Arensnufi, divinità del “buon compagno”, mitologia egizia
La mitologia egizia ha un fascino arcaico che però richiama la potenza della natura e dei sentimenti umani, come la divinità Arensnufi, il cui nome significa: buon compagno. Si tratta di una divinità nubiana e kushita che ha subito l’influenza della religione dell’antico Egitto, assumendo una forma sincretica con Dedùn e associata anche al dio egiziano Shu, che è la personificazione dell’aria o meglio del vuoto.
La cosa strana è questa filosofia che accompagna entrambe le divinità. Arensnufi è un buon compagno, mentre Shu è il vuoto. Il significato è comunque semplice da capire, nel senso che indica: la buona compagnia è con sé stessi.
ORIGINE CULTO DI ARENSNUFI
Durante l’età tolemaica, durata per alcuni secoli, furono eretti numerosi templi dedicati agli dei egizi. Alcuni dei quali li ritroviamo sottoforma di rovine, ai tempi nostri, ma altri invece sono strutture mastodontiche, monumenti che sono rimasti invariati nel tempo, titanici e meravigliosi.
Tolomeo IV Filopatore costruì un santuario sull’isola di Philae (File), ritenuta sacra per gli egizi in quanto luogo di sepoltura del dio Osiride. Solo che si sospetta che esso sia stato edificato proprio su uno dei primi templi di Arensnufi. Tale supposizione nasce sia dalle rovine che sono state scoperte, ma anche dalla similitudine di bassorilievi e iscrizioni che sono presenti in altri piccoli tempi.
La stranezza è proprio questa connessione tra le due divinità che è ancora sconosicuta, solo supposta a livello filosofico. In fondo di Arensnufisi sa realmente poco perché venne “assimilato” dalla figura del Dio Shu.
Il piccolo tempio di Arensnufi, insieme a quelli di Imhotep e Manduli, non presenta iscrizioni rilevanti nei bassorilievi e statue che possano identificarlo chiaramente. La sua figura è vagamente descritta come un uomo con una corona di piume e uno scettro lungo, simbolizzando il comando.
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Mito di arensnufi
L’isola di Philae, celebre per il suo santuario di Iside, è stata sommersa dalle acque a seguito della costruzione di una diga a circa 5 chilometri dal monte Assuan nel secolo scorso. Questo evento ha portato alla creazione del lago Nasser, dopo la costruzione della grande diga negli anni ’60 per regolare le acque del Nilo. I templi, incluso quello di Arensnufi, sono stati smontati e trasportati pezzo per pezzo sull’isola di Agilka, oggi una destinazione turistica.
Il rito di venerazione e culto di Arensnufi è del tutto sconosciuto perché era molto intimo, una divinità che non era concesso di divulgare o far conoscere agli stranieri. Arensnufi non aveva un culto vero e proprio, ma era venerato come una delle divinità funerarie protettrici, difendendo i vivi e i morti dagli spiriti maligni. Le persone più povere bruciavano incensi profumati nei suoi templi per purificarsi dalle negatività. Era anche noto come sacerdote della dea Iside, accompagnandola nel suo viaggio nel regno dei morti.
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Trasformazione culturale
La Nubia, il cui nome significa “oro”, è una regione storica che comprende parti dell’Egitto e del Sudan lungo il Nilo. Originariamente un regno indipendente, la Nubia era ricca di risorse come l’oro, controllato dai Faraoni per il commercio di spezie, schiavi, animali esotici e pietre preziose. Con l’avvento della dinastia tolemaica e poi dei Romani, la regione subì significative trasformazioni culturali e politiche.
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Articolo scritto e pubblicato da e sul Il bosco delle streghe