La Triplice Dea
La Triplice Dea
La Dea si “snoda” in tre fasi importanti della sua crescita ed é per questo che la sua vita si fonde con la vita di noi donne. In che modo? L’evoluzione della crescita si esprime in 3 punti cruciali di crescita fisica e personale, la vergine, la madre e l’anziana.
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“Sei tu bella giovane donna fanciulla
che nei primi amori doni te stessa.
Sei tu bella donna madre
che dell’amore sei esperta.
Sei tu bella donna vecchia
che della vita conosci le delusioni!”
Nella Wicca la Dea che si venera è la luna a cui sono dedicati gli esbat, da onorare ogni 28 giorni, esattamente quando dura un ciclo lunare.
La complessità di questa Dea è molta e quindi occorre comprenderla appieno per riuscire a darle il giusto significato.
Essa si presenta in una triplicità, rappresentata splendidamente dalla luna stessa, che ha ben tre forme riassunte in vergine, madre e anziana, vale a dire con luna crescente, luna piena e luna calante.
Il suo significato va a rivelare
la verità della vita stessa.
Una donna nasce e cresce essendo una vergine, luna crescente, cioè una giovane fanciulla inesperta della vita che non ha malizia e gode della bellezza stessa dell’amore che non conosce appieno, ma da cui non è spaventata nonostante la sua inesperienza.
Cresce e diventa Madre, la luna piena, in cui si cela il segreto della maternità, della vita che si rinnova, ma non solo è anche la conoscenza delle proprie emozioni. Diventa una donna adulta conosce i lati nascosti del sesso e non li teme, conosce i lati oscuri che albergano l’animo umano.
Infine, l’anziana, conosciuta come la Vecchia, la luna decrescente, in questa fase della vita la donna è saggia, conosce le emozioni, sensazioni e sentimenti che esistono in uomini e donne, da come controllarli, sa come gestirli, conosce la saggezza data dalle esperienze vissute e ascoltate.
Questi tre aspetti ne fanno la triplice Dea, in tutte le sue forme. Essa è la controparte femminile del Dio Cornuto che bilancia l’amore universale.
Approfondimenti
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La Dea Vergine
La luna è crescente rappresentando la purezza ed il nuovo. La sua energia è attiva e quindi una Dea fanciulla spensierata, curiosa e affamata di esperienze. Libera, indipendente e spesso si raffigurata anche in animali selvatici proprio perché sono liberi.
Associa il suo colore al bianco, candore, con la magia bianca, magia della gioia, del coraggio e della libertà stessa.
La Dea Madre
La luna è piena rappresentando la forza rigeneratrice della vita, disponibile, gentile e compassionevole. Potere attivo che porta alla creatività e alla creazione negli artisti. Mente feconda, pregna di vita e potente.
Rappresenta un potere, nella dea madre, di una donna matura, capace di conoscere e comprendere. Simboleggia anche la sessualità femminile.
Il suo colore è il rosso, come il sangue virginale, come la magia rossa che opera per la fertilità, realizzazione e sesso.
La Dea Anziana
Rappresentata nella luna calante essa è il culmine della vita nella totale conoscenza ed esperienza della vita in tutti i suoi risvolti.
Il potere del riposo, contemplativo, della saggezza, del desiderio verso l’esterno. Una dea saggia, introspettiva che contiene in sé i poteri della Fanciulla e della Madre
Molto indipendente, sessuale, creativa che pone e determina cambiamenti. La sua trasformazione va a comprendere il mistero della morte, della fine e della capacità di abbandonarsi all’oscurità in tutte le sue forme.
La Dea Anziana è la più potente, dato che possiede la forza della saggezza della sua vita piena. Connesso al colore nero, della magia nera, data dalla trasformazione, dall’allontanamento e dalla morte.
Connessa anche alle Magia
Il suo triplice dono ci riporta anche a collegarla alla magia. Infatti, nel cammino della vita, come anche nel percorso di una strega, esiste lo studio e la conoscenza della magia in tutte le sue forme.
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“La Luna Nuova è la dea bianca
della nascita e della crescita,
dea della magia bianca.
La luna piena, la dea rossa, dell’amore
è della battaglia
conoscitrice della magia rossa.
La luna calante, la dea nera
della morte!
Spaventata e saggia della magia nera”.
In questa semplice poesia, da recitare per onorare la Dea stessa, possiamo anche ricondurci alle tre branchie dell’esoterismo.
La Dea bianca tratta di quando si intraprende lo studio dell’esoterismo, nel cammino della Wicca, si inizia proprio dalla Magia Bianca che è la conoscenza base, la verginità stessa di questo mondo. Ideale per i più inesperti che si affacciano su questa strada.
Nella magia bianca possiamo riscontrare come i rituali e gli incantesimi che si eseguono sono molto dolci, molto semplice e non vanno a ledere altre persone, ma a portarci ad una conoscenza maggiore di noi stessi.
Si eseguono rituali per aumentare quella gioia e felicità tipica delle fanciulle che si confrontano con i primi amori, con le cocenti delusioni che vanno a creare le esperienze di vita. Ogni giorno ha qualcosa di speciale, qualcosa che fa sorridere, ha qualcosa che al suo interno che è tipico della semplice verità della vita.
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La Dea rossa va a sposarsi con la magia rossa, la magia dell’amore, del sesso dei tabù nascosti che si fanno largo nella nostra indole.
In questa fase, la Madre, ci dice che siamo ormai donne, siamo venute a contatto della bellezza del sesso stesso, del suo appagamento, ma anche della completezza che otteniamo unendoci ad un uomo, ma con i dispiaceri che questo concerne.
Infatti, il sesso è collegato all’amore, in questa fase, la donna si concede all’uomo che ama, che ha sublimato le sensazioni del cuore con quelle fisiche e quindi ci porta alla maternità, al rinnovo di una vita, ma non solo.
In questo passaggio possiamo anche conoscere la piacevolezza del sesso stesso, del nostro essere donna, dei segreti che sono celati ad una giovane, ma che in una donna diventano parte integrante del suo corpo.
La magia rossa è la continuazione di questo percorso e porta ad unire amore e odio, sesso e desiderio, quindi porta a “coinvolgere” la vita altrui. La conoscitrice di questa arte è una ammaliatrice esperta, una donna senza tabù ne veti, una strega seduttrice che sa essere maliziosa oltre che dominante.
Infine, nella Dea nera, ci colleghiamo alla parte saggia della vita, alla conoscenza della magia nera che viene eseguita solo quando siamo ben consapevoli dei desideri, delle delusioni, delle esperienze e delle guerre personali che ci hanno portato ad essere la Vecchia, cioè la saggia.
Essere cultori di questa magia obbliga ad una scelta essere una strega nera che sappia combattere e usarla per proteggere dal male esistente oppure essere una strega nera nel male, cioè che faccia terminare la vita degli altri influenzandola anche in modo negativo o ponendo la fine.
Altri nomi
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In molte religioni pagane la Dea è conosciuta come l’unione di:
Iside – Diana- Lilith
Vale a dire le Dee dell’Amore, Iside seguita dalla Dea della caccia, Diana, e la Dea della notte Lilith.
Tutte connesse da una storia comune che si riflette nella luna e di conseguenza possiede una verità antica e misteriosa come la vita stessa.