Agnes Sampson, la strega anziana – STORIE streghe vere
Tutto ha inizio con i processi di North Berwick, chiedo scusa per la pessima pronuncia a chiunque parli inglese e agli inglesi stessi. Processi che avvennero in Scozia e che sono passati alla storia come “l’inizio della caccia alle streghe” in Europa.
Apriamo una piccola parentesi. La caccia alle streghe non è iniziata con i processi di North Berwick, è iniziata già nel primo medioevo, con l’arrivo della religione cristiana. Alcune streghe vennero uccise in modi misteriosi, cosa innegabile, o semplicemente allontanate dalla Comunità. Solo che processi veri e propri non vennero fatti per un motivo molto semplice.
La cultura pagana è una religione profetica e contadina, popolare, legata strettamente alla natura umana per questo non si è mai sradicata del tutto. Ancora oggi si eseguono rituali che sono pagani. Dichiarare apertamente che la cultura pagana era qualcosa di maligno, dato che la religione cristiana era ancora agli albori, avrebbe voluto dire dichiarare guerra alla popolazione popolo ed eliminare le proprie radici. Tant’è che si è preferito incorporare le tradizioni e rituali pagani (come le processioni) a festività e santi di cultura cattolica.
Tuttavia la caccia alle streghe non è databile proprio perché molti processi sono stati eseguiti a livello “popolare” e non con trascrizioni. I processi di North Berwick invece avvennero in un periodo in cui la cultura cattolica era al massimo del suo potere e dove ci sono testimonianze e verbali scritti.
Chiudiamo la piccola parentesi, altrimenti ci allontaniamo da Agne Sampon, e torniamo ai processi di Berwick. Qui furono processate, torturate, uccise, impiccate, fatte morire di fame e messe al rogo, donne e uomini ritenuti streghe, stregone, adoratori e adoratrici del diavolo. Tra queste spiccava il nome di: Agnes Sampon.
I PROCESSI AVVENNERO PER COLPA DI UN RE!
Ci troviamo nel 1590. In Danimarca regnava il re Giacomo VI, noto come il “il fifone”! Bè deve essere stato fiero di questo nomignolo. Una grande soddisfazione personale passare alla storia come il fifone. Immagino l’impegno…
Ad ogni modo fu deciso che re Giacomo VI dovesse sposare la giovanissima principessa di Danimarca Anna vedova del re di Scozia. Il matrimonio avvenne per procura, cioè a distanza in modo da consolidare le due Nazioni, per poi incontrarsi di persona. Anna, dopo la verbalizzazione del matrimonio, doveva recarsi in Danimarca. Il viaggio sarebbe avvenuto per via mare, ma ciò fu impossibile. Appena la donna metteva piede sulla nave ecco che si scatenavano temporali terribili con fulmini e saette, folate di vento e onde gigantesche.
Tra la popolazione iniziò a serpeggiare che il matrimonio fosse maledetto e che Anna potesse trovare la morte in mare. Ecco che dunque si cambiò idea è fu re Giacomo VI a doversi recare in Scozia, nonostante lui non volesse. Un viaggio che non fu per nulla piacevole e pericoloso. Il clima impazzito rallentò molto l’arrivo, ci vollero mesi per arrivare finalmente in Scozia.
Ormai il loro matrimonio era stato dichiarato, per tutta Europa e specialmente tra i nobili dell’epoca, come “maledetto” e si doveva trovare un rimedio. I consiglieri del re gli riferirono che la loro unione era stata ostacolata dalle streghe dell’East Lothian che avevano cospirato contro la corona, alterando il clima, con il favore di satana. Mi viene da chiedere come i consiglieri sapessero tutto questo, ma lo chiedo io, all’epoca nessuno fece tale domanda.
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Da qui inizia la caccia alle streghe!
Ci troviamo in un periodo dove tradizioni e credenze sulla stregoneria facevano parte del quotidiano e dove la paura del maligno era un timore costante. Le guaritrici, ostetriche e gli stessi medici, erano accusati di avere poteri sovrannaturali, nonostante facessero del bene e quindi non erano ben visti. Di giorno si preferiva evitarli, manco avessero la peste, e di notte veniva cercati e rispettati.
Durante i processi alle streghe di North Berwick furono arrestate oltre 60 persone, uomini e donne, sospettate di stregoneria. Interrogate e torturate, tutti fecero il nome di: Agnes Sampson, la strega anziana, nota per le sue arti da guaritrice.
Ma chi è Agnes Sampson?
Agnes Sampson e nata introno al 1530. Era una povera vedova con figli e fu una presunta strega di origini scozzesi. La donna fu coinvolta nei processi alle streghe di North Berwick nel 1590. In quell’epoca si era scatenata già da tempo la caccia alle streghe in tutta Europa, accusate di essere le amanti del diavolo, divulgatrici di magia nera e mangiatrici di anime.
Agnes era stata segnalata da altri abitanti del suo paese come “strega dai poteri oscuri” e guaritrice con erbe maligne.
Secondo alcune testimonianze, la donna usava la magia rossa, quella del sesso, per attrarre a sé gli uomini del villaggio. Costoro erano soliti girovagare, in piena notte, attorno all’abitazione della vedova e più di uno si soffermava a spiare dalle sue finestre mentre ella si spogliava e sospiravano come gatti in amore.
Potremmo chiederci: in pieno medioevo era una cosa tanto strana? Una donna sola, magari giovane e piacente, poteva attrarre l’attenzione di più di un uomo che la corteggiava con languidi sguardi a distanza, quindi com’era possibile pensare che fosse una strega. Il sospettò nasceva dal fatto che Agnes Sampson era una donna in età avanzata. Non sappiamo esattamente la sua data di nascita, si sospetta che avesse più di 60 anni quando venne arrestata.
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La giovinezza di Agnes Sampson
Però le testimonianze dell’epoca affermavano che Agnes era in grado di ringiovanire. Nelle notti senza luna il diavolo l’andava a trovare per possederla. Appena dopo il tramonto lei ringiovaniva tornando una giovane fanciulla dalla chioma folta e scura, dalla pelle chiara e il corpo ben fatto.
Un incantesimo che eseguiva anche per ammaliare i suoi amanti a cui rubava l’anima e che le regalavano cibo e denaro dopo essere stati sedotti. Verità o fantasie era comunque una donna temuta!
Oltre a questo, lei stessa aveva rivelato al suo parroco, durante una confessione, di aver fatto un incantesimo per uccidere una donna che l’aveva calunniata, tale Jane Kennedy. Nel 1589, l’anno prima del suo processo, seppellì un gatto morto nella sabbia sulle spiagge di Leith, da cui si vedevano partire e arrivare le navi che attraccavano nel porto. Dopo qualche giorno, quando Jane Kennedy si era imbarcata, si scatenò improvvisamente un temporale e la sua nave si scontrò con un’altra. Tanti i passeggeri che finirono in mare, ma ad annegare fu solo Jane. Alcuni testimoni affermarono di aver visto una mano nera, con gli artigli, spuntare dalle acque del mare e tirare Jane verso il basso. Caso strano lei era nota come un’ottima nuotatrice da bambina eppure fu l’unica ad annegare in quelle circostanze.
Agnes Sampson rivelò di aver fatto un incantesimo solo al parroco, ma stranamente questa notizia si diffuse rapidamente in tutta la città.
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I poteri magici di Agnes Sampson
La presunta strega era una ostetrica, assisteva le partorienti durante la gravidanza, travaglio, parto e post parto. In tanti la definivano una benefattrice poiché non chiedeva compensi in denaro, dato che la popolazione era composta da poveri contadini, ma al massimo scorte alimentari. Altre invece pensavano che fosse una strega già da quando era giovane poiché aiutava le donne che non erano sposate a partorire e si occupava di far sparire i neonati in modo che non ci fossero domande da parte delle autorità.
C’è da dire che, secondo le inchieste dell’epoca, i bambini affidati alle sue cure, da donne che lavoravano come prostitute, morivano dopo poche ore di vita oppure dopo qualche giorno.
Agnes Sampson aveva una grande conoscenza delle erbe curative. Preparava filtri, intrugli vari o medicine che curavano piccoli malanni. I parti da lei condotti erano in dolore proprio per dei filtri magici che faceva assumere alle partorienti.
In grado di sedurre uomini giovani e di ringiovanire quanto più ne avesse bisogno grazie alle sue arti magiche.
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L’accusa ad agnes sampson
Agnes Sampson venne arrestata a causa di Geillis Duncan. Costei era una servetta che lavorava presso un uomo di nome David Smeaton. La donna usciva continuamente di notte, dopo che tutti erano andati a dormire, per rientrare prima dell’alba.
Una notte l’uomo decise di seguirla, ma perse le sue tracce quando lei si inoltrò all’interno del bosco dove aveva udito un vociare di più donne che lo spaventarono.
Temendo di avere in casa una strega che si nascondeva, la denunciò. La servetta venne arrestata e posta sotto tortura, fece ben 60 nomi di uomini e donne che adoravano il diavolo, tra cui c’era quello di Agnes Sampson.
Tra questi 60 testimoni, in molti pronunciarono più volte il nome della donna e quindi lei era stata dichiarata, a tutti gli effetti, la strega anziana della congrega che aveva cospirato.
Fu accusata di aver complottato e quasi ucciso re Giacomo e sua moglie. Di aver partecipato di notte ai sabba con il diavolo. Che fu il demonio a istruirla per fare incantesimi e a gettare un gatto morto in mare per creare una grande tempesta per uccidere il re e sua moglie. Venne accusata di aver seppellito un gatto morto per provocare l’annegamento di Jane kennedy.
A interrogarla fu lo stesso re Giacomo dopo che la donna venne immobilizzata con le catene e imbavagliata in modo da non poter eseguire alcun incantesimo al sovrano.
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Le torture
Tutti coloro che erano stati accusati o sospettati di essere streghe e seguaci del diavolo, vennero arrestati e torturati. Alcuni riuscirono a non subire supplizi perché confessarono e si addossarono tutti i capi di accusa che gli erano rivolti.
Agnes Sampson ebbe un destino più infausto. Quando fu arrestata dichiarò la sua innocenza continuamente, baciando il crocifisso e sottoponendosi a degli esorcismi. Venne depilata totalmente alla ricerca del marchio del diavolo sul suo corpo. I capelli furono rasati a zero con un rasoio che gli provocò parte dell’asportazione del cuoio capelluto. Alla fine i torturatori non erano parrucchieri provetti e la violenza delle loro azioni era evidente. Tramite spilloni e attrezzi arroventati venne punta e ferita su tutto il corpo, finché non fu trovato il marchio del diavolo nelle parti intime. Le mutilazioni furono terribili e venne deturpata nel corpo e nel viso.
In seguito al ritrovamento del marchio del diavolo, venne torturata perché confessasse ogni peccato, incantesimo e magia che avesse compiuto nella sua vita, compresa la morte del marito. Le fu legata una corda attorno al capo che veniva stretta ogni volta che le si poneva una domanda. Una pratica che le procurò gravi lesioni interne al cranio. Svenendo e subendo attacchi epilettici, conseguenze delle torture inflitte, le inquisizioni tradussero queste reazioni come un tentativo del diavolo di possedere nuovamente la donna. Veniva “soccorsa”, per carità cristiana, come usavano dire gli aguzzini, per poi ricominciare.
Alla fine Agnes Sampson confessò tutti i 51 capi d’accusa.
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La morte e il rogo di agnes sampson
Processata fu condannata a morte. La sua esecuzione avvenne il 28 gennaio del 1591 e fu doppia. Venne prima impiccata. Le legarono le braccia e alcuni “spettatori” dissero di aver udito un rumore di ossa che si spezzassero mentre il boia stringeva la corda attorno ai polsi per immobilizzarla. Fu poi impiccata ad un albero. Dato che durante la galera era molto dimagrita impiegò diversi minuti, scalciando per aria, prima che sopraggiungesse la morte. Subito dopo fu messa al rogo e bruciata alla presenza di Re Giacomo VI che non volle assistere all’impiccagione per timore di una maledizione.
Si narra che il fantasma di Agnes Sampson vaghi ancora nel Palazzo di Holyroodhouse, nuda e calva, e che spesso sosti sotto l’albero che le ha tolto la vita osservando il ramo da cui pendeva il suo corpo.
Re Giacomo VI si impegno a studiare i problemi della stregoneria temendo per lui e il suo paese e pubblicò i risultati delle sue ricerche in un libro “Deamonologie” nel 1597. Paradossalmente colui che cacciava streghe, maghi, stregoni, diavoli e demoni, divenne uno dei principali seguaci del re delle tenebre. Possiamo concludere che l’unico adoratore del diavolo fosse colui che cacciava gli altri seguaci.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.