Cardo dei lanaioli pianta, proprietà, uso e storia
Il cardo dei lanaioli è una pianta appartenente alla famiglia delle Dipsacacee. Vive allo stato spontaneo in tutte le zone mediterranee, nei terreni incolti e abbandonati o in luoghi assolati, campi, ruderi di case o viottoli di campagna. Nella descrizione del cardo dei lanaioli vediamo che è una pianta erbacea biennale. Il primo anno produce una rosetta fogliare. Mentre nel secondo anno fiorisce raggiungendo un’altezza di circa 2 metri.
La pianta cardo dei lanaioli ha numerose spine. Le foglie sono lanceolate, opposte e attaccate allo stelo fiorale con delle spine marginali dotate di nervatura centrale. Il cardo dei lanaioli pianta ha il fusto eretto che spunta dal centro della rosetta e scarsamente ramificato. Dotato anch’esso di spine e termina con un grosso capolino ovoidale dal quale spuntano piccoli fiorellini rosa violacei. Essi formano una striscia circolare e, man mano che i primi fiorellini sfioriscono, rifioriscono altri più in alto. Questo ciclo avviene finché non arrivano in cima al grosso capolino.
Nella descrizione del cardo dei lanaioli ritroviamo il frutto. Esso è un achenio triangolare.
USO CARDO DEI LANAIOLI
Del cardo dei lanaioli si usano i capolini. Una volta essiccati possono essere usati al naturale o colorati per le composizioni di fiori secchi. La loro bellezza e particolarità rimane immutata per lungo tempo. Nonostante il cardo dei lanaioli è coperta da numerose spine, in realtà è commestibile. Tant’è che si usa anche in cucina.
Alle foglie, raccolte naturalmente usando dei guanti, si tolgono le spine e si consumano cotte, condite solo con un filo di olio d’oliva e sale. Le radici si possono essiccare conservandole in barattoli di vetro e consumate in tisana.
Coppa delle fate e non solo
Il nome scientifico del cardo dei lanaioli è: Dipsacus Follonum. Dipsacum deriva dalla parola greca “dipsa” che significa: sete. Mentre fullonum deriva da fullonica che significa: lavare, pettinare.
Questo nome nasce per via delle sue foglie opposte che sono saldate tra di loro formando, alla loro base, una specie di piccola vasca, una coppa, che contiene la rugiada mattutina o le piogge. Infatti si riempie di acqua dove i piccoli insetti vengono intrappolati decomponendosi. Essi forniscono, alla pianta, il nutrimento e lo stimolo per produrre più semi.
I celti credevano che le fate e gli spiriti dei boschi bevessero da questa coppa fogliare.
Esso viene chiamato: cardo dei lanaioli perché il suo grosso capolino, abbastanza duro, elastico e resistente (conosciuto già dalle antiche popolazioni celtiche), serviva per cardare e pettinare la lana o altri filati. Una sorta di “filatoio” naturale e arcaico.
Pensate che poi venne usato anche dalle industrie tessili, montando i capolini su grossi macchinari per cardare la lana. Per questo la loro coltivazione fu incrementata affinché producessero capolini più grandi e, alcune aziende, la usano tutt’oggi.
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Cardo dei lanaioli proprietà
Il cardo dei lanaioli è una pianta ricca di proprietà benefiche. Ricca di Sali minerali, soprattutto potassio, glucosidi, sostanze tanniche.
Questa pianta, il cardo dei lanaioli proprietà depurative e sudorifere. Elimina le scorie dannose per il nostro corpo. Ottimo da assumere durante le diete perché è diuretico. In realtà è perfetto anche quando si usano molti farmaci per eliminare i sovradosaggi.
Elimina e riduce i liquidi in eccesso. Per gli obesi aiuta a disgregare l’adipe. Il cardo dei lanaioli proprietà per curare la gotta facendo espellere gli acidi urici. Buon antidolorifico per reumatismi e artriti. Ha proprietà diaforetiche perché stimola la secrezione biliare. Migliora le funzioni di fegato e reni. Utile anche a livello digestivo.
Il sapore amarognolo viene dato dalle foglie e dalle radici. Infatti, del cardo dei lanaioli si usano le radini e le foglie. La testa, quando è essiccata, è troppo dura. Quindi se volete utilizzarla lo si deve fare quando è ancora “acerba” sottoforma di decotto o tisana.
Le radici essiccate si possono macerare nel vino, farne decotti o tisane. Da usare anche per depurare la pelle, come l’acne giovanile o gli eczemi psoriasi. Si imbeve un panno di cotone nel decotto o tisana di cardo dei lanaioli e si tamponano le parti della pelle che sono danneggiate da brufoli e acne. Non ci sono controindicazioni per questa pianta, le sue qualità benefiche sono ben note.
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Ciclo di vita del cardo dei lanaioli
Il cardo dei lanaioli è una pianta rustica, resistente al caldo e anche al freddo, ma non alla neve. Questo vuol dire che non lo si trova in alta montagna, ma in pianura, vallate e al massimo in collina. Si propaga seminando i suoi semini in un campo aperto. Non ha particolari esigenze per clima o per il terreno.
Esso si adatta benissimo su terreni calcarei o argillosi, nutriti o sabbiosi. Merita un posto in un angolino del nostro giardino, specie se roccioso, facendo bella mostra di sé. La sua fioritura è duratura. Dopo la fioritura comunque la pianta inizia a seccare e il capolino o i capolini. Quest’ultimi, se non vengono raccolti, durano fino a 2 anni sulla pianta. Il suo ciclo vitale è appunto di 2 anni, poi tocca riseminarla nuovamente.
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