Simbolo di Giove: l’aquila di Giove vista di profilo

Giove nella mitologia romana era il dio protettore dello stato di Roma associato. Il suo tempio era situato sul campidoglio. La maggiore divinità che assicurava alla città stabilità, successo, giustizia.

Associato a Giove ritroviamo i simboli del tuono, fulmine e della pioggia fertile. Diversa dalla pioggia tempestosa oppure dannosa. L’animale a lui sacro è l’aquila che divenne anch’essa il vessillo delle legioni romane.

Indubbiamente rappresenta il potere. Il suo vessillo era innalzato in tutte le terre conquistate dall’Impero romano. Un’aquila con le ali spiegate e la testa di profilo indicavano il potere assoluto, il dominio di Giove sulle terre e unitamente il dominio di Roma.

GLIFO DI GIOVE: SIMBOLO

Il glifo di Giove è un simbolo stilizzato, rappresentato da una forma curva aperta verso sinistra (come il manico di un bastone) e una croce attaccata verso destra in orizzontale. Possiamo dire che sembra un 4 con una curva esterna.

Per alcuni rappresenta una folgore e per altri un’aquila vista di profilo, animale a lui sacro. Per descriverlo al meglio diciamo che la sua forma è quella di un 2 con un’asta verticale sulla coda.

Tuttavia osservandolo per bene vediamo sia la croce, al centro, la folgore, appunto la parte alta che curva verso l’esterno. Inoltre la seconda barra verticale, che si modifica con la curva, indica il potere maschile, il classico o semplice “fallo”, cioè il pene in erezione. Quest’ultimo è da sempre il simbolo del potere maschile ed è usato come elemento di culto in diverse religioni e con diverse forme. Nel glifo di Giove lo ritroviamo solo come una linea verticale che sorregge la curva, cioè la folgore, e si unisce alla croce.

In passato, questi simboli, permettevano una lettura dei pianeti e le sue influenze sui segni zodiacali.

Giove rappresenta dunque: la forza maschile principale, iniziale. Il suo pianeta governa i segni di fuoco e che gli infonde un carattere battagliero, impetuoso.

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Simboli astrologici: Giove

I simboli in astrologia si chiamano glifi (dal greco incidere). Essi indicavano i segni e le influenze da parte dei pianeti che li governano e dalle divinità che gli infondono determinate energie. Ecco come mai i segni zodiacali hanno sempre un pianeta e una divinità di appartenenza.

I segni zodiacali poi, che erano rappresentati in modo grossolano, avevano un segno come un cerchio, linea o un quadrato, che erano incisi e che rappresentavano appunto il segno di appartenenza. Sin dall’antichità dunque le date e i mesi erano “classificati” in modo da capire quale fosse il destino degli uomini, il loro carattere e tante altre caratteristiche. Cosa che ancora oggi facciamo. Tutti ci interessiamo, anche se non siamo appassionati, al proprio segno zodiacale che è poi deciso dalla data e dall’ora di nascita.

Ritroviamo tali testimonianze, di quanto fosse importante comprendere la propria appartenenza divina, in alcuni dipinti Maya, ma anche nei geroglifici egiziani. Quest’ultimi avevano la funzione di un vocabolo o una immagine figurativa. Ad essi erano attribuiti dei poteri magici ed erano usati all’interno di formule magiche.

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Simbolo di giove

Il simbolo di Giove, come gli altri simboli astrologici, serve per definire e studiare gli oroscopi più agevolmente. La sua influenza e il suo transito nel cielo, rispetto ai segni o delle case in cui si trova, assume una sua simbologia diversa.

Infatti questo pianeta influenza qualsiasi segno zodiacale: terra, fuoco, acqua, aria. Influenzando sul loro carattere e sul loro destino. Il simbolo viene anche usato in campo esoterico per costruire dei pentacoli protettivi costruiti con simboli, lettere e numeri.

Nel medioevo, in alchimia, il glifo di Giove era usato anche come un amuleto, ciondolo e portafortuna.

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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.