Kuchisake-Onna: fantasma della donna dalla bocca spalancata
Kuchisake-Onna, tradotto come “donna dalla bocca spaccata”, è uno spirito maligno (Onryo) del folklore giapponese, noto per terrorizzare i passanti con il suo volto orrendamente sfigurato.
Demone che porta con sé coltelli, forbici o altre lame taglienti, utilizzate per uccidere chiunque incontri di notte nelle strade o nei vicoli bui.
La leggenda di Kuchisake-Onna è nata durante il periodo Heian, tra l’VIII e il XII secolo, e si è evoluta nel tempo, aggiungendo nuovi dettagli che continuano a incutere timore.
Kuchisake-Onna è descritta come una donna con mani candide e ossute, capelli neri e un volto pallidissimo. Negli anni ’70, storie su di lei hanno terrorizzato i bambini giapponesi, diffondendosi su riviste e generando paura al punto che i bambini non volevano più uscire di casa se non accompagnati da gruppi di genitori.
SPIRITO TERRORIZZANTE
Nelle leggende giapponesi, gli spiriti inquieti di persone morte violentemente, assassinate, torturate o umiliate non riposano in pace e si trasformano in spiriti maligni in cerca di vendetta. Kuchisake-Onna fa parte delle moderne leggende metropolitane, ispirando film horror e programmi televisivi in Giappone. Nonostante sia una leggenda, molte persone affermano di averla incontrata, di aver visto la sua cicatrice e di aver udito la sua voce. Il perché siano ancora vivi, dato che si dice che questo spirito uccida chiunque le parli, rimane un mistero.
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Orrendo fantasma volto della vanità
Molti secoli fa, in un villaggio viveva una giovane donna, moglie di un samurai. Il samurai si allontanava spesso per le sue imprese di guerra, lasciando la moglie sola per lunghi periodi. Sentendosi trascurata e vanitosa della sua bellezza, la donna cominciò ad avere numerosi amanti.
Al ritorno da un viaggio, il marito venne a sapere del tradimento e, per lavare il suo onore, sfregiò la moglie tagliandole la bocca da un orecchio all’altro. La donna visse il resto dei suoi giorni tristemente e orrendamente sfigurata, coprendo la bocca con una sciarpa e mostrando solo gli occhi. Alla sua morte, il suo tormento e odio diventarono ancora più forti, trasformandola in uno spirito vendicativo, un Onryo.
Cominciò a vagare per le strade di notte, chiedendo ai passanti se la trovassero bella. Quando toglieva la sciarpa, alcuni fuggivano inorriditi, scatenando la furia dello spirito che li inseguiva con una lama affilata o una forbice, uccidendoli. Se qualcuno rispondeva che era bella, lei replicava sfregiandoli allo stesso modo, aprendo loro la bocca da un orecchio all’altro. Spesso, cominciava a ridere una risata lugubre e agghiacciante, spaventando ancor di più le sue vittime. La leggenda presenta diverse versioni: alcuni dicono che Kuchisake-Onna abbia poteri soprannaturali, come apparire e scomparire a piacimento, altri affermano che sia incredibilmente veloce, mentre altri ancora dicono che copra il suo viso con un ventaglio o un fazzoletto.
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Come sfuggire a questo demone fantasma?
Le storie su Kuchisake-Onna includono anche alcuni rimedi per sfuggirle. Uno di questi è essere vaghi nella risposta alla sua domanda, confondendola e dicendo che si ha fretta e non si può perdere tempo a rispondere. Un altro metodo è gettarle della frutta o dei dolci, di cui sembra essere molto golosa, o caramelle dure di zucchero. Anche gettare del denaro può funzionare, poiché lei si fermerà a raccoglierlo, permettendo alla persona di scappare via lontano.
Kuchisake-Onna ha ispirato numerosi film horror e programmi televisivi, mantenendo viva la sua leggenda nella cultura giapponese moderna. Nonostante sia considerata una figura mitologica, la paura che suscita è reale per molti, e la sua storia continua a essere raccontata e reinventata, alimentando il terrore e l’intrigo attorno a questo spaventoso demone.
Kuchisake-Onna è una delle figure più inquietanti del folklore giapponese. La sua storia, radicata nella vendetta e nel tormento, riflette le paure e le insicurezze umane, incarnate in un’orribile visione che continua a perseguitare l’immaginario collettivo. La sua leggenda, evolutasi nel corso dei secoli, rimane un potente simbolo di orrore, vendetta e mistero, testimoniando la duratura forza delle storie di demoni e mostri nella cultura umana.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe!