Il cammino dell’iniziato
Il cammino dell’iniziato
Il significato della vita nei Sabbat
Fonte immagine Pinterest
Un nuovo ciclo, un nuovo anno, un nuovo inizio parte sempre dal Principio, anche se sembra scontato dirlo occorre comprendere da dove iniziare il cammino.
Il primo Sabbat che incontriamo, considerato come il “capodanno” wiccano, ritroviamo Samhain, dal 31 ottobre al 2 novembre. Hanno lo scopo principale di unire la consapevolezza della vita e della morte intensa in due mondi che si vanno ad unire.
In questi giorni e notti si eseguono incantesimi potenti e nell’aria avvertiamo il potere della magia che diventa molto sottile. (Approfondimento a samhain)
Seguito da Yule, dal 21 al 24 dicembre, ha come scopo principale quello di soddisfare il desiderio di esaudire, ossia la “fame” del sapere. A livello spirituale inizia però un lavoro sotterraneo di preparazione dell’Io e del sapere. La discesa agli inferi vuol dire andare a scoprire il nostro subconscio, il lato nero che alberga in ogni animo.
Questo percorso porta alla grande Purificazione di Imbolc, dal 31 gennaio fino al 2 febbraio, dove esiste lo scopo elettivo è di rimuovere gli angoli taglienti del dolore inconscio.
Legato ai ricordi, opera di purificazione che si approfondisce ad ogni anno, concludendo il ciclo della vita, e che permette di liberarsi degli schemi di comportamento sbagliati e di ricostruirne dei nuovi.
La liberazione dal dolore inconscio operata da Imbolc ha ridotto gli schemi di chiusura, di eccessiva difesa, di mancanza di socialità e permette di stringere legami più profondi con gli altri e di essere più disponibili, fino ad avere percezioni extrasensoriali sui fatti che li riguardano.
Giungiamo alla Rinascita con il festeggiare i Sabbat di Oestara (Ostratra) dal 1 al 23 marzo, equinozio di primavera che viene caratterizzato da una crescente acquisizione di baldanza. Il desiderio di sperimentare nuove vie é forte. Una rinnovata voglia di vivere ed è proprio a questo punto, quando si assiste all’esplosione delle forze della Primavera, che lo Zodiaco ci pone il primo impatto con il Non-Io con l’altro che non deve più restare l’antagonista dell’Io evidente.
Chi è felice con sé stesso per un uovo progetto che sta per comunicare vive un momento di grande ottimismo e di positività e tende a trasmettere questa positività anche al prossimo, chiunque esso sia, conoscente, amico, cliente o persona incontrata per caso.
Prima di giungere al prossimo Sabbat maggiore, apriamo una parentesi su questo particolare momento.
Prima di Beltane, viene preceduta dalla notte di Valpurga, 30 aprile, conosciuta come la Notte delle Streghe, dove si prepara la purificazione dell’Io. In questa notte si accendono fuochi che vanno purificare tutti i cattivi pensieri, gli incantesimi e noi stessi. Si danza attorno al fuoco e si lanciano incantesimi. Una notte molto potente paragonabile, anche se in minore entità, a Samhain.
Siamo giunti a Beltane, che va dal 1 al 4 maggio, è festeggia la forza della passione che ci fa battere il cuore. La vita, la sua bellezza, acuisce tutti i sentimenti che porta a farci sorridere e ad apprezzare tutti i risvolti positivi in ogni suo sentimento. Nel dettaglio va detto che si tratta dalla forza stessa dell’amore e quindi una profonda conoscenza dell’Io che vuole germogliare e crescere nonostante i problemi che andiamo ad affrontare.
Questo ci porta ad affrontare Lithia, il solstizio d’estate che va dal 21 al 23 giugno, nel cuore del calore dato dall’estate e quindi nella parte calorosa dell’anno. L’apice della potenza del Dio, rappresentato dal Sole, che va a donare una forza rinnovata della propria conoscenza e del potere esoterico che possiamo andare ad avere. Uno sviluppo necessario per comprendere i propri limiti e oltrepassarli.
Si inizia a comprendere la declinazione del Sole, che vuol dire andare ad avere una analisi del proprio essere, di quello che sappiamo, dell’impegno che andiamo ad avere nelle nostre scelte, ma anche di quello che effettivamente abbiamo eseguito in questo anno da Samhain fino a Lughnasad, Sabbat dal 30 luglio al 2 agosto.
Rappresenta l’ultimo raccolto, quello che abbiamo imparato e assorbito, quello che abbiamo dato e preso, la resa dei conti.
Si giunge all’ultimo Sabbat, Mabon, l’equinozio d’autunno, dal 21 al 23 settembre. In questi giorni il Dio lascia la Dea, il tema principale è la separazione, quindi occorre andare a separare e definire il nostro Io con il nostro Non-Io.