Fenice o araba fenice mito, leggenda della fenice, il mito, mitologia
La fenice è conosciuta come: araba fenice o uccello di fuoco. La sua è una storia molto appassionante. Iniziamo con il dire che è un ottimo simbolo esoterico. Portare addosso la sua effige o immagine consente di poter avere parte dei suoi poteri.
Gli egizi furono i primi a parlare della fenice come il primo uccello divinità di nome: Bennu. Era un airone cenerino che simboleggiava la nascita e la resurrezione dopo la morte. Fu la prima forma di vita a nascere dalle acque primordiali. Infatti, se ci domandiamo: che cosa simboleggia la fenice? Essa rappresenta: la rinascita.
L’airone si posa sulle sommità delle rocce del Nilo. Dona la vita. Essa è la creazione. Associato al dio Ra, divinità del Sole. Gli egizi festeggiavano e festeggiano ogni anno il suo ritorno dopo le migrazioni ritenendoli portatori di fortuna e di fertilità. Si dice che Bennu abbia ricreato sé steso dal fuoco che ardeva sul sacro salice di Eliopoli, città egizia a lui devota.
LEGGENDA DELLA FENICE
In Grecia la fenice è una creatura mitologica che risorgere dalle sue ceneri dopo la morte. La leggenda della fenice vuole che ogni 5 secoli era muore. Sentendo arrivare la morte l’uccello tende a creare un nido di erbe odorose e balsamiche sulla cima dell’albero più alto.
A questo punto la fenice si adagia al suo interno lasciando che i raggi del Sole appiccassero il fuoco al nido. Essa si lascia bruciare totalmente, ma dalla cenere emerge un piccolo uovo (nella religione cristiana una larva per indicare la fase intermedia di morte e rinascita). Esso viene covato o meglio scaldato dal Sole. In poco tempo l’uovo diventa grande e schiude una giovane fenice.
In Egitto, questo uccello su un albero sacro nella città di Eliopoli, per poi volare nel deserto.
Perché la fenice risorge dalle cenere? In entrambe le versioni, cioè in quella greca e egizia, essa rappresenta la rinascita. Se andiamo ad approfondire il discorso esso può essere la vita che brucia, che delude e che ci cambia. Proprio il cambiamento che avviene in ognuno di noi ci fa risorgere dalle cenere. Crescendo non siamo mai uguali a com’eravamo in passato.
Come si raffigura la fenice
L’araba fenice è un uccello dalla grandezza di un’aquila reale, coperto da lunghe piume dal colorito rosso, giallo, oro e arancio da farla somigliare alle fiamme del fuoco. Ha un becco dritto e delle lunghe zampe (come quelle di un airone). La sua vita è in totale solitudine perché ne esiste solo un esemplare per volta. Si tratta di un maschio che tende a rinascere ogni 500 anni.
Si nutre di resine odorose, come mirra e incenso. Il suo canto è meraviglioso, incanta. Mentre le lacrime della fenice sono curative. Ci sono altri significati. Infatti se vi chiedere che cosa simboleggia la fenice, possiamo dire che simboleggia la forza di riprendersi dopo periodi di difficolta e la longevità.
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L’araba fenice, leggenda diversa
Ora parliamo dell’araba fenice. Essa abitava in un’oasi sperduta e paradisiaca, introvabile in Arabia (da qui Araba fenice) dove ci sono tante palme e fiori. Qui si trova una sorgente di acqua limpida e fresca dove faceva il bagno ogni mattina intonando un canto cosi melodioso e soave da far fermare il Sole per ascoltarlo. Un giorno fu proprio la vicinanza del Sole che diede fuoco per sbaglio. Rimasta solo cenere, il dio del Sole, gli diede nuovamente vita per fargli compagnia. Ecco come mai essa risorge dalle sue ceneri.
La fenice nella bibbia
Questo uccello lo ritroviamo citato nella bibbia che l’associa all’immortalità dello spirito. I padri della chiesa ne rimasero affascinati e la utilizzarono rappresentandola come metafora della resurrezione di Cristo.
Una leggenda cristiana ed ebraica narra che dopo che Eva colse il frutto proibito e lo fece mangiare ad Adamo, divenne invidiosa dell’immortalata di tutti gli altri esseri viventi del giardino dell’Eden. Così Eva convinse ad assaggiare il frutto a tutti gli animali che vollero provarlo tranne la fenice che restò immortale. Dio volle premiare l’obbedienza della fenice ponendola in una città fortificata dove poteva vivere in pace per 1000 anni. Dopo di che l’animale bruciava e rinasceva dalle sue ceneri più vigoroso e forte di prima per rivivere ancora a lungo.
Altre fenici nel mondo
La fenice è nota come il serpente piumato del Messico. In Oriente è noto come Feng, l’uccello di fuoco. Mentre in India viene chiamato Garuda.
Infine, gli indiani d’america, i nativi americani, lo chiamano: wakonda, l’uccello di tuono.
Sono tutti animali e creature mitologiche. Tutti sono associati agli uccelli che hanno per simbolo il Sole e il fuoco con il dono di morire e risorgere. Rappresentano la rinascita e l’immortalità, come il risorgere dei popoli dopo catastrofi e guerre.
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