Costruire e caricare l’energia degli strumenti – wicca
Costruire e caricare l’energia degli strumenti
Tante sono le domande che andiamo ad avere, quando si parla di strumenti, accessori, conoscenza e sapere. Il percorso per essere uno studioso di stregoneria è molto lunga e quindi occorre partire dalle basi.
Gli “accessori” usati nella magia sono di fondamentale importanza, proprio perché si vanno a caricare della nostra energia e di quella cosmica. Per questo cerchiamo di comprendere e sapere quali siano gli strumenti necessari.
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La Bacchetta
La bacchetta è legata all’elemento dell’Aria. Essa attira, respinge e dirige l’energia. Il momento per cercare il proprio ramo è la sera dopo il crepuscolo in una notte di luna piena. Quando il nostro sguardo viene attirato dalla bacchetta che ci chiama.
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Le pratiche per la costruzione della bacchetta sono molto complesse e richiedono a volte molti
giorni prima di completare l’opera. L’importante è non avere fretta, non accontentarsi di un ramo qualsiasi solo per cedere alle smanie di iniziare alla costruzione ed ai rituali di benedizione e consacrazione della bacchetta.
Scegliere con cura il ramo giusto e procedere al taglio rispettando l’albero, chiedendogli il permesso di privarlo di una sua parte e poi segnare il punto da tagliare con un nastrino rosso.
Il taglio deve essere netto e deciso. Una volta riposto il ramo in un sacchetto lasciare dei doni all’albero in segno di ringraziamento come del miele, sulla “ferita” dell’albero, dell’acqua alle radici.
Le operazioni devono essere svolte nella massima segretezza, senza essere notato da altri per non caricare di energia negativa la nostra bacchetta e quindi avere uno strumento che sia “malefico”.
A questo punto occorre lavorare il ramo e dargli la forma finale della nostra bacchetta.
Da una estremità essa deve essere più larga per raffigurare l’energia maschile, mentre dall’altra dovrà essere più stretta per rappresentare l’energia femminile. La bacchetta può essere personalizzata incidendovi simboli, nome della divinità, rune e nome proprio esoterico oppure nulla, in base alla segretezza che la strega vuole ottenere.
Consacrare la bacchetta
La bacchetta deve quindi restare per tre giorni all’aperto in un luogo buio e bagnata con un infuso di camomilla. In seguito per altri tre giorni nell’olio di mandorle dolci.
Alla prossima luna piena, la bacchetta, è pronta per il rito di benedizione e consacrazione. Ora la bacchetta è pronta.
Quando non si usa meglio riporla in un panno bianco sino al momento in cui verrà usata.
Il Calice
Il calice è legato all’elemento acqua, genere femminile.
Si usa nei banchetti durante i Sabbat e gli Esbat. Un contenitore magico per qualsiasi sostanza sia essa materiale che psichica. Il calice raccogli, conserva e disperde l’energia.
Esso solitamente è fatta di argento che è il metallo della luna, che regola e governa le maree e le acque interne al corpo umano, oltre che sacro alla Dea.
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Per trovare il calice giusto si inizia con il chiedere aiuto alla Dea che ci indichi la strada per trovarlo. La ricerca è importante perché vista come una crescita spirituale e interiore, quindi non mettersi mai fretta, non accontentarsi, aspettare, metterci tutto il tempo che occorre. Il calice e voi dovrete incontrarvi e scegliervi reciprocamente.
La Coppa è la mente, la tomba, una grotta, la coppa può essere svuotata, contenere la purificazione, nutrire, ma anche avvelenare, riscaldare, raffreddare, ristagnare.
Consacrare il calice
Anche la coppa deve essere benedetta e consacrata seguendo un rituale in occasione della luna piena.
Il calice deve quindi restare per tre giorni all’aperto in un luogo buio e bagnata con un infuso di camomilla. In seguito per altri tre giorni nell’olio di mandorle dolci.
Alla prossima luna piena, il calice, è pronto per il rito di benedizione e consacrazione. Ora la bacchetta è pronta.
Quando non si usa meglio riporlo in un panno bianco sino al momento in cui verrà usata.
Athame
L’Athame è legato all’elemento fuoco, genere maschile.
Esso invoca l’energia e la allontana, controlla le entità e le forze invisibili, tiene a bada gli spiriti negativi impedendo loro di distruggere un incantesimo e attirando, invitando le entità che possiedono vibrazioni positive.
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L’Athame è un coltello a doppia lama con il manico nero, perché questo colore è l’essenza del colore piuttosto che un colore in sé. Il nero è in grado di assorbire le energie negative per elaborarle, privarle del loro potere e dissolverle nell’universo.
Ha una doppia lama perché la magia possiede 2 facce, positive e negative, vita e morte. Siamo padroni del nostro destino e possiamo scegliere quale lato usare per un perfetto equilibrio, quando si è fatta bene chiara la luce dentro di noi, la scelta del nostro coltello ci sembrerà più semplice.
Consacrare l’Athame
La lama va riscaldata prima di essere consacrata all’interno del rituale e, cosa molto importante, l’Athame non deve mai essere usato per incidere la carne o estrarre sangue, se dovesse succedere lo strumento perderebbe il suo valore e ribenedirlo.
Maneggiato con molta cura. Lo si deve tenere celato nell’oscurità e trattato con il rispetto e la cura che merita un oggetto rituale.
La consacrazione dell’Athame avviene in luna calante, per purificarlo del tutto. Al termine del rituale lo si deve sotterrare nel terreno per 72 giorni, poi ripulito con l’acqua. Poi rimesso nel suo fodero in attesa di essere usato.
Il Pentacolo
Il pentacolo, stella a 5 punte, è legato all’elemento terra, genere maschile/femminile.
Va usato per riparare, proteggere, purifica e va a donare l’abbondanza.
Disegnato con la punta in alto indica la Mente che domina la materia. Il praticante, gli elementi il macrocosmo simbolo dell’Uomo.
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Se si disegna con la punta verso il basso indica la materia che domina la mente, soggiogazione, bassi istinti.
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Può essere composto di materiali diversi come argento, rame, argilla e legno. I pentacoli generalmente sono due:
Pentacolo da Lavoro
Pentacolo da Rituale
Il Pentacolo da lavoro deve possedere un lato nero e l’altro bianco mentre il pentacolo rituale viene posizionato sull’altare e deve essere di argilla, legno, sughero, pietra o metallo. Esso deve essere consacrato, benedetto prima di essere utilizzato.
Consacrare il pentacolo
Per benedire il Pentacolo si segue un rituale in occasione della luna piena.
Il pentacolo deve quindi restare per tre giorni all’aperto in un luogo buio e bagnata con un infuso di camomilla. In seguito per altri tre giorni nell’olio di mandorle dolci.
Alla prossima luna piena, il pentacolo, è pronto per il rito di benedizione e consacrazione. Ora è pronto. Quando non si usa meglio riporlo in un panno bianco sino al momento in cui verrà usato.
Il Calderone
Il calderone indica l’Akasha, il quinto elemento, ciò che muove e scuote tutti gli altri elementi.
Simbolo del cambiamento, trasformazione. Esso è il grembo della Dea posto al centro del cerchio poiché è il centro da cui scaturisce tutta la magia.
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Un tempo conteneva Fuoco, candele, incenso, richieste scritte su carta e poi bruciate. Associato all’elemento del fuoco si usa per simulare piccoli falò.
Consacrare il calderone
Da benedire seguendo un rituale in occasione della luna nuova.
Il calderone va lavato visualizzando le energie negative che fluiscono fuori con l’acqua sporca. Asciugarlo ed ungerlo con olio di oliva, poi ripulirlo e consacrarlo.
La scopa
La scopa spazza via il negativo. Usato solo per pulire e purificare la zona per il rituale o quando viene richiesto.
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I materiali devono essere legno e saggina, anche erica. Quando non la si usa la si mette dietro l’uscio di casa per tenere fuori le energie indesiderate. La scopa, come tutti gli oggetti rituali, deve essere consacrata.
Consacrare la scopa
La scopa segue un rituale in occasione della luna piena.
La scopa deve quindi restare per tre giorni all’aperto in un luogo buio e bagnata con un infuso di camomilla. In seguito per altri tre giorni nell’olio di mandorle dolci.
Alla prossima luna piena, la scopa, è pronto per il rito di benedizione e consacrazione. Quando non si usa meglio riporla dietro l’uscio.
Il Bolline
Il Bolline è il coltello dal manico bianco usato per incidere le rune e per la raccolta delle erbe. Un solo lato del bolline è affilato come un qualsiasi coltello, l’altro no. Conosciuto anche come il “falcetto” utilizzato dai druidi che lo portavano sempre con loro.
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Serve alle streghe per tagliare le erbe, fiori e piante, per non mortificare la natura.
Consacrare il calice
Il bolline deve essere consacrato in luna calante.
Il bolline deve quindi restare per tre giorni all’aperto in un luogo buio e bagnata con un infuso di camomilla. In seguito per altri tre giorni nell’olio di mandorle dolci.
Alla prossima luna calante, il bolline, è pronto per il rito di benedizione e consacrazione. Ora il bolline è pronto. Quando non si usa meglio riporlo nel suo fodero oppure in un panno bianco sino al momento in cui verrà usato.
Le candele
Le candele sono una grande fonte di Energia legate all’elemento Fuoco e vengono usate in qualsiasi tipo di lavoro sia esso di purificazione o altro. Ogni colore della candela ha un suo particolare significato.
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Per la conoscenza di questo strumento divinatorio e magico occorre andare a studiare profondamente sia i simboli che i colori, in modo che si vanno ad usare nel migliore dei modi per la purificazione, incantesimi o rottura degli equilibri.
L’Incensiere
Esso è il contenitore che ospita i carboncini su cui bruciare l’incenso.
Di solito è in coccio o pietra legato con una catena. I piccoli crogioli hanno una griglia su cui vengono bruciati i grani e i carbonici, proprio come un piccolo Athanor.
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Rappresenta l’elemento dell’aria e l’elemento del fuoco. Questa combinazioni di elementi è ideale per purificare gli ambienti e il luogo di lavoro della strega o di chi è cultore dell’esoterismo.
Il Grimorio
Ogni strega, o cultore della magia, possiede il suo grimorio personale chiamato anche Libro delle Ombre. Esso va tenuto nascosto e al sicuro. Una sorta di diario personale della strega entro cui essa stessa, di proprio pugno, trascrive le sue formule, gli incantesimi, riti, traccia i pentacoli e tutto ciò che le è utile per lavorare.
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Ogni strega scrive i suoi incantesimi personali sul grimorio dopo averne provata l’efficacia, i risultati e gli eventuali problemi.
Il proprio grimorio deve essere un quaderno con la copertina nera e rigida, facile da occultare o portarsi appresso.
Su quelle pagine si tracciano simboli, disegni e vi si racchiudono le erbe disseccate. Non è un libro acquistato e stampato, ma bensì un Compendium Esotericum che viene stilato dalla strega copiando parti ritenute ottime di altri libri, tralci di altri testi e incantesimi propri.
L’importante è non mostrare a nessuno il proprio o i propri Grimori, perché si caricano delle nostre energie ed esperienze e, mostrandolo o facendolo toccare ad altri, ci sarà uno scontro di potenze e negatività che andranno a “Impoverire” la sua forza.
Coloro che lavorano da soli
non hanno la necessità di togliere
dall’ombra i propri segreti.
Un tempo le streghe bruciavano il proprio Grimorio quando sentivano approssimarsi la morte per evitare che cadesse in mani inopportune.
Riceverne uno in eredità è veramente un grande dono prezioso.
L’Altare
L’altare è la parte principale, il più potente strumento esoterico in possesso di una strega. Esso ha regole stabilite da rispettare, come il purificarlo ogni 28 giorni, cioè ogni ciclo lunare. Deve essere rispettato, pulito, rinnovato e purificato.
Usato anche nei Sabbat dove viene decorato per Dio e Dea.
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Sull’altare vengono posizionati gli strumenti al momento di un “lavoro”. Esso deve essere di forma rettangolare di modo che ogni lato sia rivolto verso un punto cardinale.
Va coperto con un panno di cotone, dove si dispongo, partendo da sinistra, tutti gli oggetti dedicati alla Dea, quali la coppa, l’incenso, la candela bianca, e via dicendo.
Mentre a destra tutti gli oggetti del Dio, quali l’athame, la bacchetta, la candela nera e via dicendo.
Anticamente
Negli albori della storia umana e nei primi rituali usati da streghe “nomadi” che, con le loro esperienze e il sapere, e giunto fino ad oggi vi erano altri tipi di accessori.
Aspersorio
Esso veniva “costruito” con un fascio di erbe fresche o con un oggetto perforato, usato per spruzzare acqua durante o prima un rituale a scopo purificatorio
Bambolina di grano
Un Totem, un fantoccio, di figura umana, creata intrecciando le spighe di frumento essiccato o altri cereali. Rappresenta la fertilità della Terra e la Dea, negli antichi riti agricoli.
Le bamboline di grano non sono fatte con le pannocchie o con la pula, il grano si riferiva a tutti i cereali eccetto il mais. Molto usato durante il Sabbat.
Pendolo
Strumento divinatorio consistente in un filo attaccato ad un oggetto pesante, come un cristallo di quarzo, una radice o un anello.
L’estremità libera del filo si tiene con la mano, il gomito fermo e si pone una domanda. Il movimento dondolante dell’oggetto pesante determina la risposta:
Una rotazione indica il Si, o energia positiva
Un dondolamento in avanti ed indietro segna No, o il contrario.
Uno strumento che contatta la Mente Psichica.