I nove legni sacri per il popolo celtico – wicca
I nove legni sacri – wicca druidi
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Nove legni sotto il paiolo a bruciare. Infiammali e dopo fai consumare.
Betulla nel fuoco adesso va, a dirci ciò che Madre sa
Quercia, la forza del bosco mio. Porta nel fuoco quella del Dio
il Sorbo è l’albero della potenza. Ai giorni da vita e magia in abbondanza
i Salici in riva del fiume adagiati. Aiutano il viaggio dei trapassati
brucia Biancospino per purificazione e fate disegna nell’immaginazione
albero di sapienza sei tu Nocciolo. Aggiungi saggezza sotto il paiolo
di bianchi fiori, Melo, tu abbondi. A Ostara i frutti saranno fecondi
Vite, che l’uva ti abbraccia al mattino, dandoci insieme sia gioia che vino
L’Abete verde per l’eternità, ci rappresenta l’immortalità
sia il Sambuco l’albero eletto, non lo bruciare o sarai maledetto.
Vi sono 9 legni sacri alla Wicca che vanno onorati e rispettati. Si possono bruciare nei falò ed in alcuni sabbat, riti celebrativi.
Milleusi del Pino
Allontana una persona negativa.
Accendere una candela magenta, una manciata di aghi strofinarli tra le mani fino a sentire lievi punture. Pensa che la persona vada via.
Generare prosperità: strofina gli aghi tra le mani e mettili in tasca o in borsa
Protezione: mastica qualche ago o passali sulla parte del corpo se vuoi stare meglio
Purificarti: strofina gli aghi sul corpo mentre ti fai il bagno.
L’acqua che depura. Sacro alla dea Ecate. Simbolo di purificazione e rinascita e nella tradizione nordica è sacro a Freya, il cui simbolo è il gatto, ascritto all runa Lagu.
BIANCOSPINO
L’albero del piccolo popolo. Nella Wicca rappresenta la via che collega il nostro mondo a quello del piccolo popolo. Rappresenta la purezza del cuore e presso i popoli del Nord si bruciava a Beltaine, durante i falò rituali. Una siepe di biancospino è un’ottima barriera mediatica. Consacrata al Dio Thor e alle divinità del tuono e le rune corrispondenti sono Thorn ed Ethel.
NOCCIOLO
L’albero della saggezza ed è associato alla divinazione. Spesso le streghe prediligono questo legno per costruire la loro bacchetta. L’albero dei poeti e i suoi frutti rappresentano la fertilità e la saggezza.
MELO
L’albero dell’amore e della conoscenza. Il suo frutto è il simbolo della vita eterna, poiché se tagliato per orizzontale i semi formano una stella cinque punte la cui proporzione nasconde la Sezione d’Oro della geometria e del numero sacro. L’albero sacro dell’eterna giovinezza Iduna. La runa corrispondente e ING.
LA VITE
È l’albero della gioia. Sacro a Dioniso, Dio dell’ebbrezza e della follia mistica.
ABETE
L’albero dell’immortalità. Rappresenta l’asse cosmico eterno. I popoli del Nord usavano addobbare un abete durante il solstizio d’inverno a rappresentare l’immortalità della Natura ed il Sole in particolare, celata dietro una morte solo apparente e per richiamare gli spirti della Natura per farli partecipare alle feste del periodo. Le luce e le sfere negli addobbi rappresentano le stelle ed i pianeti. La sua runa è DAG.
BETULLA
L’albero della Dea. Rappresenta il potere materno e generativo femminile. Simboleggia la rinascita e la purificazione della primavera. A Beltane quest’albero viene tradizionalmente adornato con nastrini rossi e bianchi ed usato per il Palo di Maggio. In inverno invece la sua bianca corteccia viene bruciata come ceppo di Yule. Era considerata così sacra da poter essere maneggiata solo dopo essersi purificati e lavarvi accuratamente le mani. Le sue rune sono BEORC e UR.
QUERCIA
L’albero del Dio. Sacra a Thorn, a Giove ed a Zeus, rappresenta la forza ed il potere generativo maschile. La virilità e l’Essere selvaggio. L’albero sacro per i Druidi. È un albero protettivo ed il suo frutto, la ghianda, è il simbolo della potenzialità. L’albero di mezza estate e rappresentata la metà luminosa dell’anno. Il suo legno viene bruciato come ciocco natalizio a Yule. Si dice che una quercia possa vivere 900 anni, e le rune ad essa attribuita sono RAD, JER, TYR e EH.
SORBO
L’albero della vita e della magia. Il difensore della casa ed un rametto di sorbo appeso dietro la porta di casa ad un equinozio o un solstizio assicura la fortuna per l’anno successivo. La sua runa NYD.
SALICE
L’albero della morte e della meditazione. Rappresenta la Luna calante. Il Salice ha origini celtiche e significa “vicino l’acqua”.
Per i celti era considerato una divinità femminile legata ai cicli lunari. Usati per lenire stati febbrili e reumatismi.
Secondo la tradizione intrecciando 2 rami a forma di croce predicevano la propria morte. Se la croce posta sulla fronte galleggiava la morte era vicina, se affondava era ancora lontano.
Potere che emana malefici. Indica l’immortalità, l’eternità e la spiritualità.
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Il Salice è un albero dotato di poteri esoterici molto forti e straordinari. Unito alla dea lunare Ecate, la sua rugiada, si racconta, che regalasse la giovinezza e benessere.