Divinità nativi americani, chi è Ataensic la dea del cielo

Nella mitologia dei nativi americani ci sono molte divinità collegate alla natura. Tra queste ritroviamo la dea del cielo: Ataensic o Atahensic, in inglese: Sky woman. Mentre in altre culture ritroviamo che la divinità del cielo è un “uomo” o meglio si tratta di un essere maschile, in questa religione si ha una donna o uno spirito femminile.

Parliamo di Ataensic ora che è una divinità dei nativi americani. Dea del cielo e della fertilità. Madre ancestrale del popolo Irochese. Sposata con il dio Ski-chief, marito molto geloso.

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STORIA DI ATAENSIC, DEA DEL CIELO

Nella leggenda e storia dei nativi americani vediamo che il marito di Ataensic, sentendo voci calunniatrici sulla infedeltà della moglie e sul bambino che potrebbe non essere suo, una notte fece un sogno. L’albero della vita doveva essere sradicato creando un grande buco nel cielo.

La mattina dopo fece sradicare l’albero e creò il buco nel cielo dicendo alla moglie di guardare che cosa ci fosse al suo interno. Quando la dea si chinò, Ski-chief la spinse nel buco facendola precipitare nel vuoto e sarebbe precipitata per sempre se non la prendevano dei grandi e bianchi uccelli che la posarono su un’isola costruita sul dorso di una gigantesca tartaruga.

Con del fango e insieme al topo muschiato e alla lontra, la dea creò la terra, una grande massa continentale che gli indiani chiamavano Turtle Island, cioè: il Nord America. Per illuminare questa terra, una piccola tartaruga salì al cielo per raccogliere i fulmini e accese un fuoco che appeso al cielo formò il Sole. Su questa terra Ataensic dette alla luce la figlia che chiamò Enedeka Dakwa. Allattandola al seno la bambina crebbe sana e forte.

Da questa leggenda nasce il legame più importante tra madre e figlio che continua con l’unione dopo la gestazione. Quando la dea morì, tornò nel cielo sottoforma di nonna luna.

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Storia di Enedeka Dakwa e delle 4 stagioni

La leggenda della nascita del mondo inizia con Enedeka Dakwa o Enedeca Dakwa, figlia di Ataensic.

Lei, la piccola dea, crebbe e divenne una bellissima fanciulla. Un giorno il vento del nord vide la ragazza e si innamorò perdutamente. Non sapeva come avvicinarla temendo di spaventarla. Così si trasformò in un grazioso scoiattolo e gli chiese di sposarlo. La ragazza chiese consiglio alla madre che splendeva nel cielo notturno. Quest’ultima però disse di no.

A questo punto il vento si trasformò in volpe e la storia si ripeté finché non si trasformò in un bellissimo giovane. A questo punto Ataensic accettò di dargli la figlia in sposa.

La ragazza diede alla luce 4 figli, 2 gemelle femmine, una buona e una cattiva, e 2 gemelli maschi, uno buono di nome Sapling e uno cattivo che si chiamava Flint. Quest’ultimo, uscendogli dal fianco mentre nasceva, uccise Enedeka Dakwa. Venne poi seppellita nel fango e divenne la madre terra. Dal suo corpo nacquero gli alimenti base dei nativi americani, come: mais, zucca, fagioli.

Per quanto i fratelli buoni cercavano di creare cose belle, i fratelli cattivi li contrastavano. Se creavano una rosa i cattivi creavano le spine. Essi non si trovavano mai d’accordo. Un giorno i fratelli cattivi stavano cercando di attraversare un fiume e non riuscendo resero l’aria così fredda da gelare le acque facendo morire tutta la vegetazione che vi era attorno, creata dai buoni.

A questo punto tutti e 4, fratelli e sorelle, decisero di creare e regolare le stagioni. Ognuna ne aveva una, ed ecco che nacquero le 4 stagioni dell’anno.

I buoni avevano la primavera e l’estate, mentre i cattivi l’autunno e l’inverno. Tuttavia i cattivi non si fermarono qui per le loro malefatte, tanto che Flint fu associato agli inferi e Sapling divenne il creatore.

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Significato di Ataensic

Ataensic è, per i nativi americani, una dea associata alle donne e a tutti i loro bisogni. Dea del matrimonio e dell’infanzia. Sacra per tutto quello che riguarda la femminilità. Viene invocata durante i parti per protegge i bambini e la madre. Accompagna e protegge le donne. Dea che ha dato il via all’inizio del mondo.

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