Cernunnos: il dio primitivo, dio cervo – origini
Cernunnos, noto in Italia come Cernunno, è una divinità della mitologia celtica, anzi è la divinità principale della natura, simbolo selvaggio, protettore di alberi, foreste, animali e dei boschi. Dio della virilità e della forza maschile, degli animali maschi muniti di corna, della caccia, della guerra, della fecondità e della morte. Considerato colui che dà la vita e dà la morte.
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Chi è Cernunnos o cernunno?
Cernunnos è il compagno della dea Brigid, figlia del dio Dagda e di Morrigan, madre delle arti e degli Dei primordiali.
La vera storia del dio e della sua nascita furono disperse con la crescita della civiltà e con l’arrivo di altre divinità, ma non furono mai dimenticate. Nella mitologia, ci sono molte divinità cornute, e Cernunnos è, ad oggi, il primo, il più antico e preistorico degli dei celtici. Fu adorato per augurare prosperità e protezione dei morti e degli spiriti degli animali della foresta, che davano sussistenza ai popoli barbari con la loro carne e pelle.
Nel corso della storia, altre divinità simili apparvero, come Pan nella mitologia greca. Fauno e i satiri nella mitologia romana, legati alle selve, alla pastorizia e alla sessualità. Dioniso, pur essendo un uomo, è spesso raffigurato con due cornetti sulla fronte, almeno nelle incisioni e disegni che sono datati nel 600 A.c.
In altre mitologie ci sono divinità munite di corna, come Pusupati, signore del bestiame indiano, e Ammone in Egitto, raffigurato con corna di ariete che, in base agli studi, hanno una radice comune con Cernunnos. Dunque questo potrebbe realmente essere il dio più antico ad oggi conosciuto.
Nella mitologia celtica, le corna erano simbolo di virilità e coraggio. Gli elmi dei guerrieri celti spesso presentavano corna per mostrare tutta la loro fierezza, ma anche per avere la benedizione del Dio.
Cornuto: da dove nasce questa “offesa”?
Apriamo una piccola curiosità che a noi è sembrata interessantissima. Il termine “cornuto” in Italia indica una persona che è stata tradita dal partner. Una parola che si usa in modo dispregiativo o di beffa. Però non vi siete mai chiesti da dove nasce questa offesa?
Tutto risale alle prime invasioni barbare tra il 166 e 480 D.C. I barbari invadevano e depredavano i piccoli paesi e villaggi. La loro visione era comune, vale a dire: uomini che indossavano elmi o copricapi con delle corna oppure avevano simboli di corna sugli scudi e perfino teschi di animali cornuti (capre, arieti o teste di cervo).
Durante le invasioni nei villaggi era anche comune che ci fossero violenze fisiche sulla popolazione, dove le donne venivano violentate. Poco importava se erano donne sposate. Nella cultura comune, la donna che sopravviveva ad uno stupro o violenza da parte dei barbari, ed era sposata, diveniva “immorale”. Nel senso che comunque la sua intimità era stata concessa, anche non volendo, ad un altro uomo.
Tuttavia i barbari erano considerati esseri inferiori e quindi, se queste donne erano sposate, non potevano essere abbandonate dai loro mariti perché, alla fine, il tradimento era avvenuto con un essere “inferiore”. Però il marito veniva ribattezzato “cornuto” per indicare che: sua moglie era stata l’amante di un barbaro, cioè di un essere inferiore con una cultura pagana che era evidente dai simboli cornuti, come l’elmo con le corna.
Questo, all’epoca, era una grave offesa perché, all’atto pratico, l’uomo era sposato con una donna che si era data ad un seguace del culto pagano. Il termine poi è rimasto nella lingua volgare del popolo ad indicare uomini e donne traditi essendo poi una sorta di beffa, anche se, sinceramente, non ci trovo nulla da ridere perché ogni coppia ha i suoi problemi e non debbono essere poi diffusi per sentirsi migliori o per ridere sulle disgrazie altrui.
Rides aliorum infortunia? Ne irascaris, si inveneris aliquem qui tuis malis rideat
Ridi delle disgrazie degli altri? Non arrabbiarti se poi trovi qualcuno che ride delle tue disgrazie
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Com’è il dio cornuto?
Cernunnos è rappresentato come un uomo di mezza età con capelli e barba lunga. Ha due lunghe corna ramificate, simili a quelle dei cervi, per questo motivo è conosciuto anche come il dio cornuto. Le corna hanno un doppio significato:
- Virilità
- Morte e rinascita
Nelle tante rappresentazioni riscoperte e incise di Cernunnos, lo vediamo raffigurato seduto a gambe incrociate, coperto in vita con una pelle di animale. Porta al braccio e al collo o sulle corna, una sorta di semicerchio chiamato Torques che, a noi di Il bosco delle streghe, ci ricorda l’uroboro. Il Torques è un oggetto mistico, fatto di metallo ed è il simbolo di un legame eterno con gli Dei, cioè il legame che gli uomini hanno con le divinità. Porta con sé un sacchetto pieno di chicchi di grano che poggia sul suo fianco.
Gli animali sacri a cernunnos sono il cervo, la capra e il serpente, che rappresentano il dio stesso in terra. Inoltre c’è un collegamento importante con la natura.
Gli animali che sono completi di corna hanno, in dotazione genetica, un’arma che assicura la loro sopravvivenza e la protezione della discendenza. Dunque è un legame forte con la natura che è in grado di continuare a rinnovare la vita.
Serpente cornuto
Vogliamo farvi entrare nella cultura celtica e farvi capire quanto fosse stretto il loro legame con la natura e con l’energia divina. Questa del: serpente cortnuo, è una raffigurazione interessante su cui concentrarsi!
Cernunnos ha due animali sacri che poi sono la sua rappresentazione terrena del Dio per gli esseri umani, questi animali sono:
- Serpente
- cervo
Sono animali totalmente diversi da loro, ma entrambi rappresentano: morte e rinascita, ma per quale motivo? Il cervo maschio è un animale con delle corna, chiamate palchi, che tra febbraio e marzo, cadono per poi ricrescere più forti e possenti nei 4 mesi avvenire. C’è quindi una morte e poi una rinascita.
La stessa cosa la vediamo nel serpente. Questo animale ogni anno perde la sua vecchia pelle per poi averne una nuova che sia più grande, elastica e resistente. Anche il serpente muore perdendo la vecchia pelle e poi rinasce. Nella cultura celtica, questi due animali sono stati resi sacri poiché rappresentano appunto l’energia universale della vita che si rinnova.
Per questo poi il simbolo magico più importante e ricco di magia, di forze e influssi sia benefici che malefici, che richiama, in esoterismo, la forza primordiale del bene e del male, è il: serpente cornuto! Che si può usare sul proprio altare per tanti tipi di incantesimi che sono poi benevoli o malevoli.
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Testimonianze del culto wicca
Le scoperte riguardanti il dio Cernunnos sono tante e si trovano in tutti e 5 i continenti. Una delle più significative si trova in Valcamonica, in Italia, dove su pareti di pietra lisce si trovano incisioni primitive che rappresentano il Dio Cernunno, risalenti ancor prima degli insediamenti celtici in Italia.
Questo dimostra che Cernunnos era già conosciuto e adorato in epoca preistorica dalla prima popolazione italica. I tratti del dio, con i palchi, cioè le corna da cervo, e il serpente in mano, rimangono gli stessi anche in altri ritrovamenti più recenti che sono sparsi un po’ in tutta Europa e asia occidentale, dall’Islanda alla Turchia.
Il cristianesimo cercò di sopprimere questo culto a lungo praticato, ritenendo Cernunnos un dio pagano e malevolo, associandolo al diavolo. Anche i suoi simboli, come il serpente, furono visti come demoni tentatori.
Nel contesto della Wicca e della mitologia nordica, Cernunnos assume un ruolo fondamentale. Nella Wicca, è venerato come simbolo della natura selvaggia e della fertilità, spesso associato alla ruota dell’anno e ai cicli stagionali.
Nella mitologia nordica, mentre Cernunnos non è direttamente presente, la sua immagine e i suoi attributi sono rispecchiati in varie divinità legate alla natura e alla caccia, come il dio Odino, spesso raffigurato con elementi simili.
Cernunnos rappresenta quindi un ponte tra diverse tradizioni religiose e mitologiche, simboleggiando la connessione tra l’uomo, la natura e il divino. La sua figura continua a ispirare coloro che cercano un legame più profondo con la terra e i cicli della vita.
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Origini di Cernnunos
Le sue origini risalgono a circa 3000 anni a.C.! Dunque è una della divinità più antiche, primitive che appartiene interamente all’Europa!
Tant’è che ci sono testimonianze preistoriche del culto di cernunnos in Gallia (attuale Francia), Inghilterra, Islanda e Italia. Una testimonianza del culto dell’immagine più antica di Cernunnos è in italia, dove prende il nome di Cernunno. Un’incisione su una roccia presente nel parco di Naquane nella Valle Camonica, Brescia.
Gli studiosi hanno notato caratteristiche davvero particolari. Intanto, questa divinità, è enorme, un gigante rispetto ad un omino che gli è vicino. Possiede le corna di un cervo e nella mano destra stringe qualcosa che per molti è un coltello mentre per altri può essere un bastone.
Tra le tante teorie si parla nuovamente dei giganti che, per dimensioni, potrebbero essere realmente vissuti appartenenti ad una terza categoria umana. Per chi non lo sa, gli studi hanno mostrato e certificato due specie umane:
- Neanderthal apparso sulla terra 350.000 anni fa (almeno questa è la data di uno scheletro di questo uomo) che si è poi estinto 30.000 anni va.
- Homo sapiens che comparve sulla terra 200.000 anni fa e da cui discendiamo noi. Presente principalmente in Africa e che si è esteso in tutto il pianeta. Noi siamo diretti eredi di questa tipologia di “razza di uomo”.
Tuttavia ci sono scavi che hanno riportato alla luce scheletri di giganti con un’altezza di minimo 2 metri fino a 2 metri e mezzo. Ritrovati in sardegna che risalgono all’epoca neolitica, circa 2.200 A.C.
Purtroppo a causa dello stato di conservazione e di altri problemi durante gli scavi non ci sono abbastanza dati per ammettere che, probabilmente, i giganti sono esistiti e ciò spiegherebbe: i titani o la titomachia. Comunque se siete interessati ai giganti è possibile visitare dei siti archeologici noti come: tombe dei giganti in sardegna a Lu brandali oppure a Is concias.
Però, a questo punto, non sorge la domanda che Cernunnos sia un Dio realmente esistito?
Guarda il VIDEO per intero sul nostro canale youtube di “Il bosco delle streghe”, eccoti il link: https://www.youtube.com/watch?v=qKO8P53KGAI
Articolo scritto e pubblicato da: IL BOSCO DELLE STREGHE
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