Colei celata da un velo: dea Ceilleach – mitologia celtica
Ceilleach o Cailleach, nella mitologia celtica è una divinità antica che risale a tempi precedenti alla raffigurazione delle stesse divinità celtiche. Un’entità che caratterizza i cicli stagionali, in particolare l’inverno. Stagione spesso sottovalutata, ma che è necessaria per far ristorare la vita.
Se vuoi vedere il video completo e ascoltare la storia della dea Ceilleach visita il nostro canale “Il bosco delle streghe” su Youtube:https://www.youtube.com/watch?v=KQJmDy5V7p4&t=82s
Nella mitologia celtica la figura di Ceilleach è stata tramandata, per secoli, oralmente. In seguito ci furono delle raffigurazioni su questa figura: la vecchia signora, la dea celtica dell’inverno e della saggezza. La si conosce come la: dea della terra fredda, vale a dire la terra è invasa ricoperta dalla neve. Il suo nome Caillech significa: colei che è celata da un velo.
LA DONNA VELATA
La nostra immaginazione ci può far pensare ad una bellissima donna velata da un telo leggero, in cui si può vedere o non vedere sia il viso o il corpo seducente, ma dobbiamo distruggere questa fantasia.
Le donne velate, nel Nord Europa, erano vecchie streghe, veggenti, donne anziane e sagge oppure erano personaggi che, per venerare un dio o dea, si sfiguravano il volto come atto di devozione. Il viso, orridamente deturpato, era poi celato da un panno o telo in modo che la sua visione non disturbi chiunque la incontrava o richiedeva i suoi servigi. Però l’uso del velo è duplice, nel senso che ha un doppio significato! Il primo è proprio quello di nascondersi alla vista degli altri.
l secondo rappresenta il potere! Qui urge una spiegazione! Nella cultura celtica e norrena la donna è vista come una creatura che ha un forte potere divino. Lei è la madre, colei che dona la vita. La saggia, colei che aspetta, studia, conserva e tramanda i segreti della vita.
Lei è tempo, sa aspettare e poi consigliare. Però c’è un altro elemento che interessa la figura femminile, vale a dire quello di potersi collegare alle energie invisibili. Per farlo però, la donna, è costretta a eliminare quegli elementi che la rendono umana, quale: vanità, bellezza, amore, desiderio! Cose che nascono direttamente dall’aspetto. Sfigurandosi e poi nascondendosi dietro ad un velo, lei fa un tacito patto con Dio, quello di elevarsi al di sopra degli umani, ma rimanere una serva divina.
Concludendo la donna velata è una messaggera del volere degli Dei.
Perfino tante sacerdotesse o oracoli che ritroviamo nelle mitologie romane e greche erano obbligate ad indossare un velo come elemento di devozione religioso.
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Incarnazione del freddo
Cailleach è una divinità che incarna il freddo, la neve, ma è anche lo spirito degli antenati.
Definita come la Madre Natura stanca che va in riposo dopo un anno di produzione, diventando vecchia e pronta a sacrificarsi, quindi a morire, per una nuova stagione che deve iniziare. Per festeggiarla vediamo che la tradizione o il rituale mitologico tipico è quello di creare dei fantocci di paglia o di stracci che vengono bruciati alla fine dell’anno o dell’inverno. Ciò propiziare l’abbondanza dei campi, i raccolti e i frutti degli alberi.
Specifichiamo che il rogo della vecchia Cailleach, nella mitologia celtica e in quella norrena, avviene il 30 aprile, nella notte che porta il nome del sabba di “valpurga”. Valpurga è poi nota come la notte delle streghe o la notte del diavolo.
Tale tradizione era eseguita e viene ancora eseguita nelle culture più remote che hanno conservato, nonostante la dominazione della chiesa cattolica, le proprie tradizioni. Tra l’altro questo è un rituale che viene eseguito in tante regioni italiane, specialmente quelle che confinano con la Germania che conserva tante di queste tradizioni norrene.
Come sono nate le: montagne e laghi scozzesi
Una leggenda che mostra il volto della dea Ceilleach è questa.
Ceilleach può cambiare le sue dimensioni diventando una gigantessa che governa la parte oscura dell’inverno. Considerata la dea degli antenati e della saggezza che ha acquisito con il tempo e l’esperienza. La vecchia Ceilleach vagava per tutto il vasto territorio dell’Europa portando con sé la neve, il freddo e l’inverno. Per riscaldarsi prendeva degli enormi sassi che sarebbero serviti per creare un cerchio in cui poi accendere il fuoco.
Durante il suo lungo viaggio, la vecchia gigantessa trasportava delle grosse pietre nel suo grembiule. Mentre camminava, il peso delle pietre, strappò un angolo del grembiule, e man mano che camminava, le pietre cadevano senza che lei se ne accorgesse. Così, caddero sulla Scozia, creando montagne e colline, fiumi e laghi.
Solo quando arrivò nel territorio della Norvegia si rese conto di non avere più sassi e dunque non poté accendere il fuoco che avrebbe sciolto la neve e riscaldato il terreno. La vecchia, stanca e indispettita, decise allora che, ogni volta che sarebbe giunto in questo territorio, non avrebbe più acceso il fuoco per risparmiarsi la fatica di trovare e trasportare questi massi.
Ecco come mai qui ritroviamo gli inverni più freddi e gelidi.
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Cailleach la strega
Ricolleghiamoci al mito di Cailleach e al suo messaggio per gli esseri umani. Lei può diventare piccola, piccola, fino ad avere le dimensioni di un folletto, ma può anche prendere delle fattezze umane. Ciò gli consente di entrare in contatto diretto con gli altri uomini.
Nella sua lunga vita la vediamo come: capovillaggio, strega degli alberi, consigliera in tempo di battaglia. La sua figura è quella di una strega, una veggente vestita di nero, con un occhio solo e la pelle blu. Non è né buona né cattiva, si può manifestare durante le notti di luna nera. Ha lunghi capelli bianchi, vecchia con evidenti cicatrici o segni sul viso o sulle mani. Non è proprio orrida, ma di certo il suo aspetto mette a disagio. Controlla le forze della natura con i suoi poteri tramite l’impiego di un bastone. Il bastone è poi la forma arcaica della bacchetta magica che possiede ogni strega. Strumento che richiama energie e influssi divini durante gli incantesimi o rituali.
Nella mitologia norrena, Cailleach, è associata all’inverno e all’acqua, di cui è la protettrice, nonché alle montagne, colline e agli animali.
La befana
Pare che Cailleach abbia ispirato la tradizionale Befana, la vecchia signora che vola nella notte portando doni ai bambini buoni. Si diceva che la
Befana fosse la personificazione di Madre Natura, che portava in regalo dei semi da cui lei sarebbe rinata fanciulla in primavera. Questa vecchia è una vecchia donna brutta, vestita di stracci, che però annuncia l’avvento della luce e della rinascita.
La sua saggezza è quella di ricordare a tutti che esiste un ciclo eterno di rinnovamento, volando nel buio dell’incertezza. Cosa che fa Cailleach.
Curiosità su ceilleach
Secondo alcuni storici, la dea è associata anche alla Spagna. Si dice che il nome della regione Galizia derivi da Cailleach, significando “popolo che adora Cailleach”.
Tra le molte curiosità associate a Ceilleach, ci sono alcuni detti popolari. Uno di questi è che se il 1° febbraio, giorno del sabba di Imbolc, nella mitologia celtica, il cielo sarà sereno e soleggiato, la vecchia potrà raccogliere la legna nel bosco per il suo camino, e l’inverno durerà ancora a lungo.
Se invece pioverà, non potrà raccogliere legna, e il suo camino resterà spento. Non potendosi scaldare, sarà costretta a far finire l’inverno.
Il clima riflettesse l’umore della dea: se si sentiva un tuono, era Ceilleach che starnutiva. Se nevicava, si diceva che stesse scuotendo il suo cuscino di piume.
In caso c’è la nebbia, era il fumo del suo camino; e se l’acqua di un fiume aveva piccole onde con della schiuma, si diceva che fosse la dea che faceva il bucato.
Lei viene festeggiata il 1° novembre, la notte di Samhain, quando entra l’inverno. Batte in terra il suo bastone e tutto comincia a gelare. È lei che decide quanto durerà l’inverno ed è lei che protegge gli animali del bosco dai cacciatori, visitando il bosco di notte cavalcando un enorme lupo.
Ceilleach è una dea multiforme che può trasformarsi in animale, soprattutto in un airone, il suo animale prediletto, o in un cervo. Essendo un mutaforme si può tramutare in pietra o in una giovane fanciulla, a seconda del suo volere e delle sue necessità. Ha soprattutto il potere nei cambiamenti climatici: pioggia, neve, tempeste, tuoni, fulmini e vento.
Guarda il VIDEO per intero sul nostro canale youtube di “Il bosco delle streghe”, eccoti il link: https://www.youtube.com/watch?v=KQJmDy5V7p4&t=82s
Articolo scritto e pubblicato da: IL BOSCO DELLE STREGHE
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