Cinghiale simbolo e significato, leggenda e storia – Il Bosco delle Streghe
Cinghiale simbolo di dell’istinto selvaggio.
Il cinghiale è un animale che si trova in numerose nazioni di tutta Europa, compresa l’Italia. Simboleggia l’istinto selvaggio e bestiale, la forza e il coraggio, fertilità lealtà e ospitalità. Per il popolo celtico è un animale sacro, donato dagli dei dell’oltretomba agli uomini.
La sua immagine, disegnata in tanti modi, era usata come insegna militare degli eserciti gallici. Il dargli la caccia era un rituale una sorta di “cammino spirituale”.
Cacciarla era dimostrazione del proprio valore. La morte dell’animale voleva dire: vita e nutrimento per tutti, sia animali che per gli uomini. La sua carne era considerata magica, essa riportava a una rinascita, una guarigione dopo una malattia. Il cinghiale simbolo era scolpito su elmi e scudi. Si tatuava, con metodi antichi, con zanne di cinghiale e con pigmenti di alcune piante e insetti, sul corpo credendo che si acquistavano le doti la forza e l’aggressività in battaglia.
PRATICHE E USI DEL CINGHIALE
Il cinghiale simbolo di protezione e custode. Alcuni pezzi della sua carne venivano inseriti nelle tombe per dare forza e nutrimento al defunto per il suo lungo cammino verso l’aldilà.
Nell’antica Grecia il cinghiale era simbolo di morte e distruzione, famosa la quarta fatica di Ercole, imposta dal re Euristeo. Il sovrano richiese la cattura del feroce cinghiale Erimanto che terrorizzava e devastava le case e i campi dei contadini. Un altro e enorme cinghiale mandato sulla terra per distruggere i raccolti dalla Dea Artemide.
Tuttavia, dopo che il cinghiale simbolo di aggressività, esso rappresentava anche amicizia e ospitalità. Infatti ama il branco e la famiglia. Però la sua cane si usava per allietare i commensali nei fastosi banchetti.
Nel medioevo, periodo severo, si riteneva che il cinghiale che era il demonio, il simbolo della lussuria, questo per demonizzare un animale pagano che era molto apprezzato e addirittura venerato.
Leggenda del cinghiale bianco, altri significati del cinghiale simbolo
Un tempo, un giovane principe longobardo, impetuoso, arrogante e altero venne a sapere che sui monti nei boschi di Civate, un paese lombardo, si aggirava un cinghiale bianco, enorme e feroce. Amante della caccia, non vedeva l’ora di misurarsi in forza e coraggio per affrontare l’animale.
Decise di dargli la caccia e cominciò a perlustrare il bosco insieme ad alcuni amici. Non trovandolo, gli altri compagni, decisero di tornare a casa, ma il principe volle continuare la ricerca da solo.
Giunse la sera e poi la notte. Il principe rimase da solo. Durante la notte vide un bagliore che gli fece perdere la vista. Fu ritrovato da un vecchio eremita che lo portò nel suo rifugio. Lui gli disse che cinghiale bianco era il dio di quei boschi e lo aveva punito perché non vedeva quanto fosse assurda la sua ira e superbia.
Il principe si pentì di aver scelto di dare la caccia ad un animale che viveva la sua vita senza dar fastidio a nessuno. L’eremita gli lavò gli occhi, comprendendo che si era pentito per davvero. Il principe, tornando nel suo regno, fece edificate una cattedrale, ancora presente nei pressi di Civate, in memoria del dio dei boschi.
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Comportamento animale cinghiale
Il cinghiale appartiene alla famiglia dei suini, come il maiale al cui somiglia molto. Abitante dei boschi. Si muove e si nutre soprattutto di notte, mangiando un po’ di tutto e un onnivoro, bacche, ghiande e frutta. Purtroppo mangia anche altri animali morti, senza fare differenza perfino con i suoi simili.
Un animale che vive in branchi matriarcali, guidati da soprattutto femmine. I maschi adulti sono più solitari. Essi hanno un udito e un olfatto sviluppato, sono guardinghi e sospettosi.
I cinghiali sono di corporatura grossa e tozza, possono arrivare a un peso di 70 o 100 chilogrammi per un metro di altezza e 80 centimetri di lunghezza. Coperti da folte setole lunghe con un colore che va dal nero al castano. Posseggono una criniera su tutta la schiena che si drizza se sono arrabbiati.
I maschi sono più grandi delle femmine. Hanno vistose zanne che gli escono fuori dalla bocca e che crescono con l’avanzare dell’età. Essi vivono fino a 25 anni. Tramite grugniti, i maschi si avvicinano alle femmine nel periodo dell’accoppiamento. Le femmine hanno una gravidanza che dura 4 mesi e solitamente fanno dai 3 ai 6 cuccioli. I piccoli hanno un manto dalle nuances tenui, marroncino con delle strisce nere o bianche, sulla schiena che perdono crescendo.
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