Culto di Lilith
Culto di Lilith
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Lilith, la Vergine Oscura, è la più misteriosa delle Dee venerate dalla Wicca.
Il suo nome deriva da Lilitu, che significa “notte”. Spirito antico il cui culto ha radici molto profonde, oltre i 4000 anni fa. La ritroviamo anche nella Genesi come prima donna di Adamo da cui lei fuggì, ma venne rifiutata dall’uomo e maledetta da dio perché non sottostava agli ordini del maschio.
Nel Culto di Lilith essa si manifesta
Come un vento nel deserto che soffia nella notte,
per sedurre o per terrorizzare gli impudenti viandanti
che si erano avventurati nel suo Regno!
Lilith non è un demone, ma una Dea antichissima, volto nascosto della sessualità della Triplice Dea, si mostra con la luna nuova ed ha un aspetto ombroso della femminilità, temuta da tutte le religioni patriarcali.
Questa sua “oscurità” è data dalla rigida segretezza e disciplina che ha sempre caratterizzati i Misteri di Lilith, le cui seguaci più devote sono chiamate Lilithiane.
I suoi poteri
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Seguire Lilith e richiedere i suoi poteri e la sua invocazione non ha nulla a che vedere con sesso e sangue anche se, in alcuni incantesimi potrebbero essere richiesti, chi decide di accostarsi a questo percorso non deve essere condizionato da pregiudizi, nemmeno inconsciamente, poiché Lilith è molto esigente.
La sua presenza diventa palese solo su persone motivate, sui suoi adepti che ricevono la:
“Fiamma del senso sacro
Della passione e del sesso,
ma soprattutto della libertà
e della conoscenza suprema.”
La vergine Oscura possiede la passione ed è una Dea ammaliatrice, molto usata nella magia rossa, che lei stessa ha creato. Lei è il lato nascosto del sesso, del piacere, ma anche delle passioni incontrollate e della forza che ne deriva.
Invocarla non è semplice e non deve essere mai richiamata per gioco, poiché richiede un compenso se la disturbate senza un valido motivo.
La magia rossa, di cui lei è maestra, va ad avere il lato del bene e il lato del male, in questo ultimo caso possiamo anche andare ad avere passioni incontrollate e violenze, sviluppare ossessioni distruttrici e anche atti di odio e di ira.