Equinozio di primavera, Sabba Oestara: significato primavera e rituali
Equinozio di primavera è alle porte. Quest’anno, 2024, capiterà a cavallo tra il 20 marzo e il 21 marzo. Momento magico dell’anno, quando cambiano le stagioni e arriva il tepore del Sole dopo il rigido inverno. La natura si risveglia. Fanno capolino i primi germogli sui rami degli alberi. I raggi di Sole sono più caldi nonostante l’aria sia ancora fredda.
Esso è anche un Sabba wicca tra i più importati, periodo esoterico potentissimo, dove magie e incantesimi riescono entro 28 giorni.
EQUINOZIO PRIMAVERA QUANDO ARRIVA?
L’equinozio di primavera è uno dei due eventi astronomici, che si svolgono durante l’anno, in cui le ore diurne sono uguali a quelle notturne. Nel nostro calendario esso giunge il 21 marzo, giorno in cui c’è il cambio stagione definitivo. Tuttavia, a livello naturale e ciclico, la sua data di inizio cambia di anno in anno. Infatti quest’anno, la primavera 2024, giunge il 20 marzo 2024. Mentre l’equinozio autunnale arriverà il 23 settembre.
Il cambiamento delle date degli equinozi è dovuto al fatto che il movimento della terra fa cambiare, in modo lento ma continuo, il suo asse di rotazione. Il pianeta non è perfettamente sferico, ma ovale. Quindi le forze gravitazionali della luna e del Sole danno un cambiamento lieve di direzione dell’asse di rotazione. L’equinozio, sia di primavera che d’autunno, arriva quando il Sole si trova allo Zenit perpendicolare a nord dell’equatore, nell’emisfero boreale. I suoi raggi cadono perpendicolari al suolo formando un alinea retta. In quel preciso istante avviene il cambio di stagione astronomica, ma non per tutti i continenti. A sud nell’emisfero australe, quando da noi è primavera, lì inizierà l’autunno.
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Nome latino dell’equinozio
L’equinozio di primavera deve il suono nome al latino: Aequinoctiun, dalla locuzione Aequa noctus, cioè uguale alla notte.
Infatti in quel preciso tempo il giorno avrà 12 ore di luce e 12 ore di buio. Un momento importante per tutte le culture del mondo che si preparano a festeggiare l’arrivo della primavera, della rinascita e del risveglio della natura.
I prati, le campagne e le montagne si riempiono di fiori. Le gemme degli alberi sono gonfie di linfa e in pochi giorni emetteranno fiori e foglie. Si risvegliano gli animali dal letargo, le api gli uccelli. Soprattutto i rettili si godono i primi raggi di sole,
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Culto della primavera
L’equinozio di primavera che cade il 21 marzo, nella città romana, anticamente cadeva tra il 15 e il 23 marzo, nei giorni del culto di Minerva. Evento che cambiò con le date nel calendario Gregoriano del 1582, quello che usiamo ufficialmente, adottato in quasi tutti i paesi del mondo. Esso fissò definitivamente la primavera al 21 marzo, ma il suo evento naturale è variabile.
L’equinozio di primavera e di autunno sono 2 date fondamentali, soprattutto per l’agricoltura che orientavano il ciclo vitale dei popoli per la semina e la raccolta.
A Roma si venerava la divinità Minerva, unita a Demetra, Cerere, Proserpina, Core e altre divinità che indicano la rinascita della fertilità. Ovviamente notiamo che proprio dal 15 al 23 marzo, nell’antica Roma, si festeggiava il culto di Minerva. Poi si susseguivano i festeggiamenti per i mesi successivi fino ad arrivare all’estate e all’equinozio d’autunno.
Tuttavia è proprio in questo periodo, cioè il 21 marzo, che si svolgono i festeggiamenti e rituali per Oestara, la divinità della primavera, della rinascita della fanciulla che a breve, in estate, diventerà madre.
I rituali da svolgere sono all’aria aperta, come passeggiate e raccolta di primi fiori o gemme per farne delle tisane in estate. Si svolgono grandi pulizie in casa e su noi stessi. Occorre preparare l’altare di Oestara per richiamare le energie positive e per svolgere incantesimi. Inoltre ci sono rituali di preveggenza per il futuro.
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Curiosità sull’equinozio di primavera
In molti paesi del mondo, come in quelli indiani e tibetani, si festeggia la festa dei colori e della gioia, la vittoria del bene sul male. Quando i giorni si cominciano ad allungare e le ore della notte si fanno più corte.
Nel nord Europa e in Italia, si accendono falò per bruciare le cose vecchie e festeggiare le nuove. Pratica che rientra nel sabba di Oestara.
In Egitto si festeggia l’arrivo della bella stagione. In Giappone è un evento nazionale dedicato alla famiglia. In Messico si celebra l’inizio della stagione del Sole con cerimonie rivolti direttamente all’equinozio di primavera.
Il giorno della terra e della vita in cui l’equilibrio della natura è unico, un evento quasi miracoloso.
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