Chi è Mary lwid gallese? Tradizione di natale – il teschio ridacchiante
Il Galles è una regione della Gran Bretagna con bellissime coste frastagliate che si affacciano sul mare. Territorio ricco di alture e boschi, come di tradizioni e rituali, tra qui troviamo Mary Lwid.
Nel suo Natale, unico e particolare, c’è la tradizione curiosa e divertente di Mary Lwid, cioè la giumenta grigia.
RAPPRESENTAZIONE DI MARY LWID
Curiosiamo su quel che accade a Natale in questo luogo. C’è una strana rappresentazione che fa parta del folklore locale. Essa consiste nel far girare, il giorno di natale e per 12 giorni successivi (ogni giorno indica un mese dell’anno), per le strade della città o dei villaggi, un teschio di cavallo che viene fissato su un palo.
La sua criniera e fatta di nastrini colorati, verdi, rossi e dorati. In alternativa, Mary Lwid, ha una criniera fatta con rami di agrifoglio e edere. Nelle orbite degli occhi vengono messe delle palline colorate o delle luci. Le orecchie finte e la mascella mobile che si apre e si chiude quando avvicina una persona.
Mary Lwid viene portata in giro da un uomo coperto da un lenzuolo bianco, formando una processione e intonando dei canti. Bussa di porta in porta. Quando qualcuno gli apre, si inizia una sorta di provocazione verso la persona. Essa viene sfidata a comporre dei versi in rima e a volte accompagnate da parolacce in gaelico. Chi di loro non riesce a controbattere a Mary Lwid, perde.
La penitenza è quella di offrire una cena a Mary Lwid.
Le origini di questa strana usanza
Questa “strana usanza” ha certamente origini celtiche precristiane. Usata poi nel mese di Yule, cioè di natale.
La sua leggenda è presente tra le narrazioni popolare. Qui si vuole ricordare una cavalla bianca incinta, di nome: Mary Lwid, che è stata cacciata fuori dalla stalla per far posto alla madonna che doveva partorire. La poverina, al freddo, girovagò tutta la notte e nei giorni avvenire per trovare un posto in cui far nascere il suo puledrino.
Vista sotto un’altra ottica è come a dire che la religione cristiana, fatta di bontà e buon cuore, per prendere il posto della religione del popolo celtico o pagana del Nord, non ci ha pensato due volte a sbattere fuori la prima per mettersi comoda. Quindi è una sorta di monito per non dimenticare mai le proprie tradizioni.
Curiosità su Mary Lwid
Questa tradizione pare sia stata descritta, per la prima volta, nel 1920. Alcuni scrittori videro dei lavoratori poveri che inscenarono una sorta di teatrino che gli permetteva di racimolare dei soldi dalle offerte o pietanze grazie a Mary Lwid. Ciò gli permetteva di avere, per l’inverno, una buona scorta di cibo e di denaro.
Il rituale è però antichissimo poiché si trovano dei racconti già in altre storie che risalgono al primo medioevo. Solo che i sacerdoti cristiani giudicavano tale tradizione peccaminosa ed è cominciata a scomparire. Ha resistito, conservata gelosamente come tradizione di natale, sono in alcuni villaggi e città del Galles, come Glamorgan, Gwent, Cardiff, Bridgent, Neath, dove esiste tutt’ora.
Il termine Mary ai riferisce al gallese: mare o cavallo. Figura della mitologia celtica sui cavalli pallidi (giumenta divina accompagnata da un puledro). Il cavallo era uno dei simboli sacri, una guida per attraversare gli inferi e raggiungere l’aldilà.
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Tradizioni natalizie gallesi
In galles, a Natale, sono famosi i cori maschili che cantano nelle chiese durante tutta la notte della natività e per le strade. Il pranzo natalizio è ricco, abbondante con antipasti, zuppe di patate e carne di agnello arrosto. Molto apprezzato il manzo. Ci sono dei dolci di budini tradizionali.
Un’altra usanza è quella di preparare il toffy, un caramello mou denso. Dopo il pranzo di natale ci si riuniva a chiacchierare e fare dei riti propiziatori per sapere il futuro e cosa esso riservava. Come ad esempio prendere un cucchiaio di toffy caldissimo e farlo colare in una pentola di acqua molto fredda solidificandosi. Qui si cercava di capire l’iniziale del nome del vero amore.
Per il capodanno in Galles, la mattina del primo dell’anno, si usa bussare alla porta del vicino e si aspetta che qualcuno apra. Se apre una persona dello stesso sesso di chi a bussato sarà un anno fortunato, altrimenti no. Inoltre si prendeva in considerazione il colore dei capelli. L’unica nuance funesta o meno gradita è il rosso, perché indica un anno difficile.
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