Le storie mai dimenticate dal tempo: Giano bifronte
Perché dimenticare quando nemmeno il tempo è in grado di sopprimere quel legamento atavico con le divinità naturali e a Gennaio troviamo proprio: giano bifronte divinità.
Iniziamo con qualche curiosità. Mai chiesti: gennaio da dove deriva? Oppure: chi ha inventato gennaio?
Ebbene, se parliamo di giano bifronte divinità è facile capire che questo mese è legato proprio a questo Dio della natura. Infatti il nome originale era Janus, che significa in latino antico significa: la porta. Per intero poi diventa giano bifronte divinità, in latino è: Janus duplex che significa: la porta a doppio fronte.
Praticamente la porta che guarda al futuro e al passato, da ovunque si apra o c’è il passato o il futuro. Questo dio era un dio dei boschi, ma il suo potere più grande era il: tempo.
Il mese di gennaio era dedicato al culto di questa divinità ed è per questo che porta il suo nome. Gennaio deriva da Giano in modo da poterlo onorare ogni anno. I festeggiamenti del capodanno tradizionale, che saluta il nuovo anno, dicendo addio al vecchio, ci ricorda il doppio volto o doppia porta di questa divinità.
Ogni anno, nonostante non lo sappiamo e magari siamo di altra religione, non pagana, con i fuochi, cenone e festeggiamenti vari, noi e il pianeta, andiamo a evocare e a onorare giano bifronte.
PRIMA DIVINITA’ ITALICA, LATIO
La storia mai dimenticata di Janus deve essere rinfrescata. A Roma, grazie agli innumerevoli monumenti ancora oggi ottimamente conservati, vediamo che si tratta di una divinità molto importante, tanto da essere ancora oggi ricordata. Ci sono ancora dei seguaci del dio pagano “bifronte”.
Troviamo poi anche tante “porte” che simboleggiano il suo passato e statue dal doppio volto. Però chi è: giano bifronte divinità?
Si tratta della prima divinità italica riconosciuta e seguita dalla fondazione di Roma, circa 1.300 anni prima della nascita di Cristo. Alcuni reperti che mostrano i suoi idoli, che sono stati conservati dalla terra e oggi riscoperti, si datano addirittura, 1.312 anni prima della nascita di Cristo. Fu poi una delle divinità che erano riconosciute e amate a Roma che si diffusero durante la crescita dell’impero romano.
Giano bifronte divinità nasce nella terra del latio, oggi chiamata lazio. Prima divinità italica.
Per conoscere la sua intera storia ti invitiamo a cliccare il link di seguito in cui c’è l’intera storia.
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Rappresentazione di giano bifronte
Janus era il dio dai due volti. Sulla sua testa apparivano il volto di un giovane che guarda in avanti, quindi guarda il futuro. In contrapposizione c’era il volto di un vecchio, che indica il passato. Tipica immagine che si sposa perfettamente con il capodanno, cioè con l’addio all’anno passato e benvenuto anno nuovo in cui si devono avere buoni propositi per sé stessi e per migliorarsi.
La divinità stringe nelle mani un cerchio che in realtà è un serpente che si morde la coda, ma forma un cerchio perfetto che altro non è che la ciclicità del tempo, in cui l’anno si rinnova in modo continuativo.
Tra l’altro il cerchio o serpente a cerchio di giano bifronte divinità si chiama: An, ed è una definizione latina che indica appunto: anno, anello e anguilla. Quest’ultimo è uno dei piatti tradizionali da mangiare a fine dicembre che era una prelibatezza presente nei banchetti in onore di Giano. Ancora oggi esiste il detto. A capodanno si mangia il capitone, che è un’anguilla.
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