Ricetta del dolce di Belisama, ingrendienti e curiosità
Festeggiare l’amore puro, semplice e nuovo con un dolce che sia dedicato alla Dea Belisama é il modo migliore per riuscire ad armonizzarsi con le energie positive che permeano l’aria. Un modo anche per sentirci appagate e riscoprire il nostro lato docile e mansueto.
Fonte dell’immagine in: Pinterest.com
Ingredienti per 4 persone
500 gr. mandorle
500 gr. zucchero
3 uova
2 limoni
Marmellata di pere q.b.
Preparazione
Pelare le mandorle e frullarle a schegge non troppo sottili in modo che il gusto della mandorla rimanga intatto.
Iniziare a lavorare le mandorle andando ad unirle con lo zucchero e con il succo dei 2 limoni. Aggiungere anche la buccia di un limone grattugiato in modo da rilasciare anche il suo olio e il suo aroma.
Unire 1 tuorlo di uovo e amalgamare in modo da avere un buon composto morbido da stendere.
Nel frattempo ungere una tortiera con dell’olio per non far bruciare la torta ai lati e spolverare con della farina. Questo metodo va ad assicurare un isolante del tutto naturale per la torta.
Versare metà impasto e poi ricoprire con la marmellata di pere. Una volta che si è coperta tutta la superficie versare l’altra metà dell’impasto.
Ora andare a montare le chiare di uovo e il tuorlo rimasto e poi spennellare la torta su tutta la sua superficie. Cospargere con dello zucchero a velo.
Infornare per 40 minuti a 120°.
Fonte dell’immagine in: Pinterest.com
Significato del dolce belisama
Questo è un dolce importante da fare nel Sabba di Beltane poichè richiama una delle divinità primaverili della religione wicca. C’è da dire che è comunque una torta tradizionale, antica, dove potete assaporare il passato.
Una fetta o parte di questo dolce di belisama dovrebbe essere posizionata direttamente sull’altare e lasciarlo li per almeno una notte del sabba maggiore. Il giorno dopo lo potete sbriciolare fuori al balcone oppure posizionarlo in un vaso di fiori o ancora abbandonarlo vicino ad un corso d’acqua e alle radici di una quercia.
Si tratta di un rituale che sfama fate e gnomi, ma anche gli animali e questo vuol dire ingraziarsi le energie positive della natura e degli spiriti benevoli.