Taueret, mitologia egiziana, e la tomba di Cleopatra
Taueret, Tueret, Taweret o in greco Thoueris è la personificazione della dea del parto. Indicata come una divinità minore, ma solo perché nella cultura antica si dava maggiore importanza ai dii di fertilità e abbondanza. In fondo l’Egitto era ed è una terra difficile, dove le alterazioni climatiche rischiano di creare siccità o catastrofi improvvise. Ciò mette a repentaglio la vita della popolazione. Ecco perché si preferiva dare maggiore importanza alle divinità di abbondanza e fertilità.
Taueret è una divinità femminile dea protettrice delle donne incinte e del parto, ma anche dei bambini e vegliava il loro sonno. Appare come madre e nutrice di Horus, erede di Osiride. Lei è la madre dei faraoni.
Nei riti funerari la dea è considerata la madre del Sole e contribuiva alla sua rinascita quotidiana, oltre che a vegliare sul sonno del defunto. La connessione e il dualismo tra la vita e la morte è estremamente forte nella figura di Taueret.
I 3 LETTI FUNEBRI – MITI EGIZI
Visto che in molti possono pensare che Taueret sia solo la donna del parto dobbiamo invece valutare la sua grande importanza nei rituali funebri.
Nella cultura egiziana la morte non è vista come il fine della vita, ma solo di una parte di essa. In realtà la morte è una “nascita” per la seconda vita in cui si intraprende il viaggio verso un’aldilà divino. Ecco come mai c’è un forte dualismo nella figura di questa divinità. La mitologia egiziana, con la sua complessa essenza di culto in cui vita eterna e morte fisica sono due elementi diversi, deve essere interpretata.
Taueret, è la sua raffigurazione, cioè quella di un’animale ibrido con corpo femminile gravida e testa d’ippopotamo, fa parte delle 3 effigi che si ritrovano nei tre letti funebri. Cosa sono i 3 letti funebri? Il cadavere, prima di essere lasciato in pace, subiva 3 trattamenti, vale a dire:
- Imbalsamazione
- Mummificazione
- Sepoltura tombale o nel sarcofago
In ogni passaggio si doveva cambiare il letto funebre per avere una maggiore facilità di movimento del cadavere. Su ognuno di essi vi era una delle raffigurazioni di 3 divinità diverse:
- Vacca o mucca che è Iside
- Leonessa è Sekmet
- Ippopotamo è Taueret
Il letto funebre di Taueret è quello della mummificazione. I defunti, dopo la mummificazione vengono adagiati per compiere il loro cammino verso occidente nella dimora di Osiride, nell’oltretomba, che lo avrebbe giudicato. Quest’ultimo letto è quello dove si presenta la mucca, cioè Iside.
Il compito di Taueret
Taueret, con il suo potere di nascita e protezione, avrebbe tenuto a bada tutti i pericoli e gli spiriti che tentavano di impossessarsi del corpo del defunto. Dopo aver subito il divino giudizio che consiste nel pesare l’anima del defunto, che deve essere linda e piena di bontà, con nell’altro piatto una piuma di Maat, si sarebbe rinati a nuova vita e vissuto in eterno nel regno di Aaru.
Per questo l’immagine della dea Taueret veniva posta nelle camere funerarie e le statuine messe sotto le bende del defunto. Lei non aveva dei templi o un culto fisico perché, come tutte le divinità della morte, il suo potere si sprigionava solo in determinati ambienti e situazioni.
Unitamente la nascita era vista, anticamente, come un’anima che arrivava da un altro mondo in quello fisico e anch’esso poteva subire gli influssi malefici degli spiriti maligni. Ecco come mai vediamo nuovamente Taueret come dea protettrice dei parti.
In entrambi i casi, vita e morte, lei è la testimone di questo passaggio e la protettrice delle anime. Un discorso complesso che si deve vedere in ottica della religione del periodo egiziano. Lei allontanare o annullare il flusso magico e maligno.
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Figura di Taueret
Taueret significa: la grande! Divinità di forma animale composto da una serie di incroci la testa e il corpo di un ippopotamo femmina gravida. Ritta sui piedi posteriori appoggiata al nodo protettivo il Ankh, simbolo di protezione magica. Possiede il seno pendulo di donna, coda di coccodrillo, zampe di leone, si mostrava con una parrucca e con la bocca aperta con una fila di denti ben in vista.
Lei è pronta a difendere chi le era più caro e devoto. A volte indossa il copricapo con le corna e il disco solare oppure possiede l’ankh simbolo della vita. La dea viene raffigurata in statuine di terracotta o scolpita su pietra avorio o ancora sul legno.
Usata come simbolo portafortuna e protettrice.
Ippopotamo: creatura sacra
Protettrice della fertilità e della nascita. L’ippopotamo nell’antico regno egizio era un animale amato per la sua forza e temuto, essendo anche distruttivo. Rappresenta la continua lotta dell’ordine delle femmine (donne) e del caos maschile (uomo).
Questo ippopotamo era uno degli abitanti sacri che viveva nel Nilo ed erano essere pericolosi per le imbarcazioni che lo percorrevano. Animale che in apparenza sembra mite e pacioso, ma in realtà e un animale territoriale che diventa aggressivo e feroce verso chiunque tenta di entrare nel suo territorio oppure insidia i suoi cuccioli. Anzi diventa ancora più cattivo quando si parla di cuccioli.
L’ippopotamo è dispensatore di vita nella sua funzione apotropaica. Scaccia gli spiriti maligni e i demoni. Sono state ritrovate molte di queste statuine colorate in azzurro come le acque del fiume e con fiori di loto disegnati sul loro corpo.
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Divoratrice di dee
Taueret è una dea che ha assorbito divinità più antiche come Ipet, dea ippopotamo, forse la più antica in Egitto, e Reret dea anch’essa ippopotamo legata a una costellazione celeste, con mani e braccia femminili. Ha poi assorbito anche Heket dea della fertilità e della rigenerazione, dal corpo di donna e la faccia di rana creatrice della forma del bambino nel ventre materno.
Tutte queste divinità del parto e della nascita sono poi associate a Hator dea dell’amore e della gioia.
Le innumerevoli qualità divine sono state trasferite in Taueret amata da tutte le donne e le giovani spose che desideravano avere dei figli in ultimo la dea fu assimilata da Iside.
Un racconto tramandato oralmente, che appartiene ad una mitologia primitiva antichissima, racconta che Taueret decise di prendere il dominio sul Nilo. Per farlo doveva aumentare il suo potere. Per questo decise di divorare tutte le altre dee, assorbendone i poteri. Solo che a questo punto, l’amore e la forza protettrice presero il sopravvento. La dea si pentì di quello che aveva fatto e quindi decise di svolgere i compiti di tutte le altre divinità in modo da non farle morire del tutto.
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La tomba della regina Cleopatra: magia ed esoterismo – mitologia egizia
Cleopatra è stata una del più famose regine egiziane della storia. La sua notorietà è dovuta anche a molte pellicole cinematografiche che ne hanno raccontato la vita e la morte. Tuttavia la storia e gli intrighi di passione, guerra e politica con l’Impero romano, sono stati importanti nell’evoluzione dell’uomo.
La tomba di Cleopatra è andata persa nel tempo. sono trascorsi più di 2.000 anni dalla sua morte. Non si sapeva dove fosse realmente. Cleopatra fu la prima e più famosa donna Faraone con un potere immenso dato dalla sua abilità politica, arti amorose e arti magiche.
Diventata l’amante di nobili romani, che erano al potere durante l’espansione dell’Impero romano, trovò la sua morte per sua mano. Dopo che il suo amante, Marco Antonio, venne sconfitto dalle armate romane contro cui si era messo per divenire il padrone dell’Egitto, Cleopatra si trovò privata della sua forza principale.
Per evitare di essere cattura da Ottaviano che aveva l’ordine di portare Cleopatra in catene a Roma dove sarebbe divenuta oggetto di scherno e umiliazione, con una morte atroce, la regina decise di uccidersi.
La sua morte avvenne per il morso di un’aspide. Nella leggenda storia si pensa che l’aspide fosse un serpente. Negli ultimi studi eseguiti invece si pensa che sia un manufatto a forma di serpente divino in cui al suo interno veniva posto una miscela di diversi veleni e poi bevuto o iniettato, tramite dei piccoli aghi, nelle vene.
Si sa, bene o male, quale fu il destino della morte di Cleopatra, ma non si sa il dopo, cioè dove fosse la sua tomba.
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PUNIZIONE DI ROMA SU CLEOPATRA
Come mai c’è tanto mistero attorno alla tomba dell’ultima regina d’Egitto? La sua morte avvenne intorno al 30 A.C. Solo che del suo corpo e appunto del luogo dove riposa in eterno non si sa molto.
Vediamo cosa accadde dopo il suicidio. Cleopatra doveva essere trasportata a Roma in catene, come schiava, per subire la punizione decisa dal senato romano. Essendosi ribellata al dominio romano, ci sarebbe stato un vero supplizio.
Tuttavia la regina decise di uccidersi per sua mano in modo da rimanere con l’onore di sovrana d’Egitto, intatto.
La punizione peggiore però sarebbe stata quella di non poter avere i giusti rituali funebri, secondo le tradizioni della mitologia egiziana. Ciò voleva dire che la sovrana non avrebbe mai potuto affrontare il viaggio dell’aldilà e questo era inconcepibile per il popolo d’Egitto.
Secondo alcune testimonianze orali il corpo venne trafugato, probabilmente dai suoi fedeli servitori e da quel momento non se ne seppe più nulla. Tuttavia, aver perso il corpo defunto della sovrana, era un’onta sul compito di Ottaviano. La storia dice che Ottaviano permise che Marco Antonio e Cleopatra fossero sepolti insieme, cosa discordante con i comandi che aveva ricevuto originariamente. Tant’è che si suppone che questa “decisione” venne presa dal senato come testimonianza ai posteri della bontà di Roma, ma era solo una bugia.
Un’altra versione è che la tomba della regina non è stata resa evidente perché Roma desiderava che Cleopatra fosse dimenticata. Nella cultura romana, la punizione peggiore per eroi o reggenti era quella di cancellare il nome dalla storia. Un tentativo che è stato vano per l’ultima regina d’Egitto.
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Tomba di cleopatra
Non è stato mai possibile capire e identificare il luogo della tomba di Cleopatra. Quella notte di lei non si seppe più nulla. C’è ci afferma che lei venne sepolta ad Alessandria, mentre altri dichiarano che la sua tomba sia stata sommersa dalle acque del Mediterraneo in un’antica città vicino ad Alessandri che venne appunto sommersa dall’avanzare del mare.
Infine c’è chi è convinto che la regina si trovi a Taposiris Magna che è a circa 50 chilometri da Alessandria. Per quest’ultimo luogo sono stati eseguiti circa 10 anni di scavi e sono state scoperte ben 2 mummie, uno accanto all’altra, in una stanza funebre. A pensare che si tratti di Cleopatra sono molti studiosi che hanno trovato le due mummie ricoperte di foglie d’oro. All’interno della tomba ci sono vasi e monete che ritraggono la regina Cleopatra e questo potrebbe essere un valido indizio.
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Articolo scritto e pubblicato da Il bosco delle streghe.