Carnevale, perché si chiama così? Curiosità, da dove nasce questa festa
Chi non ama il carnevale? Cresciamo in un ciclo di giorni, settimane e mesi, che sono scanditi da feste e rituali e proprio questa festività, chiamata in passato: la festa dei folli, ha origini antichissime.
Il termine nasce dal latino che vuol dire: Carne-levare, cioè togliere la carne. Furono i cristiani, quando la religione cattolica divenne prepotente, a battezzare la festa dei folli in questo modo. Tant’è che per sopprimere la festa pagana, derivanti dai rituali delle feste dionisiache (cioè quelle che festeggiavano il dio Bacco), decisero che da Carne-levare, quindi carnevale, iniziasse il periodo di quaresima. Dopo quest’ultima festa si inizia un lungo periodo di digiuno, sacrificio, di preghiera e penitenza.
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LA FESTA DI DIONISO
Ebbene il carnevale non è altro che la celebrazione che si usavano a Roma e in Grecia per ingraziarsi la benevolenza del dio Dioniso o Bacco.
Costui era la divinità del vino (sangue della terra), delle vite e delle vigne, ma soprattutto del delirio mistico. Ecco come mai nei giorni dei rituali a lui dedicato ci si doveva ubriacare, erano noti i riti orgiastici, ma soprattutto c’era un cambio sociale.
I padroni si travestivano da servi, i servi diventavano padroni, le donne rispettabili si vestivano da prostitute e viceversa. Tutto a significare che l’essere umano è libero, che la società non può cambiare quello che è lo stato selvaggio che viene liberato dal vino.
Tant’è che Dioniso rappresenta appunto l’ebrezza, l’estati, la liberazione dei sensi.
Questa festa e rituale, appartiene alla religione antica, adottata poi dal primo popolo italico, cioè quella del “latio”, che venne assorbita dal popolo romano. Nel corso dei secoli è cambiata, nonostante fosse stata proibita dalla chiesa, non è ma stata dimenticata. Tanto che alla fine la stessa chiesa ha dovuto modificarla e accorparla alla sua religione:
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