SAMHAIN – Capodanno wicca – Sabbat del 31 ottobre: rituali
SAMHAIN
Festa del Fuoco
31 ottobre al 2 novembre
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Non abbiate paura!
Anche se il Fuoco bruciasse voi e le forme che vi proiettano,
voi vi troverete ancora.
Tutto quello che muore nasce di nuovo da Me,
luce e buio,
entrambi hanno il loro tempo er il loro luogo
tutti sono in Me.
Samhain – L’unione dei Mondi
Si tratta di una delle Feste dei Fuochi. La festa dell’ultimo raccolto. La terra si spoglia completamente e si preparata alla morte dell’estate.
La “Calenda” indica un momento, un giorno, che viene usato come riferimento, come inizio del calendario, questo giorno dai Wicca è chiamato Samhain.
Esso segna in effetti la fine e l’inizio dell’anno magico, ovvero dell’anno naturale.
“Noi siamo esseri semplici con credenze semplici.
Adoriamo il Sole, la Luna e le stelle per il loro splendore lucente.
Crediamo nel fuoco per il suo calore improvviso
E anche nell’acqua e nella terra perché nutrono tutte le cose”
In questo giorno aboliamo il concetto di vene e di male che si unisce nel formare il ciclo di insieme, necessari, perché i mondi esistano.
Non esiste più il bene e male, ma solo inverno ed estate, luce e buio, entrambi necessari perché tutto continui.
Samhain rappresenta la chiusura, la fine di un ciclo e, contemporaneamente, l’inizio. Rappresenta i due momenti più magici della vita di una persona, quali la nascita e la morte.
Un giorno importante perché in questo Triplice Sabbat la morte si congiunge con la vita, gli esseri di luce e di ombra con gli umani.
In questa festa ci si abbandona al canto, al ballo, alla magia, tutto è permesso quando i mondi si incontrano, quando l’inizio e la fine si toccano.
Un Sabbat dal potere magico impressionante. La magia impregna l’aria, gli spiriti, le sue energie sono presenti intorno a noi.
Ogni cosa che di magico faremo avrà protezione, potremo chiedere fertilità e gioia, perché tutto è finito, ma tutto sta iniziando e coloro che hanno varcato la soglia del passato faranno da radice al futuro.
La Calenda si celebra con una festa, una evocazione di ringraziamento per ciò che si è avuto e si sussurrano le speranze per ciò che si potrebbe avere.
Festa di Samhain, capodanno Celtico
Chiamato e conosciuto come: Trinoux Samonia, ovvero “Tre notti di fine estate” e i festeggiamenti si protraevano per tre giornate che si suddividono in:
- 31 ottobre Sabbat di Samhain
- 1 novembre Samhain
- 2 novembre Festa degli antichi spiriti
Samhain, nome celtico del capodanno, si aprono le porte fra il Regno dell’aldiqua e dell’altro mondo. L’anno si rinnova!
Tradizionalmente il capodanno celtico si celebra a partire dal tramonto del 30 ottobre fino alla notte del 2 novembre. Era un momento solenne dell’antico rituale che rappresentava il rinnovamento dell’anno, la fine e l’inizio del ciclo in natura, nella vita quotidiana e nella sfera intima e profonda della vita stessa. La spiritualità!
Dal punto di vista spirituale rappresentava il momento in cui la linea sottile tra i vivi e i morti viene spesso oltrepassata.
La notte è più lunga del giorno e l’anno nuovo si raffredda gradualmente nella sua metà oscura e sotterranea.
Samhain segna definitivamente la fine dell’estate e annuncia il freddo e il silenzio invernali. Il Dio si ritira nel Mondo di Sotto, esplorando i suoi stessi oscuri meandri. La notte prende lentamente il sopravento mentre il Sole muore e la Terra si ammanta di gelo.
I frutti simbolo di Samhain sono le zucche, il sapere, e le mele, il frutto della conoscenza, che vengono interrate fuori e per metà dentro la terra per simboleggiare il velo sottile tra i due mondi.
Cosa significa Samhain nell’IO personale
Questo è il “Tempo del Sogno”, è il tempo in cui si sognano le nuove stagioni e i nuovi progetti di vita.
Si trova il coraggio di iniziare la discesa agli inferi personali, per scoprire le proprie ombre e rischiararle con la candela, la luce che possediamo, e sentiamo… quel grumo informe, nero di dolore sciogliersi in lacrime.
Le nostre lacrime si uniscono al mondo.
persone più sagge,
che sono scese agli inferi molte volte, a Samhain
non piangono più solo le proprie lacrimen,
ma le lacrime dell’umanità,
le lacrime del Dio e della Dea,
le lacrime dell’Universo.
Questo pianto, personale e collettivo, è il coro nella Festa dei Morti, una celebrazione del:
Buio da cui nascerà la Luce.
Preghiera dell’universo
Ogni anno la stagione dell’Inverno ci indica che è tempo di viaggiare nel buio interiore, per scoprire anche quella parte oscura di sé, per smettere di rimuoverla, perché non si può e non si deve. Questo è il tempo in cui bisogna conoscerla ed accettarla e, eventualmente, aiutarla.
Qui bisogna stare attenti a non cadere nell’eterno equivoco dell’Ombra intesa come fattore negativo, da sopprimere, rimuovere, trasformare, sublimare.
Non c’è Vita senza Morte,
non c’è Luce senza Ombra,
non c’è Spirito senza Materia,
non c’è Felicità senza Dolore,
non c’è Positivo senza Negativo.
Non esiste Uno senza l’Altro!
Se non si accetta finalmente questo principio, magistralmente specchiato nel concetto del lato Oscuro delle divinità, si intraprenderà qualsiasi cammino all’interno dell’Ombra personale con intento definitivo di far pulizia, un intento devastante:
l’Ombra personale di ogni uno di noi è parte essenziale della sua totalità!
Samhain nell’IO personale
Avvicinarla, conoscerla ed accettarla sono intenti validissimi, ma la credenza comune che si debba “sconfiggerla” o anche “affrontarla” e poi “trasformarla in luce e fiorellini” è pura utopia e porta alla distruzione di noi stessi.
Siamo creature duali e polari, siamo fisico e spirito, in parole povere, “Luminoso”, ma che deve essere supportata dalla parte di Ombra. Tante quante sono le cosiddette qualità manifeste che abbiamo, altrettante sono le nostre qualità immanifeste. Le une non possono esistere senza le altre, che sono il rovescio della stessa medaglia.
Dunque attenzione a voler far fuori l’Ombra. Teniamocela casa, andando a visitarla, proprio come si fa con le tombe dei morti, l’altra parte dell’umanità vivere, per conoscerla e accettarla per quello che è, integrandola nella consapevolezza della propria a personalità.
Per imparare a danzare la Danza della Vita insieme all’Ombra e non contro di lei.
Di anno in anno, di giro in giro, Samhain ci dona il tempo di riflettere fino a Yulle. Una possibilità di imparare a convivere con l’Ombra personale, per empatia, anche di piangere l’Ombra dei nostri conviventi e di non doverla piangere sempre di meno, arrivando alla saggezza di capire che dopo verrà il tempo di cominciare a piangere l’Ombra del mondo.
Di come cominciare a capire le ragioni profonde anche di quella e accettarla.
Il periodo in cui faremo questa scoperta inizia a Samhain e durerà fino alla festività di Yule quando il Dio Sole tornerà nella sua rinascita, cioè quando il sole tornerà ad avere più ore di quella della notte.
La Triplicità di questo Sabbat
Questa è il conosciuto anche come il TRIPLICE SABBAT il capodanno pagano è quindi il momento della riflessione interiore per prepararsi al rinnovamento.
In questo giorno l’energia della vita e della morte entrano in connessione tra loro. L’inizio e la fine diventano un’unica cosa, solo lo stesso punto di uno stesso cerchio, la purificazione e la rigenerazione.
Questa festa viene chiamata nell’antica tradizione “la Festa degli Spiriti” è importante onorare i defunti per farsi che il loro sonno sia tranquillo, senza dispiaceri e senza che qualcuno lo richiami, saranno loro a decidere se venire a trovarci.
Il velo che unisce il mondo dei morti con il mondo dei viventi si solleva a Samhain e ci giungono i messaggi che gli spiriti defunti ci danno, già nell’arco dell’anno ci arrivano, in questa notte ci raggiungono con facilità.
Onorare e caricare di energia gli strumenti divinatori, le erbe e noi stessi in questi giorni è come costruire un ponte tra noi e loro, proprio come facevano gli antichi Druidi nel passato.
La sua Origine e Storia
La Fine dell’Estate segna l’arrivo della parte oscura dell’anno.
Il capodanno celtico e l’inizio di un nuovo anno. Le ore della parte oscura da cui in poi sarebbero state più numerose. Nella tradizione celtica al pari di altre culture segna la fine di un ciclo e l’inizio di un altro, non appartiene a nessuno dei due, esso è un “Tempo Oltre il Tempo!”
La più importante tra i Sabbat è un passaggio tra la realtà del nostro mondo e le altre dimensioni. Il velo del tempo si solleva e comunica con altri livelli di esistenza in maniera più chiara. Si festeggia la vita nella morte con una celebrazione che non ha nulla di triste, a ricordare che ogni Fine ha un nuovo Inizio, e ogni Morte ha la Vita.
Tutti i prodotti della terra venivano raccolti prima di questa festa ciò che rimaneva era lasciato ai Pùca, cioè i folletti dispettosi e malvagi. Infatti, a Samhain, si celebra la fine dell’ultimo raccolto dell’anno quello delle mele, frutto sacro alla grande Dea, in cui si cela la stella a 5 punte, e delle nocciole il frutto della Sapienza Magica.
Si accendevano fuochi che aveva un ruolo importante, considerato simbolo di scintilla della vita futura che rifiorirà in primavera.
Si attendeva in silenzio e nell’oscurità il trascorrere delle ore fra le stagioni. Il sacro fuoco era poi acceso dai Druidi o sacerdoti e si festeggiava in grande gioia.
Tale fuoco era un faro e un guida per le anime perdute, le quali potevano usare la sua luce per andare a tornare nel loro luogo di riposo.
Il Dio del Sole, o del Grano, inizia ad affrontare il viaggio iniziatico nel regno dell’Oscurità dove resterà sovrano come il Re Oscuro, o re dell’agrifoglio.
La Dea della terra appare come una potenza oscura, la celtica Cailleach, il cui animale totemico è il corvo che si nutre di cadaveri.
La Vecchia Dea piange il suo amante il Dio della Vegetazione che è andato nell’altro mondo, ma tuttavia ha fecondato il suo grembo con il seme della nuova primavera.
La de Oscura è quindi anche la Madre della vita futura e il suo calderone magico altro non è che il grembo della rinascita. Oggi non è un periodo di morte e di iniziazione, ma di divinazione.
Lo sguardo va rivolto alla propria interiorità e facilitato dalla possibilità di contattare altre dimensioni dell’esistenza.
La pianta sacra è il Tasso, albero con la corteccia e foglie velenose. Il suo legno era usato per fabbricare archi da guerra. Ha sempre ornato i cimiteri e usato nelle pire funerarie.
Paradossalmente il tasso rappresenta anche la vita nella morte perché è una pianta sempre verde con un legno che può vivere oltre i 2000 anni, esso è il simbolo dell’immortalità.
La Ruota d’Argento
La vita e la morte sono aspetti della medesima condizione. L’una non può esistere senza l’altra, in un dualismo difficile da accettare fintanto che esistiamo, respiriamo e amiamo. Nel divario iniziatico della nascita per arrivare alla morte. La Vita viene chiamata “Ruota d’Argento” destinata a oscillare perennemente nel cielo. La ruota appartiene a Arianrhod, Dea della Morte, che governa le lune ed il destino.
Rito per Arianrhod – Onorare la morte
Arianhrhod è la figlia più potente di Danu, la grande Dea Madre dei celù. Come la luna, il suo viso diafano e misteriosamente bello. Il suo compito consisteva nel condurre le anime dei trapassati al suo castello, conosciuta come l’aurora boreale o luce del Nord. Li i morti attendevano che la ruota di Arianrhod girasse per donare l’opportunità di rinascere e di vivere una nuova esistenza.
Il Mito
Samhain festeggia la Dea della Morte, Arianrhod.
Diffusa la credenza secondo cui gli spiriti dei morti vagano attraverso la terra per benedire o maledire i vivi. Per placarli, un antico rito prevede una offerta di cibo e vino.
Poco importa se abbiamo agito con accortezza nelle nostre relazioni, quando muore qualcuno, ritroviamo sovente il fardello dei gesti incompiuti, parole che vorremmo aver pronunciato, sentimenti inespressi.
Samhain fornisce una meravigliosa opportunità per sancire la chiusura, non solo con i trapassati, ma anche con quelle persone con cui non siamo più in contatto. Il momento più propizio per guarire le ferite, per contemplare la nostra mortalità.
Onorate le divinità
Stendete sull’altare una tovaglia nera accendendo una candela dello stesso colore. Adronate con tutti gli oggetti evocativi della Dea della Morte:
- Ruota d’argento
- Una piuma di corvo
- Fiori recisi
- Ossa bianche
Pensate alla persona che ormai e lontana. Lasciate che le emozioni e i pensieri assumano ogni tipi di forma, che cosa avreste voluto dire prima che fosse troppo tardi? Le cose rimaste in sospeso? Cosa vi manca di più di quella persona? Gli aspetti della loro vita che avete preso?
Annotate le vostre risposte (questo rito può essere fatto in una notte di Luna Nera!)
Rileggete le vostre risposte e poi datele al fuoco. Il fumo trasporta i vostri pensieri nel regno lontano alla persona che volete.
Osservate il foglio che brucia e diviene cenere. Non appena si sarà raffreddato portate le ceneri all’aperto e lasciatelo al vento freddo di Arianrhod, dove lei le vuole portare.
La catena delle Antenate
Scavate una nicchia silenziosa all’interno di noi stessi assieme alla volontà è parte del mistero.
Rifletti, pensa al respiro, all’aria che entra nei polmoni e ne esce. Il petto si gonfia e sgonfia. Preparati ad un viaggio inferiore. Mentalmente percorri il tuo corpo.
Immagina di essere un albero dalle radici profonde. Il tronco dritto in cui scorre la linfa vitale. La chioma aperta, i rami si spingono in alto verso il cielo. Un albero d’autunno dai colori gialli, arancio, rossi che si staccano va voi per cadere a terra pensando a qualcosa della nostra vita che giunge al termine.
Come una foglia ti lasci dondolare ed ondeggiare verso terra giacendo in una culla di terreno che ti abbraccia e puoi riposare nella quiete, nel silenzio interiore che ti entra dentro, nel tuo profondo che ora si sta incamminando.Ascolta il tuo respiro, scendi pian, piano, verso il basso, per la via che porta nel loco antico dove abitano le memorie, le memorie della tua vita, delle persone che sono state importanti ed ora sono lontane.
Qui nascono le tue radici, nel legame con gli antenati, le donne che hanno portato nel loro ventre la vita tracciandola nei secoli, osserva chi sono c’è qualcosa di importante che scorre da loro a te. Puoi ora comprenderne il significato, cogliere un aspetto che non avevi notato prima.
Lì si apre la porta per un luogo non-luogo, il confine fra i mondi!
Immagina di stare sulla soglia di quel passaggio in attesa, forse qualcuno apparirà con un messaggio, qualcosa da dire o domande a cui rispondere o emergerà qualcuno. Ascolta!
Prenditi tempo e lascia quello che deve essere lasciato per guarire se c’è qualcosa da guarire per accogliere i doni che ti sta portando. I legami o qualcosa da sciogliere in nome della libertà.
Arriva il momento di salutare, ringraziare, lasciare che prosegua lungo la sua strada, nel luogo lontano. Mantieni dentro di te il ricordo offrendo parte della tua luce, amore e libertà. Ricorda per qualche momento di tornare a riemergere dalle profondità di te stessa ascoltando il tuo respiro e l’aria dentro di te.
Samhain celtico
Samhain insieme a Beltane sono le feste più importanti.
In queste due occasioni si pensa che le porte del Annwn, il regno degli spiriti, e Sighe, regno delle fate, si aprivano.
Samhain, capodanno celtico, inizia nel dominio di Cailleach. I rituali riguardano l’onorare dei defunti. In questo giorno, spiriti e creature fatate invitavano i mortali a trascorre insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro. Esistevano anche maghi, i druidi, che ricevevano i messaggi per i defunti e li affidavano al fuoco.
In questo periodo cominciano gli oscuri, freddi, giorni invernali. Approfittiamo di questo momento dell’anno, in cui la Natura muore apparentemente, ritirandosi in sé stessa come i semi si ritirano nel terreno, per raccoglierci in noi stessi intraprendendo viaggi interiori nella nostra coscienza.
Prestiamo attenzione ai sottili mutamenti del corpo, all’adattamento biopsichico del nostro organismo ai brevi freddi giorni invernali. La mente inizia a scivolare dall’esteriorità all’interiorità. Tempo che la nostra attenzione passi dal lato materiale a quello spirituale.
Riflessione, viaggi interiori per potere scoprire gli aspetti in noi stessi che necessitano di essere cambiati prima che possa iniziare una nuova vita.
Periodo adatto alle meditazioni ed alle arti divinatorie, poiché si riscontra il passato, presente e futuro.
Re dell’agrifoglio
Ci insegna che la morte non è una fine, ma un inizio.
Il Re dell’agrifoglio
Detto questo possiamo allontanare le cose che non ci piacciono di noi stessi.
Scrivere su un foglietto cosa volete eliminare e recitate:
“La (cosa volete eliminare) è venuta in essere,
la (cosa volete eliminare) ha la sua stagione,
la (cosa volete eliminare) se ne va!”
Bruciate il foglietto su cui avere scritto la cosa da eliminarla, rendendola cenere.
Un altro rito più complesso necessita di momenti adeguati per essere compiuto. Nella notte della vigilia di Samhain, spegnere tutte le luci e porti di fronte ad una candela nera o scura. Avvertiamo l’anno vecchio che sta per morire, ricordiamo tutte le cose buone o cattive che avere vissuto, ricordiamo le persone a noi care che non ci sono più e, quando si sentiamo pronti, accendiamo la candela e recitiamo:
“Accolgo con questa luce gli spiriti di coloro
Che se ne sono andati prima di me.
Siate benvenuti!”
Beviamo una coppa piena di vino Rosso.
“Ai morti!”
Versiamo e lasciamo alcune gocce sull’altare.
Ringraziamo lasciando in un piantino dei dolci e delle offerte che vanno agli amici invisibili. Fuori la porta d’ingresso gettiamo una moneta, meglio se d’argento, recitiamo:
“Denaro sul pavimento,
denaro sotto la porta!”
Lasciamoli li, magari sotto lo zerbino per un mese porterà fortuna alla casa.
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Piccole cose da fare per Samhain
Raccogliere le ghiande, regalandole alle persone più care. Brindare al frutteto con birra o sidro. Lasciare sempre una parte sulle piante per un raccolto futuro. Seppellire qualche mela, per dar da magiare agli spiriti.
Pietre contrassegnate con il nome dei proprietari gettata nel fuoco da cui poi si interpreta l’anno che viene, dallo stato in cui si trovano.
Decoriamo Samhain
I simboli di questa festa sono la zucca, le nocciole e la mela.
Nel dettaglio andiamo a analizzare l’aspetto esoterico di ogni singolo frutto sopracitato per comprendere il potere.
La mela è un frutto sacro per la wicca, riassume in sé molti significati che fanno capo alla triade di amore-conoscenza-morte. Il frutto della conoscenza proibita, ma più spesso come conoscenza da “coltivare”.
Nella tradizione celtica il legno del melo e uno dei 9 Legni Sacri usato per accendere i guochi delle cerimonie sacre. La mela nasconde al suo interno un simbolo esoterico potentissimo.
Se si taglia il frutto orizzontalmente si vedrà al centro una stella a 5 punte: il Pentagramma.
Le mele sono anche per questo usate negli incantesimi per tenere unita una coppia o trovare l’anima gemella mentre il legno del melo si utilizza per costruire talismani per la longevità, l’eterna giovinezza e l’immortalità.
Il sidro bollito o le mele intere sono consumate durante il Solstizio d’inverno o a Samhain come augurio di prosperità.
Le nocciole sono il frutto simbolico della sapienza magica e il nocciolo è, anch’esso un albero dei 9 legni sacri ai celti simbolo della saggezza e di segreta conoscenza.
La zucca è il cibo che ricorda il Sole che tramonta e che di conseguenza onora il Sole che va a dormire lasciando posto alla luna. Mangiarla e come nutrirsi di luce. Per questo si usava mettere una candela nelle zucche svuotare per nutrire di luce del Dio di fine estate e luce dei viventi, i defunti.
La tavola di Samhain deve essere imbandita con una tovaglia arancione. Le candele devono essere arancioni e decorate con mele, melograni, crisantemi e calendule. Le polveri da bruciare a Samhain è una mistura di allora, noce moscata e salvia.
Inoltre, molto importante, imbandire la tavola con un posto in più vuoto, da lasciare per tutta la notte aspettando l’ospite invisibile o l’ospite imprevisto.
Si svuotano le zucche per farne delle lanterne e di dispongono a segnare i punti cardinali, con una candela del colore appropriato all’elemento corrispondente.
Mettere un segno di accoglienza per gli spiriti e cioè porre dei fuochi fuori all’uscio per indicare loro la via.
Alla fine del banchetto sotterrare qualche mela che avevamo sulla nostra tavole per nutrire simbolicamente i defunti.
Sta iniziando il periodo più buio dell’anno, quindi diciamo addio al Sole augurandogli buon riposo, sino a che non rinascerà a Yule.
“Arrivederci Sole.
La terra hai riscaldato, gioia e allegria i tuoi raggi hanno portato.
Adesso chiudi gli occhi e vai a dormire,
riposa tranquillo nella profondità oscura.
Il tuo letto sarà sino alla festività di Yule,
quando la tua luce di nuovo risplenderà”
Spegnete tutte le candele a simbolo della sua assenza. Queste notti sono favorevoli per la divinazione. Aprite la vostra mente e, utilizzando il mezzo a voi più favorevole per scrutare il futuro.
Erbe di Samhain
Ghianda e quercia donano abbondanza e fertilità.
Mele sono vita e immortalità.
Cedro giallo sono usati per lenire il dolore.
Nocciola donano saggezza, ispirazione e poesia. I frutti vanno mangiati prima della divinazione.
Mulleina veniva usata in vecchi gambi immersi nel grasso o nella cera era usati come torce conosciuto come “il foglio dei coni della strega”. La polvere utilizzata come sostituito per la polvere del cimitero nei vecchi grimori.
Salvia dona immortalità nella saggezza e attrae i soldi.
Rapa è simbolo di protezione contro la malvagità o il danno.
Assenzio usato per abilità psichiche, raduna gli spiriti dei morti.
Grano deve essere messo sull’altare a rappresentare la Madre che benedice.
Pratiche divinatorie di Samhain
Onorare Samhain
Sollevate un melograno e, con il coltello dal manico bianco, ben pulito, bucate la scorza del frutto. Prendete alcuni semi e metteteli nel piatto con su cui è disegnata la ruota dell’anno. Sollevate la bacchetta o l’athame, mettetevi di fronte all’altare e recitate:
“In questa notte di Samhain Io segno il Tuo passaggio o re Sole,
dal tramonto, dalla Terra della giovinezza.
Io segno anche il passaggio di tutti quelli che sono andati prima,
e di quelli che andranno dopo.
O dea graziosa, Madre Eterna,
tu che desti alla luce colui il quale ora è caduto,
insegnami a scoprire che nel tempo della grande oscurità,
c’è la più grande luce”
Assaggiate i semi del melograno, rompendoli con i denti e gustate il sapore pungente, agrodolce. Guardate il simbolo con otto raggi sul piatto della ruota dell’anno, il ciclo delle stagioni, la fine e l’inizio di tutto il creato.
Rituale per celebrare Samhain
Questo è un rito che richiede molta meditazione. Prima di iniziare meditate almeno 10 minuti, quando non avrete pensieri o al contrario ne avrete troppi, meditate proprio su questo e quando li lascerete andare e vi sentite pronti iniziate il rito.
- Formare il cerchio con foglie di quercia secche e rosmarino
- All’interno del cerchio va posta 1 pietra con tre granelli di sale e 2 candele, bianco e verde.
Recitate:
“In questa notte il Dio cede il potere alla sua consorte.
Abbandona la vita, cade nell’apparente morte.
Cosi con lei la natura acquista pace,
lasciando uno spazio dove tutto tace.
In questo tempo di riflessione,
la mente si abbandona alla celebrazione.
Il mio potere accresce, si nutre del rinnovo,
gioisce insieme a ciò che arriverà di nuovo.
Volgi a te Dio questa mia lode,
affinché il mio canto durante il sonno ti sia custode.”
Dopo aver finito di pronunciare l’incantesimo, bevete dell’acqua, per avere nuova forza e pace, e respirare sentendo l’Aria entrare e riempire.
“Vi ringrazio di ogni vostra passata e futura partecipazione.
Mi offro come strumento di ogni vostra decisione”.
Preghiera per i defunti
Occorre che venga recitata rivolti verso Ovest, dove il sole tramonta.
“Siate benedetti, spiriti dei defunti,
per la vostra presenza all’interno del nostro cerchio.
Vi ringraziamo
E in questa notte sacra a voi innalziamo le nostre celebrazioni.
Imploriamo il custode dei defunti
Perché abbracci a sé tutte le anime.
Soprattutto quelle smarrite che vagano da tempo
Affinché ritrovino la pace.
Attenuare le anime inviamo un affettuoso arrivederci.
Così sia!”
Rituale di Samhain per eliminare qualcosa che vi tormenta
Accedente una candela o un fuoco, se potete.
Sedetevi di fronte ad esso, tenendo il pezzo di carta in mano, dove c’è scritto un tormento, ed osservando la fiamma recitate:
“Oh saggia della luna calante,
Dea della notte stellata,
Io creo questo fuoco nel tuo calderone.
Per trasformare ciò che ti tormenta.
Passano le energie invertirsi:
dall’Oscurità, Luce!
dal Male, Bene!
dalla Morte, Nascita!”
Date fuoco al pezzo di carta con le fiamme del calderone e lasciatelo cadere al suo interno, mentre brucia sappiate che ciò che vi fa star male diminuisce, svanisce e vi lascia, consumandosi con i fuochi universali.
Allontanate nelle fiamme del calderone qualsiasi dolore o senso di mancanza che potreste sentire. Questo è il momento perfetto per guardare il passato allontanarsi.
Incantesimo per eliminare cattive abitudini
Un incantesimo da eseguire in questa notte è quello di riuscire a sbarazzarci delle nostre abitudini indesiderate o dei tratti del nostro carattere che vogliamo modificare.
Sulle fiamme delle candele di Samhain potete fare questo:
- scrivete la caratteristica o l’abitudine che si vuole far “scomparire” su un biglietto, dategli fuoco e gettandolo nel calderone.
Recitate:
“Dalla mia vita questo tratto voglio bruciare
… in questa sacra notte di Samhain
… finalmente se n’è andato
… è solo un ricordo del passato”
Simbolo di Samhain
Il Sigillo del Silenzio
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