Edera proprietà, come coltivare edera, benefici, utilizzi, la pianta degli amanti
L’edera è una pianta parassita, nel senso che il suo abbraccio è letale e si stringe attorno a tronchi e rami di altre piante da cui trae nutrimento attraverso le sue “radici” che entrano nella corteccia. L’edera è nota come la: pianta degli amanti.
Il motivo è dato proprio da questo suo abbraccio, nel senso che essa si arrampica e riesce a penetrare, in modo profondo, la corteccia degli altri alberi, come una passione di amanti. Pianta infestante, specialmente se trova il suo habitat. Vive e cresce in modo spontaneo in tutta Italia. Usata molto nella magia rossa, la magia dell’amore e del sesso.
EDERA: PASSIONE E LEGGENDA
Pare che l’edera sia cara a diversi dii pagani, romani e greci, il primo è: Dionisio.
Dioniso dio della vite e del vino. In greco veniva chiamato: Kissos, che era anche il nome dell’edera. Pare che lui e i suoi seguaci si cingessero il capo con corone di edera poiché questa pianta riusciva a mitigare gli effetti dell’ebrezza del vino.
Però la leggenda che vuole l’edera come la: pianta degli amanti, è un’altra. Si si narra che il dio Dioniso sia figlio di Zeus e Samele. Quando la donna rimase incinta Era, la moglie di Zeus, lo venne a sapere.
Trasformatasi in una donna umana, una vecchia, Era convinse Samele, che era in piena gravidanza, a chiedere a Zeus di fargli vedere quale fosse la sua reale forma divina. Zeus acconsenti mostrandosi come un dio splendente che aveva attorno a sé folgori e tuoni. La donna però non poteva, come tutti gli umani, resistere a questa visione e alla potenza delle folgori. Essa prese fuoco e iniziò a bruciare.
Il bambino nel suo grembo, che era un Dio, appunto il dio Dioniso, venne salvato da una pianta d’edera che lo avvolse per intero mantenendolo lontano dal fuoco che non riuscì a bruciare l’edera. La madre però venne incenerita e questa fu la vendetta della gelosa Era. A questo punto, il dio Ermes, che aveva assistito a tutta la scena, convinse Zeus a salvare la vita a Dioniso, che era per suo figlio e della sua amante. Ermes pose Dioniso, avvolto dall’edera, nella coscia di Zeus. In questo modo si riuscì a portare a termine la gravidanza.
Quando il picco nacque, il padre, lo chiamò: Kissos, come l’edera. In seguito fu affidato alle ninfe per farlo crescere, nella località di Nisa e le ninfe lo denominarono Dio di nisa, cioè Dioniso.
Com’è l’aspetto dell’edera?
Hedera Helix o edera comune, questi sono i nomi con cui la si conosce. L’edera è una pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae, un rampicante comune nei boschi di tutta Italia e del mondo. La ritroviamo dalla pianura alle montagne.
Ha un fusto legnoso da cui si dipartono numerosi rami. L’edera ha radici avventizie, cioè che si aggrappano e radicano su qualsiasi cosa incontrano, come muri, pareti rocciose, altri alberi. Tali radici sono come un arpione che però penetra in profondità. Al microscopio è possibile vedere una sorta di piccoli peletti legnosi che servono proprio a questo scopo, cioè ad arrampicarsi.
L’edera pianta aderisce su qualsiasi cosa, specialmente sulla corteccia degli alberi e sui rami, crescendo a dismisura. A volte arrivano fino alla cima di grandi querce facendole seccare, strette da un abbraccio mortale e indissolubile. Le foglie sono verde scuro, coriacee, di forma palmato lobate sui rami più vecchi. Mentre sono ovate romboidali sui rami giovani e fioriferi. Essa ha anche una fioritura di colore verdastro, di solito avviene in autunno.
Infine, parlando della descrizione edera pianta, c’è il suo frutto che si presenza con bacche nere che contengono due o tre semi, dal sapore amaro e tossico.
La cosa interessante è che c’è una grande attenzione nella descrizione edera pianta sulle sue foglie poiché sono esse che si usano per avere tutti i benefici medici e cosmetici. Esse si raccolgono nei mesi estivi, da giugno ad agosto, facendole essiccare e conservare in un vaso lontano dall’umidità.
LEGGI ANCHE: Erba gatta pianta nepete cataria cos’è e a cosa serve, leggenda e proprietà
Proprietà e caratteristiche
L’edera è una pianta velenosa! Quindi meglio stare attenti a quali sono l’edera proprietà.
Troviamo una forte tossicità specialmente nelle sue bacche nere. Meglio non mangiarle e tantomeno raccoglierle. Purtroppo i bambini le possono scambiare per delle more, quindi prestate massima attenzione.
Alla fine comunque anch’essa ha delle proprietà benefiche e mediche. Per trarne degli utilizzi si usano, della pianta, solo le foglie per farne cataplasmi, bagni, lavaggi. L’edera proprietà ha proprietà espettoranti, antispasmodiche, antibatteriche che curano mal di gola e raffreddori. Specialmente è ottima contro le malattie, o malanni, che sono derivanti da virus.
Con le foglie dell’edera è possibile farne dei decotti caldi da porre con panni caldi sul petto e sulle spalle in modo che i vapori vadano a colpire e ad agire direttamente sulle vie respiratorie. Ottimo anche per la cura della bellezza perché ha un forte potere astringente. L’edera proprietà per tonificare la pelle e cicatrizzarla da segni dati da acne o ferite. Ovviamente è necessario usare l’acqua tratta da un decotto e poi usare un panno in cotone. In questo modo è possibile tamponare le aree interessanti.
La sua acqua, cioè l’acqua dove vengono bollite le foglie, è utile anche per i massaggi poiché essa agisce sulle vene, nel senso che proprietà vasotoniche e vasocostrittrici per sgonfiare.
LEGGI ANCHE: Marrubio pianta, cos’è, a cosa serve, proprietà e benefici
Come coltivare l’edera?
La pianta dell’edera è una pianta rustica, selvatiche, che sopporta molto bene sia il caldo che il freddo. Si può piantare per farne siepi o recinzioni. Ha bisogno di luoghi scuri e ombrosi in modo da trattenere acqua e umidità.
Meglio potarla almeno una volta all’anno, quando ha raggiunto l’età adulta di un paio di anni, altrimenti diventa infestante.
Ci sono diverse varietà di Edera dalle colorazioni variegate, come: giallo caldo o bianche dalle foglie molto più grandi di quella che è selvatica. Pianta di facile propagazione! Il sistema più rapido per coltivarla è farne delle talee di 10 o 15 centimetri in primavera e in autunno. Non ha problemi di terriccio, va bene sia acido che calcareo. Attecchisce facilmente e si deve innaffiare spesso nei primi periodi mentre mette le radici.
Ama le zone d’ombra e l’umidita, ma non disdegna il Sole specialmente quando è adulta.
LEGGI ANCHE: Menta d’acqua pianta, cos’è, le proprietà, l’amante di Ade