Da dove nasce il “volo angelo” di Venezia? Storia, curiosità e tradizioni
Simbolo della tradizione della serenissima, cioè della città lagunare di Venezia, a Carnevale è il: volo angelo!
Il giorno in cui c’è questo rituale, avviene la seconda domenica del mese, di febbraio dando così inizio a carnevale in tutte le sue formule. Non tutti sanno che il volo angelo nasce da una tragedia!
Nella metà del 1500, dopo che venne reinserita la festività del Carnevale, a Venezia intervenivano, per questa festività, moltissimi commercianti, nobili e persone. Per onorare il doge, un giovane acrobata turco, che rappresentava i commerci con la Turchia, fece un’impresa storica.
Sali vero il campanile San Marco, dove c’era appunto il doge, per omaggiarlo. Però la salita avvenne con una corda tesa dove l’acrobata, ottimo funambolo, riuscì a salirci sopra. La piazza rimase allibita e scioccata dall’esibizione. Tuttavia il doge lo richiese per giovedì grasso. Tale esibizione venne chiamata lo: svolo del turco.
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NASCITA DEL VOLO ANGELO
Arriviamo ora all’evento tragico. Nel 1759, vale a dire 200 anni dopo l’episodio del primo svolo del turco, tale tradizione era radicata all’interno del carnevale di Venezia. L’esibizione era assolutamente unica nel suo genere e a svolgerlo era sempre un acrobata turco.
Ad ogni modo, era il 1759 quando l’acrobata di turco perse l’equilibrio sulla fune e si schiantò al suolo in una folla che rimase scioccata dall’evento. A questo punto la pratica venne sostituita da una colomba in legno che poi scivolava verso terra agganciato ad una corda che partiva dal campanile per scendere a terra.
Lo svolo del turco è poi diventato il volo angelo per commemorare la morte del funambolo.
Ebbene è piuttosto recente che il volo angelo sia nuovamente eseguito da una persona che scende a terra, lanciandosi dal campanile di San Marco, agganciato ad un cavo di acciaio. Il 2001 è stato il momento in cui si è detto addio alla colomba di legno ed a eseguire il tragitto c’è stata una persona a ricordare il volo angelo che lancia coriandoli sulla folla.
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