I 4 cavalieri dell’apocalisse: chi erano, storia e leggenda
Apocalisse, dove compaiono i 4 cavalieri dell’apocalisse, appare nel testo nel libro del nuovo testamento (secondo l’apostolo San Giovanni). I 4 cavalieri dell’apocalisse si presentano all’apertura, da parte di Gesù, dei 4 sigilli su 7 contenuti nella pergamena che Dio tiene nella mano destra.
Rappresentano degli eventi profetici che avverranno. Un evento tragico che può significare la fine del mondo e dell’umanità. Tutti e 4 cavalieri dell’apocalisse sono una punizione divina prima del giudizio universale finale.
Però i 4 cavalieri dell’apocalisse nascono dal rituale celtico e pagano degli spiriti dei guardiani delle quattro direzioni. Ogni druido e mago di grande potenza, deve attraversa le porte dei guardiani, ma non è dato sapere chi torni indietro e chi no. Entrando a tutti gli effetti nella magia nera.
SIGNIFICATO 4 CAVALIERI APOCALISSE
Cosa rappresentano i 4 cavalieri dell’apocalisse? In alcuni scritti, che si trovano nella Bibbia, del profeta Zaccaria, parlano di una visione avuta nella notte di 4 carri con cavalli aggiogati dello stesso colore e senza conducente che si dirigono nelle 4 direzioni:
- Nord
- Sud
- Est
- Ovest
Il significato dei 4 cavalieri dell’apocalisse, dato in un primo momento nel periodo medievale, riguarda la religione.
Aprendo il primo sigillo arriva un cavaliere con un arco in mano. Sul capo una corona per vincere ancora e sempre. Un po’ ambiguo nell’aspetto. Lui rappresenta la conquista militare oppure la violenza del forte sul debole.
Nel secondo sigillo appare un cavaliere che porta una spada ed è associato ai nemici di dio che devono essere combattuti. Indica la guerra che porta violenza, stragi, battaglie devastanti.
Il terzo cavaliere che arriva con il terzo sigillo appare un cavaliere con una bilancia in mano e indica la carestia con le guerre. Esse infuria. Il cibo scarseggia e diventa molto caro averne.
L’ultimo cavaliere, cioè il quarto, appare con il quarto sigillo. Un essere con cavallo al galoppo. Ha un colorito cadaverico, giallognolo, e porta sul suo dorso un cavaliere chiamato morte. Indica la pestilenza, morte o le malattie infettive e mortali. La tragica conseguenza finale di difficili eventi e difficoltà che travolgono tutto e tutti. Negli ultimi secoli le malattie infettive e mortali, come la spagnola, la tubercolosi e il covid-19 hanno mietute migliaia di vittime in tutto il mondo.
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Descrizione fisica dei simboli che indossano
I 4 cavalieri dell’apocalisse che cavalcano insieme e attraversano il mondo sono descritti in modo meticoloso e attento. Il primo cavaliere con il cavallo bianco, porta arco e freccia in mano (indica la vittoria militare). Il secondo cavaliere con il cavallo rosso fuoco brandisce una spada (indica la guerra, stragi e violenza. Il terzo cavaliere con il cavallo nero porta una bilancia in mano (indica la carestia). Il quarto cavaliere con un cavallo verdastro e l’aspetto di un cadavere (indica morte e pestilenza).
Nella simbologia di questi esseri supremi, anche i colori hanno il suo significato. C’è una descrizione meticolosa dei manti dei cavalli. Il bianco e la rappresentazione del bene e della purezza. Rosso, del sangue che viene versato nei massacri. Il nero è il blocco, la negazione, il sacrificio e la paura. Infine il verde è associato alla rinascita e alla salute, alla speranza di un mondo migliore dopo una catastrofe.
Curiosità oppure simbolo che rappresenta la leggenda
I 4 cavalieri dell’apocalisse sono figure che rappresentano dei cambiamenti, dal momento che sono stati descritti a oggi molti teologi e laici hanno cercato di interpretare questi leggendari cavalieri. Alcuni dicono che il primo cavaliere e l’anticristo che verrà sulla terra per scacciare il demonio. Altri sono convinti che sono eventi già accaduti prima della loro narrazione. C’è chi pensa che sono gli arcangeli maggiori ad arrivare sulla terra per mettere ordine.
Dal momento che sono stati narrati a oggi, le guerre e le carestie, le grandi epidemie, come la peste nera il colera, si sono susseguite.
Questa leggenda e più un monito per ricordare a tutti coloro che fuggono le regole del buon vivere, della bontà, carità e della religione, che si abbandonano ai vizi, avidità, cattiveria, all’odio e non solo.
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