Le Oreadi: Ninfe dei Monti Mitologia Greca, prime streghe
Oreadi, nome che non è famoso, ma che identifica delle bellissime ninfe.
Le Oreadi, conosciute come Orestiadi, erano le ninfe dei monti e delle grotte nella mitologia greca. Figlie di Gea, la dea della Terra, queste ninfe incarnavano lo spirito dei luoghi montani e delle caverne, e spesso si muovevano in gruppi festosi, amando danzare e cantare.
Erano seguaci della dea Artemide, conosciuta come Diana nella mitologia romana, e spesso partecipavano alle sue battute di caccia notturne, accompagnandola nei boschi con fiaccole accese. Al ritorno dalla caccia, si racconta che si alzassero in volo come uno stormo di uccelli per tornare alle loro grotte.
Le Oreadi erano considerate le amiche dei satiri e del dio Pan, divinità dei boschi e della natura selvaggia. Tra le Oreadi più famose c’erano Eco, innamorata di Narciso, e Eufeme, nutrice delle nove Muse, figlie di Zeus, che vivevano sul Monte Elicona.
Da notare che il comportamento, cioè quello di danzare di notte, rifugiarsi nelle grotte, fare rituali ed essere “amiche-amanti” dei satiri, sono tipici comportamenti attribuiti poi alle streghe. Dunque possiamo sospettare che esse sono state dichiarate “streghe”, esseri di cui temere, in seguito all’avvento della religione cattoliche.
Quest’ultima ha soppresso e cercato di incorporare tutti i rituali, feste, sabba, storie e racconti dell’antica cultura pagana.
VERGINI DELLA NATURA
Il termine “ninfa” in greco significa “giovane fanciulla” o “giovane sposa”. Le Oreadi, come le altre ninfe, erano creature immortali legate alla natura, dotate di una bellezza straordinaria. Erano rappresentate come giovani donne snelle, spesso vestite con abiti leggeri o veli, e talvolta raffigurate nude. Queste ninfe erano benefattrici degli esseri umani, proteggendo e ispirando chi viveva a stretto contatto con la natura. Alcune di loro erano guaritrici, mentre altre si occupavano di allevare i piccoli dei o i bambini umani che trovavano nei boschi.
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Eco: l’oreide più nota
Una delle storie più celebri riguardanti le Oreadi è quella di Eco. Eco era una ninfa delle montagne, nota per il suo carattere vivace e gioioso. Era una grande chiacchierona e spesso gli dèi la chiamavano per ascoltare le storie degli esseri umani. Zeus, il re degli dèi, incaricò Eco di intrattenere sua moglie Era, per distrarla dalle sue numerose scappatelle. Era scoprì l’inganno e, furiosa, punì Eco, condannandola a ripetere solo le ultime parole udite dalle persone che le si rivolgevano, privandola della capacità di esprimersi liberamente.
Eco si innamorò di Narciso, un giovane cacciatore dal carattere scontroso. Non potendo dichiarargli il suo amore, a causa della maledizione, Eco fu respinta da Narciso, che non la riteneva degna di lui. La ninfa, disperata, lo seguiva da lontano, struggendosi d’amore e consumandosi lentamente fino a scomparire, lasciando solo la sua voce, che rimase per sempre nelle montagne. Gli dèi, commossi dalla sua sofferenza, la tramutarono in una roccia, lasciando che la sua voce riecheggiasse eternamente tra le pareti delle montagne.
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Oreadi e natura
Le Oreadi si differenziavano a seconda dei luoghi o dei monti in cui abitavano. Ad esempio, le Oreadi Idaee vivevano sul Monte Ida, la vetta più alta dell’isola di Creta. Mentre le Peliadi risiedevano sul Monte Pelio in Tessaglia, noto come la terra di origine del centauro Chirone. Altre Oreadi, come le Corice, abitavano sul Monte Parnasso, sacro ad Apollo e situato presso la città di Delfi, sede dell’oracolo più famoso dell’antichità. Il Monte Elicona, celebre nella mitologia greca, era il luogo dove vivevano le Muse, ispiratrici delle arti.
Accanto alle Oreadi, esistevano altre categorie di ninfe legate alla natura, come le Napee, che abitavano le valli tra i monti. Queste ninfe erano amanti della solitudine e della quiete, e talvolta intrecciavano relazioni amorose con eroi mortali, ma pretendevano assoluta fedeltà. Erano note per la loro crudeltà verso coloro che le tradivano.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.