Giglio di sant’antonio pianta, Lilium candidum – il fiore dei santi, pittori e peccati
Conosciuto e noto come il: giglio di sant’antonio pianta dal nome botanico di Lilium canditun. Il periodo in cui fiorisce è la tarda primavera. Infatti il 13 giugno, quando appunto c’è la festa di sant’Antonio da Padova, questo curioso fiore va in boccio.
Il giglio di sant’antonio pianta è un lilium canditum. Bulbosa appartenente alla famiglia delle liliaceae originaria del medio oriente, Siria, Palestina e Turchia, dove nasce spontaneamente, ma anche in Italia è ormai una pianta che fa parte della macchia mediterranea. La sua “esportazione” è avvenuta grazie agli uccelli migratori ed era presente nel nostro territorio già nell’antica Roma.
FIORE DI SANTI, PITTORI E PECCATI
Il Lilium candidum detto anche: giglio di sant’antonio pianta è un fiore ricco di storia e leggenda.
Il fiore simboleggia la purezza, castità e la bontà d’animo. Gli antichi greci, fenici e gli assiri lo conoscevano e ne apprezzavano la bellezza oltre che le qualità mediche. Per loro era un fiore che simboleggiava i penitenti che si incamminano verso Dio. Era la rinuncia dei vizi e la salvezza dell’anima che si avviava verso la castità.
Il giglio è stato raffigurato insieme a molti santi. Dipinto nell’annunciazione di Leonardo da Vinci in cui l’arcangelo Gabriele ha un giglio bianco in mano. In un quadro del Tiziano l’angelo offre un giglio alla Madonna. Non dimentichiamoci poi lo stemma del giglio di Firenze.
Una leggenda narra che il giglio spuntò nel giardino dove Giuda tradì Gesù. Il fiore nacque dalle lacrime e dal sudore del redentore che caddero a terra negli ultimi istanti della sua vita.
Giglio di sant’antonio proprietà
Il Lilium canditum ha caratteristiche diverse e offre dei benefici che dipendono dall’uso che se ne fa delle parti della pianta. Non a caso il giglio di sant’antonio proprietà che sono sia mediche che poi cosmetiche.
Della pianta si usano i bulbi, i fiori e le foglie. Esse sono usate in cosmetica per la cura della cute miscelate a creme, oli, unguenti. Il giglio di sant’antonio proprietà possiede delle mucillaggini che ammorbidiscono la pelle e dei i tannini che sono astringenti. La presenza di flavonoidi e aminoacidi carotenoidi, con l’aggiunta di Sali minerali stimolano il metabolismo cellulare che rinnova l’epidermide.
Ottimo antinfiammatorio, astringente, antiossidante e antietà. Il suo decotto diventa un tonico idratante, protettivo e rinfrescante per pelli arrossate, scottature solari o per altre forme di ustioni. Allevia pruriti, dermatiti, eczemi e bruciori.
Leviga e tonifica le rughe. Attenua le macchie della pelle. Riduce le occhiaie e la stanchezza. Il giglio di sant’antonio proprietà ringiovanenti, nel senso che aiuta la pelle del viso ridandogli luminosità.
Non ci sono controindicazioni perché’ la pianta viene usata esternamente per la cura della pelle e non ingerita.
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Lillium canditum coltivazione
Lilium canditum è un bellissimo fiore che ama il clima mite e allo stesso tempo fresco. Vuole una buona esposizione in pieno Sole solo che si deve riparare la rosetta basale in inverno con pacciamature di foglie o paglia. Se il clima è particolarmente rigido meglio ripararlo dal vento.
Il giglio di sant’antonio coltivazione semplice, basta interrare i suoi bulbi a 10 centimetri nel terreno in autunno o inverno. Non metterli troppo profondi altrimenti marciscono. Ricoprirli con la terra.
La pianta si adatta bene a tutti i tipi di terreno, specialmente se ricchi di sostanze organiche. Ben presto spunteranno le foglie basali e in tarda primavera fioriranno. I bulbi si possono piantare anche in grossi vasi con terriccio universale. Alcuni tentano la propagazione per seminare dove si decide di usare una serra protetta, ma ci vogliono 2 anni prima che le piantine forniscono.
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Descrizione giglio di sant’antonio
Nella descrizione giglio di sant’antonio vediamo che ha una rosetta basale con foglie allungate, glabre, di colore verde. Il fusto fiorale si diparte dal bulbo ed attiva ad un’altezza di oltre un metro quando trova il clima e il terreno a lui ottimali. Le rade foglie lo ricoprono interamente e sono di forma lanceolata, più piccole all’apice del fusto da cui sbocciano numerosi fiori di grande dimensione a forma di tromba. Quest’ultimi sono formati da 6 petali di consistenza carnosa e di colore bianco candido, intensamente profumati. Infine, nella descrizione giglio di sant’antonio c’è il frutto che sono capsule allungate contenti i semi.
Una volta fiorita, le foglie ingialliscono e spariscono. Durante l’estate essa resta nel terreno. Il bulbo germoglierà in autunno. La pianta non si coltiva solo per la sua bellezza, ma viene usata perfino ad un uso medicinale e terapeutico. Si applica soprattutto in cosmetica con i suoi bulbi cotti e schiacciati si possono fare impacchi e maschere di bellezza. Mentre i petali e le foglie si usano per farne decotti da usare come detergenti per la pelle ed eliminare brufoli, acne e punti neri.
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