaloni che si usa come cintura, ma che è molto vistosa. Le donne invece hanno un grembiule di questi colori.
Infine, ma non meno importante, quando un terreno diveniva infertile oppure si aveva avuto un cattivo raccolto, prima della nuova semina, si usava spargere dei pezzetti di pane in offerta allo spirito della strega del meriggio che aveva maledetto il campo. Si effettuavano poi delle preghiere con acqua santa, che veniva dispersa sul terreno, nei giorni di maggio.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.