Serpe o serpente: simbologia, simbolismo, significato magico e filosofico
La serpe o serpente è un animale affascinante, enigmatico che da sempre ha avuto dei significati importanti in tutte le religioni del mondo, da tempo immemorabile. Il suo strisciare sinuoso, la vita misteriosa e nascosta nel terreno, il suo cambiamento di pelle. Insomma è un animale che fa paura, ma che comunque osserviamo.
Il serpente scava la sua tana nella terra passando gran parte dell’inverno in letargo emergendo dalla terra in primavera con i primi tepori del Sole. Crescendo cambia la pelle. Alcuni di essi sono velenosi e altri no, ma hanno una forza costrittrice, nelle sue spire, in grado di soffocare la preda, stritolandola totalmente.
Tutte questi elementi hanno acceso la fantasia delle persone per secoli dando, a ogni sua particolarità, una simbologia.
Anticamente si credeva che il serpente fosse immortale! Saggio, veggente, simbolo di fertilità e di morte, ma anche di rinascita.
SERPENTE: SIMBOLO RELIGIOSO
In tutte le religioni, nessuna esclusa, era venerato e temuto. La sua vita sotto terra lo ha collegato agli inferi e al regno dei morti.
Ci sono delle rappresentazioni di anime di defunti che sono guidati, seguiti o che indossano un serpente.
Cristianesimo: il serpente e l’incarnazione del male che nasce già nell’eden o meglio è presente nel paradiso terreste. Il serpente tentatore che convinse Eva a raccogliere la mela, frutto proibito da Dio, e cosi peccare venendo meno all’ordine del Signore.
Mitologia Nordica: per gli asi o nella mitologia nordica, il serpente Jormungandr era uno dei tre figli di Loki che divenne così grande da abbracciare il mondo con le sue spire. Tuttavia esso simboleggi anche il bene che difende e protegge, come il dio Mehen.
Mitologia egiziana: qui il serpente o serpe diventa un simbolo benefico. Esso diventa il Dio serpente che protegge la barca solare Ra o Rha, che l’aiuta a combattere l’altro serpente malefico Apopi, rappresentando l’eterno conflitto del bene e del male.
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Uroboro: Simbolo magico per eccellenza
La serpe o serpente sono stati raffigurati in molti modi, ma il simbolo esoterico, magico per eccellenza, riconosciuto in tante culture, è: Uroboro. Antico sigillo in cui si vede un serpente che si morde la coda formando un cerchio senza inizio né fine, l’eterno. Esso indica anche il movimento. Potere che divora e rigenera sé stesso.
In poco parole rappresenta l’infinito, eternità, il ciclo della vita.
Un altro nome di questo urobolo è l’Ureo che ritroviamo poi nel simbolismo egiziano. Qui c’è un cobra in posizione semi eretta, sacro alla dea Uadjet che ha ornato molti copricapi di faraoni, regine e divinità. Simbolo di forza e potenza del faraone e incuteva la sottomissione del popolo.
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Importanza storica serpente
Vi sono tante storie da raccontare. La simbologia di questo rettile è associata alla donna. La Madre dei serpenti Cretese è una divinità esistita nel 2000 a.C. legata alla fertilità e alla vita.
La sua storia vuole che la dea madre abbia guidato il popolo lontano dalla terra originaria. Non trovando alcun luogo che li potesse ospitare, creò l’isola di Creta e vi fece stabilire coloro che la veneravano.
Mentre nell’ antico testamento il popolo d’Israele, che mormorava contro Dio e si lamentava perché si trovavano nel deserto, venne punito dal Signore. Quest’ultimo gli mandò dei serpenti velenosi nel loro accampamento che li morsero e li fece morire. Il popolo israelita si rese conto di aver peccato e chiese a Mose di intercedere per loro. Sotto le indicazioni di Dio, Mose costruì un serpente di rame posto sopra un’asta in modo da renderlo visibile e gli disse che chiunque avesse guardato il serpente sarebbe sopravvissuto al loro morso.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.